Splash!

Quando a gennaio la talent-scout della piscina degli Ovetti (in pratica la “capo maestra”) ci aveva proposto di passare il Monno dal corso “bimbi duenni attaccati alle gonne di mamma” al corso “bimbi duenni che stanno per staccarsi dalle gonne di mamma”, gli Ovo genitori avevano dato il loro consenso senza pensarci troppo.

Sbagliato.

In realtà il cambio di corso implicava un cambio di orario che implicava di dover organizzare le domeniche mattine dei seguenti sei mesi meglio degli ingranaggi di un orologio svizzero (il che con 3 cuccioli la cui somma d’età è inferiore al numero 7, non è che sia proprio semplice).

In pratica, papà Ovo esce di casa con l’Ovetta alle ore 9.00; assiste alla performance della figlia maggiore e viene raggiunto verso le ore 11.00 dal resto della famiglia. Breve scambio di saluti e rientra a casa per preparare il pranzo, seguito dalle figlie femmine, mentre mamma Ova si tuffa con il Monno e si scapicolla a casa subito dopo con lo stesso preso dai morsi della fame.
E Pica? lei viene sballottata per la brianza, senza mai entrare in acqua, conosce benissimo la piscina e la strada che vi ci porta.

Neanche tanto difficile a dirsi, ma complicato a farsi.

Oggi è stata l’ultima domenica e come tale vi sono stati i saluti; in particolare quello tra il Monno e il maestro Carlo.
Il cambio di corso di gennaio ha infatti portato una seconda novità. Il cucciolo di casa Ovetti, per la prima volta in assoluto, ha avuto un insegnante maschio.
Mai era accaduto.
Né all’asilo nido, né nei precedenti corsi in piscina, e neppure in qualche rara occasione di animazione bimbi: mai; una prima assoluta.

Da principio è stato un lento studiarsi, poi una limitata fiducia, quindi un sorriso stretto, a seguire una ricerca misurata, infine un’idolatria totale.
Il maestro Carlo è diventato nel tempo sinonimo stesso di nuoto-piscina-divertimento.
Poco importa se tutti (gli altri) bimbi seguano la lezione delle varie maestre in modo, più o meno, disciplinato; il Monno gioca, inventa, organizza solo col maestro Carlo.
E l’istruttore, divertito più che mai, gioca, inventa, organizza praticamente solo col Monno.
In pratica verso la fine delle lezioni non si capisce più bene chi sia l’istruttore e chi l’allievo.

E pensare che il maestro Carlo sarebbe un istruttore di agonistica,… buttato lì, tra i nannerottoli, a tempo perso.
Oggi, come si è detto, la feral notizia che il corso è finito.
Dapprima il Monno non ha colto la portata dell’annuncio; poi, ha incrociato le braccia e piantato il broncio in segno di massimo disappunto; infine, ha cercato di convincere il maestro a prolungare il corso.
E quindi ha finito per chiedere semplicemente cosa si farà domenica prossima, in mancanza del nuoto.

Come dire: mi spiace moltissimo, mi avete tolto il mio amico di giochi migliore, però ahimè è la vita. Che si fa adesso?

 

PS: domani il Boss è in città; papà Ovo è in ferie per prepararsi alla serata; sfortunatamente mamma Ova no; presente sia in sesto che in ottavo mese di gravidanza negli anni passati, questa volta ha dovuto marcare assenza causa improrogabile necessità della tetta di Pica.

This Post Has One Comment

  1. E’ un tenerone!

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