Finale

Oggi a casa Ovetti è stata trasmessa la finale dei mondiali di calcio.

Sì, non sembra una grandissima notizia esclusiva, si potrebbe affermare che dell’evento era trapelato qualche cosa sugli organi di stampa e che quindi non ci fosse nulla di che preoccuparsi senonché a casa Ovetti il Monno ha deciso di invitare 3 amici per assistere all’evento.


Ora il tutto può esser visto in due modi differenti:
1) … 3 persone in più in una casa che abitualmente ne ospita 7 non è che possa fare poi una grande differenza soprattutto se si pensa che domenica scorsa semplicemente invitando un paio di coppie di amici con prole abbiamo raggiunto una capienza di 15 persone!
2)… invitare 3 ragazzi di 13 anni maschi quando ne hai già in casa altri due (maschi) potrebbe equivalere ad un severo stress test per le fondamenta dell’abitazione equivalente ad una certificazione contro i terremoti del 7° grado Richter.

Dopo attenta (ma nemmeno troppa) analisi e soprattutto dopo esperienza diretta… buona l’ipotesi numero 2!

Gli animali, pardon, i ragazzi si sono presentati verso le ore 12 in ordine sparso e il vetusto ha quindi osservato che il modo di salutarsi moderno è con una grande sberla sul coppino, segue piccolo inseguimento e un paio di pugni sulla spalla!

Alle 12,30 tutta la componente femminile di casa Ovetti si squagliava come neve al sole in direzione di un centro commerciale qualsiasi pur di evitare di rimanere in sede.

Alle ore 13,00 papà Ovo entrava in “cameretta” munito di maschera antigas e faceva sfollare tutti in direzione cucina semplicemente pronunciando la parola “cibo”… segue apertura delle finestre e prima stima dei danni.

Alle ore 13,30 la mandria si dirigeva verso il calcetto posto in mansarda; papà Ovo censiva in 1,3 kg  di pasta + abbondante ragù + 2 pacchetti di patatine + 1 pacchetto di popcorn + 1 cocacola gigante …il consumato. A dire il vero nemmeno tantissimo, tenuto conto che mezzo kg se lo è sbafato una sola persona nel tempo in cui solitamente i meccanici Ferrari cambiano le gomme a Leclerc… secondo più secondo meno.

Alle ore 14,30 Papà Ovo faceva la sua capatina in mansarda per sfidare a calcetto la miglior coppia selezionata tra gli unni dopo aver sentito urla disumane provenire in loco. 10 minuti dopo se ne andava avendo riconfermato la sua posizione di maschio dominante (solo a calcetto ovviamente).

Da lì fino alle ore 16 in punto il vetusto si è ben guardato dall’avvicinarsi al piano occupato dalla mandria. Visto che da quel piano arrivavano senza soluzione di continuità urla e botte, il vecchio ha (correttamente) dedotto che tutti erano ancora vivi.

Poi è cominciata la partita:
Primo tempo in cui l’Ovetto A. ha fatto la telecronaca (demenziale) ed ininterrotta… e a quel punto capite che quarantacinque minuti sono mica pochi.
Secondo tempo in cui gli Ovetti tutti sono tornati alle tradizionali spallate e botte da orbi… ma in amicizia.
Tempi supplementari dove anche le giovani menti e non solo il vecchio padre cominciava ad osservare la partita come una roba che difficilmente si vede.
Rigori coi quattro abbracciati per terra a tifare albiceleste e urlo liberatorio (perché incredibilmente avevano ancora voce).

Poi finalmente se ne sono andati, Monno felice anzi felicissimo e papà Ovo felice di esser sopravvissuto alla tempesta… anzi no… in serata pizza con l’Atletica in posto supermegarumoroso…

per fortuna domani si torna al lavoro…

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