A te,
a te che sei una bimba proprio grande… prima di tutto perché lo dici tu, poi perché fai dei ragionamenti bellissimi e infine perché ti atteggi a signorina che sei da ricoprire di baci.
A te che sei una bimba piccolina… prima di tutto perché ogni tanto ti fa comodo, poi perché ogni tanto ti fa comodo e infine perché… ogni tanto ti fa comodo.
A te che se non si è capito decidi che ogni tanto sei grande e ogni tanto sei piccina.
A te che quest’anno hai imparato ad andare in bicicletta e ogni volta parti che “ma io non sono capace!!!” e finisci con “ma io ci sono stata pochissimo sulla bicicletta!!!”
A te che a maggio sei stata “tradita” dalla tua maestra di nuoto e abbandonata tra le braccia di un’altra maestra addirittura nella vasca grande (orrore-raccapriccio-spavento); a te che hai passato 15 giorni in sciopero da nuoto per rappresaglia… perché non sei puntigliosa tu! …Per nulla! E infine a te che quest’estate nuotavi in mare aperto solo con la tua tavoletta verde “Pica, stammi vicino! Qui il mare è profondissimo!”… “Mamma non ti preoccupare… ho la tavoletta verde io”… si ma non galleggi tesoro…
A te che all’asilo sei una grandona e ti hanno affidato una bimba piccola che un po’ ti guarda e un po’ no, che un po’ si comporta bene e un po’ ti “dà le botte” ma a te non interessa perché è la TUA piccolina e ci tieni un mondo!
A te che continui ad essere l’unica a cui piace dormire fregandotene altamente di quello che i tuoi scriteriati fratelli combinano tutte le mattine, incuranti di te. E tu… tranquilla… dormi.
A te che quest’anno hai detto “faccio atletica!”.. e per ora ne sei felicissima e vederti correre in quella pista così grande fa proprio tenerezza; ma ti aspettiamo al varco delle prime gare che tu hai già detto che vinci di sicuro e altrimenti ti metti a piangere… andiamo bene….
A te che, causa trasloco, hai dormito prima senza letto direttamente per terra su un materasso, poi in un letto da grande con un materasso “temporaneo” e infine adesso in un letto da grande con un materasso tutto nuovo; e tu, in questa baraonda, hai deciso che ogni notte.. piano piano… scendi dal tuo letto e ti adagi sul duro parquet e li rimani, addormentata, fino al mattino quando ti svegli e dici: “ho dormito benissimo!”
A te che quest’estate sei stata scarrozzata per mille chilometri e non ti sei mai lamentata, hai cambiato letto ogni notte e la cosa era divertentissima, che inseguivi le fontane per bagnarti la testa sotto un caldo infuocato, che un po’ triste mi hai confidato che “Papà… io di Matera mi sono dimenticata tutto” e che l’importante era sempre avere un bel gelato o una granita.. il resto era solo spensieratezza.
A te che da un mesetto vai a lezione d’inglese e la maestra ti ha detto anche “Very good Pica!” e giri per casa chiedendo a tutti “What’s your name? My name is Pica!”.. e lo fai in modo orgoglioso e sicuro.
A te che costringi tua sorella a giocare all’infinito alle maestre M. e V. che, guarda caso, sono i nomi delle tue maestre per davvero; però Pica davvero,… ogni tanto tua sorella non ne avrebbe voglia… cerca di tollerarlo.
A te che se tuo fratello è un po’ mogio non gli dici nulla, ma ti avvicini e te lo abbracci tutto dicendogli sottovoce piano piano “Dai Monno,… dai Monno…”
A te che come compleanno vuoi ricevere: un pigiama di Elsa e Anna, una maglietta di Elsa e Anna, i pantaloni di Elsa e Anna e… “Non mi dire Pica: che altro vuoi di Elsa e Anna?”.. “No papà, voglio una bacchetta magica.. ma non giocattolo di plastica… voglio una bacchetta magica VERA!”
A te che hai ancora una paura atavica dei cani ma quest’estate ti eri innamorata perdutamente di Tommy (un millerazze puro, vecchietto colpito da ictus che si faceva fare qualsiasi cosa).
A te che siccome Monno e Ovetta fanno i compiti allora quest’anno anche tu hai un quaderno per fare i compiti e scrivi benissimo ma soprattutto colori come tuo fratello nemmeno nei suoi giorni migliori.
A te che un giorno sul cassettino dove metti i tuoi giochi hai appiccicato un foglietto con scritto: “non aprt Pica”… “Pica cosa hai scritto?”… “Papà: ho scritto Non aprite, Pica”… “Già, scusa.”
A te che vai ovunque con tuo fratello e tua sorella e sei grandissima con loro; poi ogni tanto questi due pussoni hanno delle pretese e ti lasciano indietro e allora ti fermi e scoppi a piangere sconsolata con goccioloni enormi sulle guanciotte gridando “Mi hanno lasciato sola! UEEEEEE!”… dura esser la piccina, eh?
A te che il giorno più bello della scuola è stato quello quando è tornata la tua amata maestra V., rea di essere assente per ben una settimana.
A te che ci abbracci con tutte le forze che hai.
A te che questo compleanno lo aspetti da 11 mesi e mezzo, che non ti capaciti del perché in classe tua abbiano tutti già cinque anni e tu no, a te che in estate i tuoi fratelli fanno il compleanno e ti tocca di aspettare, a te che all’inizio di ottobre fanno gli anni tre nonni e pure lo zio… ma tu sei sempre lì che aspetti, a te che allora fai i progetti per la festa di compleanno coi nonni, e poi per la festa di compleanno a scuola, e poi per la festa di compleanno con gli amichetti e non contenta vuoi che lo zio ti chiami col telefono (ma voglio vederlo sul telefono però… e se si dimentica nonno Motore lo disereda),
sì… finalmente ci siamo… e sopratutto si, dico proprio a te,
Buon quinto compleanno Pica.
maris
28 Oct 2017Auguri piccola grande Pica!
Tante cose belle 🙂