Liste-mania

Ci sono dei comportamenti che hanno probabilmente radici genetiche, sottili e inspiegabili, che ti rimangono appiccicati come il raffreddore, in qualsiasi stagione e in qualsiasi posto. Ci sono comportamenti che si trasmettono di padre in figlio, senza nemmeno sapere perché, eppure rifioriscono nelle nuove generazioni con stupefacente vigore.

Papà Ovo è il re degli schemi multi-dimensionali, in cui in maniera ingegneristica combina il calendario lavorativo, gli elenchi delle cose da fare, la lista della spesa, le commissioni casalinghe e anche quanti chilogrammi di colla ha bisogno il tale cliente, nonché il numero del volo che da Bilbao lo riporterà a casa dopo una trasferta lavorativa. Capire i suoi appunti è pressoché proibitivo, ma lui ne è assai fiero e, a dire il vero, … funzionano! 

A Pica piace assai preparare le valigie, sicuramente per il viaggio a cui le valigie sono utili. Ma, diciamolo, anche perché può scrivere le lunghe liste di ciò che la valigia dovrà contenere, ordinarle per importanza, sottolineare di verde quelle già preparate, di giallo quelle ancora da sistemare, di rosso quelle che non si sono. Così solitamente Mamma Ova è inseguita da Pica con un elenco cartaceo, di cui però ha fatto anche una copia sull’Ipad, dove può spuntare qua e là i capi della sua lista.

Il Monno ha – per ora – fortunatamente una memoria prodigiosa, per cui non sarebbero necessarie liste e schemi di cose da fare, ma l’Ovetto ha quella maniaca precisione dello scienziato con gli occhi pazzi. Per cui genera file excel in cui incolonna dati di prestazioni sportive, di risultati di esami del sangue, di record mondiali, di date storiche ed eventi sportivi. Così solitamente Mamma Ova si ritrova sul computer misteriose tabelle di calcolo la cui comprensione è riservata al solo Monno perché… “il confronto dei dati è fondamentale!”. 

“Ben svegliata, Ovetta! Hai dormito bene?”
“Uhmm, sì abbastanza!”
“E perché mai?”
“Ho fatto un incubo… mamma mi devi aiutare!”
“Con il tuo incubo???”
“Sì, ho sognato che riuscivo solo a fare metà dei compiti per le vacanze… ora facciamo una bella lista così mi organizzo tutti gli spazi liberi dalle vacanze e incastro latino e matematica e fisica e anche la tavola di arte e poi il ripasso di tutta storia. Ah c’è anche inglese, cavolo. Non posso farcela! Prendo un foglio, facciamo lo schema, dai aiutami. È urgente!”
Così – il 15 luglio – un’incredula mamma Ova e una preoccupatissima Ovetta hanno redatto uno schema di lavoro che definire incasinato è poco, completamente avulso dalla realtà, realizzabile solo da un plurilaureato… ma che incredibilmente ha tranquillizzato la cucciola e le ha riportato il sorriso dopo uno spaventoso (bah!) incubo.

Sì, fare liste è una malattia, crea dipendenza, ma… che sollievo!

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