Devo fare tutto io ! (Monno edition)

Lunedi mattina
“Mamma ho fatto un sogno. Però poi mi hai svegliato e non l’ho finito”
“Ah, capisco. E cosa succedeva in quel sogno?”
“Eravamo noi che non sapevamo cosa fare allora abbiamo deciso di andare a fare un giro e alla fine decidevamo di andare in un posto che si chiama BR…”
“Br? Ma che posto è che si chiama Br?”
“No mamma non hai capito. Nel sogno stavo per dire il nome del posto ma proprio in quel momento tu mi hai svegliato e sono riuscito solo a dire Br.
Credo che la prossima notte andrò avanti con il nome”
“Ah! Un sogno a puntate dunque. Magari volevi andare a Brindisi!”
“Non credo”
“Magari a Brema”
“Non credo; secondo me volevo andare in Brasile (Uè mamma, no dico, ma che sogno del cavolo è quello dove vado a Brema! Meglio in Brasile, no?”), ma! Vedremo domani.”
Scena prima – interno casa Ovetti – Una domenica pomeriggio autunnale, di quelle un po’ grigie, anonime.
Tre bimbi giocano tra loro senza urla, senza eccessi, forsanche senza divertimenti e si oserebbe dire anche annoiandosi un poco.
Allorquando l’unico bimbo maschio tra i tre presenti, il più fiero mezzano, colui che risponde al nome di Monno ha una brillante idea e la condivide con l’intera combriccola: “Ragazzi! Ma perché non andiamo a Br…” Dove andranno i nostri eroi? A Brindisi? A Bresso? In Brasile? Scopritelo nella prossima puntata de “la famigliao Ovettao”!

Martedì mattina
“Mamma oggi sono andato avanti nel sogno.
Siamo davvero andati in Brasile ma il volo è stato davvero lungo. Pensa che sono salito in aereo appena mi sono addormentato e stavamo atterrando proprio quando mi hai svegliato… domani chissà cosa faccio in Brasile”
Scena seconda – interno aeromobile di lunga percorrenza.
la famigliola si imbarca in orario per destinazione san Paolo… oppure Rio; malgrado il morale alto e la compagnia piacevole si tratta pur sempre di un volo transoceanico; poi, finalmente, ecco il Sudamerica! L’aereo comincia dolcemente a planare e… Cosa succederà ai nostri eroi? Quali mirabolanti avventure li aspetteranno? Scopritelo nella prossima puntata de: “La famigliao Ovettao”!

Mercoledì pomeriggio
“Adesso i bimbi grandi aiutano i bimbi piccoli a mettere le palline di Natale su questo bellissimo albero disegnato. OK? Monno, tu aiuta la piccola G.”
La piccola “G.” prende una pallina… il Monno le indica dove piazzarla ben al centro dell’albero di Natale… la piccola “G.” prende la mira e manca clamorosamente il bersaglio piazzando la palla di Natale fuori dall’albero. Per il Monno è inaccettabile.
“Nooooo. Non lì! Ti avevo detto di metterla qui! Ma dai! Ma che disegno è! Una palla di natale fuori dall’albero non ha senso!! Dai, ma come si fa! Ascolta, ti do un’altra pallina… mettila qui! Hai capito? Qui! Sull’albero! Dai!”
La piccola “G.” prende la seconda pallina… mira l’albero… e lo manca clamorosamente per la seconda volta.
“Ma NOOOOOO!!!! Hai sbagliato ancora! Dai! Ma guarda! Tutti gli altri bimbi hanno fatto un lavoro più bello del nostro!”
Il Monno si alza, raggiunge il bimbo A (grande anche lui) e lo avvisa: “Oh! Senti, la prossima volta quella li te la prendi te, capito? Io non ne voglio più sapere. Ma dai! Mette le palle di Natale fuori dall’albero! Maestra: posso aiutare un altro bimbo?”
(Le maestre pare si siano rotolate dalle risate).

Giovedì mattina
“Allora mamma: eravamo in Brasile e c’era un fiume che però non finiva nel mare. Allora noi ci siamo messi a scavare per cercare di far arrivare il fiume al mare ma poi abbiamo sentito un tuono e ci siamo accorti che c’era quell’amico Brasiliano dello Zio R. e l’abbiamo salutato e lui non ci ha visto.
Poi ha cominciato a piovere tantissimo e allora lui ci ha visto e ci ha invitato a casa sua e allora noi ci siamo andati così ci siamo riparati.
Poi mi hai svegliato.”
Scena madre – Brasile – foresta amazzonica.
Monnao e famiglia scavano alacremente per creare un secondo sfocio al rio delle amazzoni:
Proprio quando il destino sembrava sorridere ai lavoratori, ecco le prime avvisaglie monsoniche.
Monnao alza gli occhi e scorge un suo amico intimo di vecchia data; basta un solo sguardo (a dire il vero due) e l’autoctono apre la porta di casa sua al nostro eroe e alla sua compagnia giusto in tempo per salvarli dalle forze naturali testé sprigionatesi. Riuscirà Monnao a terminare il lavoro alle foci del Rio? Saprà la casa dell’amico dello zio R. proteggere i nostri eroi? Scopritelo nella prossima puntata de: “La famigliao Ovettao”!

Venerdì pomeriggio
“Ciao Monno! Sono tornato!”
“Ciao Papà. Sai che a scuola facciamo il calendario dell’Avvento?”
“Sì, lo so. Me lo ha detto mamma. E mi ha anche detto che si riuniscono tutti i bimbi del tuo fiocco, con quelli dell’azzurro e quelli del giallo. Siete tantissimi eh? Sarete più di ottanta!”
“Sì, e poi le maestre prendono ogni giorno un fogliettino e sul fogliettino c’è scritto una attività che dobbiamo fare ogni giorno.”
“Già, e mamma mi ha detto che hai sempre letto tu; guarda che devi fare leggere anche a qualche altro bimbo.”
“Non posso papà!”
“Perché?”
“Perché quando una maestra chiede: chi vuole leggere? Nessuno risponde. Allora il primo giorno ho detto “Io so leggere e anche M. glielo ha detto alla maestra che sapevo leggere e allora ho letto. Poi gli altri giorni ancora nessuno voleva leggere. E pensa che oggi la maestra ha detto: “Chi vuole leggere… che non sia il Monno?!?!”
“E cosa è successo?”
“Niente! Non si è alzato nessuno. Papà: devo fare tutto io!”

Il Monno ha avuto una settimana pesante.
Di giorno frequenta l’asilo dove risulta essere tutor di una recalcitrante bimba piccola ed è diventato invece lettore ufficiale dei fiocchi rosso-giallo e azzurro in sessione plenaria.
Di notte porta avanti un sogno a puntate ambientato in Brasile; pregasi notare che l’amico Brasiliano dello zio R. esiste davvero: si chiama Kris e il Monno l’ha visto una sola volta quest’estate.
Tra l’altro è stato così gentile da omaggiare gli Ovetti con una stampa di una delle sue magnifiche opere (che potete vedere qui).
Non lo avevamo ancora ringraziato…
… obrigado Kris, graças a Ovetti!

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This Post Has 3 Comments

  1. Attenzione al superlavoro: è solo un bimbo!

  2. Splendido dipinto!!!
    E splendido Monno!!!
    Ma poi, il fiume, siete riusciti a farlo sfociare nel mare????
    Buon lavoro Monno!!
    Buon lavoro famiglia Ovettao!!!

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