Sirene

Atto primo, scena prima.
In lontananza si scorgeva un’autovettura.
A prima vista, la si poteva scambiare per una normalissima 5 posti blu; ma chi avesse posto un poco più di attenzione, non avrebbe potuto non notare le cromature arancioni che la distinuguevano da qualsiasi altro bolide.
La vettura sfreccia nella notte; poi, improvvisamente, sterza per fermarsi al distributore posto all’incrocio dell’interstatale.
Li, come un moderno cavallo meccanico, si abbevera fino a riempire il suo ampio serbatoio di benzina super-verde plus!

Atto primo, scena seconda.
L’orsetto rientra stanco dopo una giornata passata nel bosco; forse si è procacciato il cibo per tutto il giorno, forse ha appena lasciato “Orsetta” a casa sua; non sappiamo.
Ciò che sappiamo è che appena aperta la porta di casa, l’espressione di Orsetto muta in terrore puro: “c’è un incendio in casa!”
Orsetto non si fa sopraffare; anni ed anni di esercitazioni nei navy seal prima, nei top gun poi, nella legione straniera successivamente e alle dirette dipendenze di Joghi e Bubu infine, lo hanno reso pronto ad ogni evenienza sempre e comunque.
Si getta fuori di casa, trova un idrante con prolunga incorporata e rientrato in casa getta tutto il liquido sopra il fuoco.
Con angoscia profonda, si rende conto che l’acqua non è bastata e la sua casa è sempre più in pericolo!

Atto primo, scena terza.
Dapprima solo i più attenti riescono a percepire il suono debole, infinitamente debole che sibila nella notte.
Ma pochi secondi dopo la sirena dei vigili del fuoco della terza brigata, secondo battaglione squarcia la notte: “NINO NINO…. NINO NINO…”lambendo le fiamme già alte, fermano l’autoarticolato e balzano fuori dal mezzo.
Incuranti del pericolo e a costo della loro vita, si buttano in mezzo alle fiamme.
Senza perdere ulteriore tempo, aprono le manicotte liberando un getto violentissimo di acqua che colpisce come un treno in corsa l’incendio che fino ad un secondo prima pareva impossibile da fermare.
Ma loro ci riescono; e come d’incanto, mentre in lontananza le tenebre della notte lasciano il posto ad una pallida alba, tutto il fuoco sparisce, e l’universo è salvo.
FINE.

In settimana l’Ovetta ha assistito ad una lezione sui numeri di emergenza tenuta dai Volontari di Pronto Soccorso, con la partecipazione straordinaria della maestra C. e di mamma Ova in qualità di ex-volontarie.
All’Ovetta è piaciuta molto. Ogni volta che sente in lontananza una sirena dice “hanno chiamato uno-uno-due.”
In compenso, da venerdì il Monno ha cominciato a ripetere come un mantra una storia di macchine che bevono, Orsetti la cui casa va a fuoco e pompieri salvatori.
Non è ben chiaro dove l’abbia sentita; però venerdi sera ci ha tenuto a raccontarcela con dovizie di particolari 4 volte, ieri altre 3 e stasera ancora 3… tanto per far sì che la sapessimo bene.

Qui sopra una versione leggermente romanzata.

Eccone il video nel caso interessasse anche a voi: Monno racconta…

Lo “sbobinato” invece è qui:

Atto primo, scena unica
C’era una macchinina blu e un po’ aranzone.
Che ha sete
PSSSSSS (beve)
E c’è un orsetto: “nella mia casa c’è il foco”
Pende un po’ di acqua
PSSSSS (la butta sul fuoco)… ma non battava!
Meno male che si sentono i pomperi “NINONINO…NINONINO….”
Sendono dal camon. Aprono l’acqua fottissimo e spalise tutto il foco.

“Papà, la vuoi sentle ancola una votta la storia della macchinina bu e anche un po’ aranzone?”

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