Candeline e rotelle

Sabato
“Ozzi è una gionnata molto impontante: ozzi è la festa del mio compeanno finto.”
Con una siffatta frase, ieri mattina il Monno ha ribadito a tutti i presenti che quella stessa giornata si sarebbe tenuta la festa per il suo compleanno e, siccome in realtà il suo compleanno sarebbe stato solo una settimana più tardi, la stessa festa è stata ribattezzata dallo stesso Monno la “festa del compleanno finto”. Poi ha passato la mattinata chiedendo se avesse potuto “manzare la totta di zoccolato subito” “No, oggi pomeriggio” “Ma posso toccalla allola?” “NO! Non toccarla!”
Nel pomeriggio di ieri, casa Ovetti è quindi stata invasa da un nugolo di bimbi con mamme e papà al seguito.
All’apice del “Monno-party” si contavano ventiquattro persone equamente divise in dodici attempati genitori e dodici under seienni + Ovetta Valentina nella pancia di sua mamma (e quindi in realtà venticinque).
Malgrado non ci credessimo tra le 16 e le 21.30 si sono verificati i seguenti fatti:

1)            I dodici Ovetti presenti sono riusciti a convivere in maniera molto civile, nessun pugno, nessun morso, nessuna litigata furibonda.

2)            Anche casa Ovetti ha retto all’onda d’urto.

3)            Pica è riuscita ad isolarsi dal resto del mondo fino alle 18 (sebbene l’Ovetto Lorenzo sia ripetutamente entrato nella stanza dove dormiva col chiaro intento di svegliarla) allorquando è stata svegliata dai genitori: contrarietà massima.

4)            L’Ovetto Ludovico ha assaltato la vaschetta delle patatine a man bassa grazie alla disattenzione momentanea di sua madre; sfortunatamente la genitrice leggerà queste righe… ma ormai è fatta.

5)            Al Monno è stata regalata una macchinina rossa che tutt’ora custodisce tra le collanine di sua sorella “Monno, ma cosa ci fa qui la tua macchinina?” “Shhhh! Che se no l’Ovetto Andy me la scoppe e me la pende!” “Tesoro, l’Ovetto Andy è andato a casa” “Fa nente, lassala lì.”

6)            I dodici vetusti genitori, costretti in salone vista l’impossibilità di uscire causa caldo sahariano sono riusciti tutti a sopravvivere.

Alle 22,15 con un’ora abbondante di ritardo, l’Ovetto veniva finalmente coricato a letto.
“Monno, sei contento della tua festa?”
“E’ stata bellissimissimissima”
Alle 22,16 dormiva.

 

Domenica
“Bimbi, ieri c’è stata la festa, oggi invece facciamo qualche cosa di più tranquillo; magari andiamo in bicicletta.”
“Papà, a me fanno male le gambe”, replicava l’Ovetta.
“Zo mal di panza”, replicava l’Ovetto.
Da quando un paio di settimane fa papà Ovo ha sostituito il triciclo con una biciclettina con ruotine per il Monno e la biciclettina con ruotine con una bicicletta normale dotata di un solo ruotino per l’Ovetta; ebbene gli stessi sono stati colpiti da varie forme di una malattia nota come A.F.A. ossia Attacco di Fifa Acuta.
Nel pomeriggio, papà Ovo costringeva con l’inganno il Monno a trovarsi faccia a faccia con la biciclettina: dieci minuti dopo lo stesso sfrecciava pericolosamente tra i vialetti. “Monno, la prossima volta però mettiamo il caschetto!” “No, il cacchetto no pecchè è vedde, io lo voio aranzone”… (…quando si dice capire cosa è importante).
Subito dopo mamma Ova mano sul sellino, schiena curva e di buon trotto, sfrecciava con l’Ovetta su e giù per le vie dell’Ovetti town.
Al rientro l’Ovetta informava di esser stata “bravissima”, mamma Ova confermava.
Alle 21,10, in perfetto orario, gli Ovetti venivano coricati a letto dopo un weekend impegnativo.
“Papà, ma dove saranno finite le letterine? Le cerchiamo anche domani?”
GASP!
Già! Dimenticavo!

Conseguentemente alla festa del compleanno finto del Monno, ben quattro letterine magnetiche che di solito fanno bella mostra di loro sul frigorifero sono misteriosamente scomparse.
Prima di sporgere denunzia alle autorità competenti, prima di inondare di cartelloni le principali piazze d’Italia, prima che il Monno se ne renda conto, prima quindi che lo stesso Monno cada in una depressione da mancanza di letterine ed infine, prima che gli Ovo genitori debbano affrontare la questione con il Monno, … ebbene prima di tutto ciò si lancia il seguente appello: qualcuno di voi, presenti ieri pomeriggio, ha visto dove sono finite le letterine “A”, “B”, “S” e “m”???

Lasciaci il tuo commento...

Close Menu