A gamberetto

Da quando il lavoro di mamma Ova si è esteso al sabato mattina, la settimanale attività del nuoto (per tutti e tre gli Ovetti) è diventata di esclusivo appannaggio di papà Ovo. Da settembre, papà Ovo ha via via affinato un iter che permettesse la sveglia, la colazione, la vestizione, le commissioni per il paese e per finire, udite udite, l’arrivo alla piscina in perfetto orario.
Questo sabato, stante una non precisata festività da recuperare, mamma Ova ha avuto il sabato libero ed ha quindi potuto partecipare al tutto…

Ore 7,20
Puntualmente in anticipo di un’ora il Monno si sveglia…
“Ovetta… sei sveglia?”
… Papà ovo si scapicolla giù e trascina fuori dal letto il Monno “reo” (come tutte i sabati) di svegliare tutti i fratelli e lo confina in cucina
Ore 7,22
“Papà???? Posso svegliarmi???? Il Monno non c’è!!”
… Papà Ovo, appena rimesso piede nel letto, si ri-scapicolla giù e trascina fuori dal letto l’Ovetta “rea” (come tutti i sabati) di svegliare Pica e la confina in cucina
Ore 7,25
“Epperònonc’ènessunoemihannolasciatasola   Papà?????????”
… Papà Ovo contempla mentalmente moltissimi santi del paradiso e ripercorre il corridoio in direzione Pica, le fa far la pipì e la porta dai suoi fratelli.
Ore 8,15
Per circa 40 minuti il genitore in questione cerca inutilmente di ritrovare quella parvenza di sonno sistematicamente spezzata dalle urla giocose che provengono dalla cucina. Poi si da inizio ufficialmente al sabato.
Ore 8,30 (colazione)
Ovetta: per la signorina un po’ di latte con il Nesquik e qualche biscotto
Monno: per l’atleta latte dietetico e una tonnellata di biscotti (non dietetici)
Pica: per la cucciola yogurth ma non alla fragola e biscotti rigorosamente al cioccolato.
Ore 8,45
Papà Ovo passa in rassegna le truppe e assegna i compiti:
Per l’Ovetta nell’ordine: 1) lavaggio denti, 2) preparazione dentifricio per i fratelli 3) togliersi il pigiama, 4) vestizione, con costume, sua e di Pica (che nel frattempo è rimasta incastrata con il capoccione nel pigiama che non è riuscita a togliersi)
Per il Monno solo il minimo sindacale: 1) non perder tempo, lavaggio denti, e vestizione, 3) non perder tempo 4) non perder tempo
Per Pica 1) far la pipì (che non si sa mai) 2) lavaggio denti 3) togliersi il pigiama (ma qui il capoccione si incastra sempre e bisogna chiedere aiuto)
Ore 9,00
L’Ovetta e Pica si presentano pronte all’uscita vestite di tutto punto; il Monno no…. Lui è in ritardo… Papà Ovo la prende malissimo.
Le borse sono pronte all’ingresso, preparate da Mamma Ova la sera prima, e – fidatevi! – è meglio così… Ognuno acchiappa la sua e via…
Ore 9,20 (le commissioni)
La truppa si dirige prima dal panettiere (dove Pica si spalma sul vetro in prossimità delle focacce) e poi dal pescivendolo (dove papà Ovo resiste alle profferte di dolciumi vari del pescivendolo che, essendo un nonno, cerca in tutti i modi di corrompere i pargoli anche se non sono nipoti suoi).
Ore 9,40
Finalmente si parte in direzione piscina dove i nostri eroi entrano dieci minuti dopo e ivi resteranno per il resto della mattinata alternandosi in vasca.

Qui, di solito, papà Ovo si incolla davanti alla piscina per tutto il tempo in cui Pica offre la sua performance salvo poi dedicarsi ad attività più ludiche (aperitivo con amici) quando la cucciola lascia il campo ai fratelli maggiori.
Ieri però, stante l’eccezionalità della presenza di mamma Ova, la suddetta è stata obbligata a presenziare a tutte le performance (e il di lei marito si è quindi potuto dedicare maggiormente agli aperitivi).

Solitamente il trio degli ovetti rientra a casa, fra l’affamatissimo e il super-affamatissimo. Mamma Ova rientra qualche minuto prima di loro, giusto in tempo per accendere il fuoco sotto le pentole. Ma ieri no, ieri mamma Ova era parte del gruppo piscina. E un tale evento, agli occhi degli ovetti, meritava un gran finale. Quindi tutti a mangiare fuori con amici… evvai!

E così, con la bocca piena, calmati i morsi della fame, seduti su uno sgabello più alto di loro:
“Mamma hai visto me? Sono brava eh? Ho nuotato e poi fazzo anche la dozza da sola e sono bravissima vero?”
“Sei bravissima Pica!”
“Papà, hai visto come vado veloce? Adesso so fare anche delfino con le gambe legate e la capriola sott’acqua; avrà visto anche mamma?”
“Ovetta sei bravissima (e tra l’altro sto controllando se legare le gambe a una settenne sia contemplato come tortura); e non ti preoccupare… mamma ha visto tutto.”
“Mamma, hai visto quando ho fatto stile libero? E quando ho fatto il pollo arrosto? E quando ho fatto i tuffiabbomba? E quando ho fatto il missile?”
“Beh.. sì… gli stili del Monno hanno nomi bislacchi e sono, diciamo, originali”
“E io ti ho anche lanciato i baci? Hai visto mamma?, eh?”
“…??”
“Sì, certo quando facevo il gamberetto!”

Perché ricevere baci da un gamberetto in una piscina affollata da ovetti under dieci non è un privilegio di tutti.

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