Cremdelacrem

Da: Comune di Ovetti Town
A: Studenti meritevoli conseguenti licenza di scuola secondaria di primo grado
Presso: Loro domicilio

Oggetto: Assegnazione borsa di studio anno scolastico 2021/2022

Con la presente ho il piacere di comunicarti che l’amministrazione comunale ti ha assegnato una borsa di studio per il tuo successo scolastico e per il brillante esito nell’esame di fine corso.
La consegna della borsa di studio avverrà…. Bla bla bla….


Venerdì pomeriggio, in previsione della serata di gala, papà Ovo con estrema rudezza, insensibilità e tatto, esprimeva un concetto all’Ovetta che, stante i modi e il contenuto, non prendeva bene.
Papà: “Ovetta, pensa a cosa vuoi metterti questa sera, non che si debba andare vestiti in lungo, ma nemmeno in tuta. OK?”  Voi capite quale asciuttezza e insensibilità abbia contraddistinto questa richiesta.
Ovetta: “Ecco! Lo sapevo! È una pessima giornata! Uno schifo! Io non mangio! Io non vengo! Io non….”
Papà Ovo, scaltrissimo, intuiva che la progenie “sentiva” l’evento in maniera abbastanza evidente.

Lasciato il problema nelle più delicate mani di mamma Ova, il vetusto ed il Monno si recavano al primo “Open House” dei quattro a cui il Monno ha stabilito di voler partecipare prima di sciogliere la riserva sulla sua prossima scuola.
Entrati alle 17.00 i due avevano abbondante tempo per presentarsi al luogo della consegna delle borse di studio tre ore e mezzo più tardi… o così pensavano.
Tre ore dopo papà Ovo si scusava con tutti i presenti, raccattava il Monno, si fiondava in macchina, tornava in Ovettitown dove il resto della famiglia aspettava impaziente e tutti insieme si catapultavano al parco comunale dove la “cremdelacrem” degli studenti stava aspettando in timorosa attesa.

La serata, poi, è andata via liscia.
Prima il sindaco ha scherzosamente informato che avrebbe chiesto ad ognuno cosa stesse facendo ora…. E l’Ovetta si è sentita gelare il sangue nelle vene.
Poi è stata chiamata tra le prime ed ha farfugliato qualche cosa al microfono posando per le foto di rito.
Quindi è ritornata al posto ricominciando a respirare e, solo a quel punto, a godersi la serata.
Dopodiché, ha iniziato a guardarsi intorno spettegolando su chi fosse presente e chi no.
Finendo quindi con l’assaggiare un paio di pasticcini gentilmente offerti dall’Amministrazione a fine evento, un assaggio modesto, come si conviene appunto alla “cremdelacrem” accompagnata da sua sorella tutta eccitata e orgogliosa, mentre il fratello, altrettanto orgoglioso, trangugiava un paio di panini ad hoc per lui portati da casa perché sì, felice di esser lì per sua sorella lo era davvero… ma qui i rischiava di saltare la cena: giammai!

Brava Ovetta!

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