Corri che ti passa

Venerdì, al rientro da scuola
“Ciao Monno. Tutto ok oggi?”
“Sì, tutto bene.”
“Sicuro? No, dico, sicuro? Sicuro?”
….”Ehm… sì papà… perché? Cioè, aspetta che ci penso… ma sì, non è successo niente di particolare… tutto ok.”
“E tu Ovetta? Tutto a posto a scuola?”
“Sì papà. Tutto ok. Anche per me”
“Sicura? Sicura?
….”Ehm… si papà… perché? Dunque, oggi abbiamo fatto la Prima guerra mondiale; tra l’altro l’abbiamo vinta, e poi un po’ di mate…. Sì, tutto ok”
“Perfetto, bene, bene e tu Pica?”
“Io tutto a posto. Ho pochi compiti e mi metto a farli subito. Va bene papà?”
“Molto bene! Ora chiudetevi in casa e non uscite più!”
???
“Non avvicinatevi alle finestre, non aprite le porte, non rispondete al cellulare, non mandate mail a nessuno, insomma evitate di avere qualsiasi contatto fisico, digitale, psicologico, mentale oh insomma di qualsiasi tipo con chiunque! Forse, e si badi ho detto forse, questa volta riusciamo ad andare a fare la gara di cross domenica; e sarebbe la prima dopo due anni!”

Sabato mattina
Driin… driin…
“Papà Ovo ciao, sono la mamma di I., la compagna di classe di Pica. Volevo dirti che è stata trovata una loro compagna di classe positiva; se però vuoi ora alla scuola c’è una pediatra che fa i tamponi gratuitamente ma ancora solo per una mezzoretta…. Papà Ovo?….pronto?….. pronto?….Mah! deve esser caduta la linea.”
Ma la linea non era caduta.
Papà Ovo aveva già afferrato Pica sotto le ascelle, le aveva intimato di infilarsi le scarpe (prese a caso), l’aveva imbustata dentro un cappotto (anche questo a caso) e i due erano già in strada a velocità supersonica verso la scuola, dove arrivavano due minuti frenando in mezzo alla strada e catapultandosi su per i gradini con Pica già con il naso pronto per l’ormai classica “tamponata”.

Domenica
E così domenica, due anni dopo l’ultima gara siamo tornati in mezzo alla gente, mamma Ova è tornata a patire quel freddo pungente e umidiccio dell’inverno brianzolo (soprattutto se pretendi di bazzicare i parchi al mattino presto) e papà Ovo è tornato a fare il factotum raccattando bimbi qua e la e smistandoli ai rispettivi allenatori. Anche gli Ovetti sono tornati alle loro abitudini ma, due anni dopo, con più consapevolezza: l’Ovetta ha optato per rimanere a casa e godersela tutta per sè per qualche ora, il Monno ha finalmente fatto la sua prima corsa da 1 km riscoprendo la fatica ed il gusto della sfida e Pica ha fatto anche lei la sua prima gara sugli 800 mt ma senza alcuna paura e conscia della sua forza.

E tutti, ma proprio tutti, alla fine erano contenti e soddisfatti di aver ritrovato questa vecchia normalità. 

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