Settimana scorsa, riunione di fine anno della scuola dell’Ovetta
Le maestre riassumono tutto quanto fatto nella prima parte dell’anno.
Papà Ovo, seduto su una microscopica seggiolina ascolta attento e scarabocchia un pezzo di carta.
Le maestre riassumono tutto quanto fatto nella seconda parte dell’anno.
Papà Ovo, seduto sulla stessa microscopica seggiolina ascolta attento, scarabocchia un pezzo di carta e cerca di sgranchirsi la gamba.
Le maestre enunciano tutto quanto verrà fatto da qui alla fine dell’anno.
Papà Ovo, seduto sulla stessa microscopica seggiolina sgrana gli occhi, lascia cadere il pezzo di carta scarabocchiato e stende le gambe davanti a sé rischiando di colpire un altro genitore rannicchiato su simile seggiolina.
Le maestre hanno appena annunciato che giovedì prossimo l’intera classe dell’Ovetta si recherà al cinema! Papà Ovo viene preso dal panico.
Sì, perché è ormai nota l’avversione totale dell’Ovetta verso la settima arte seppur propinata in forma televisiva.
Biancaneve terrorizza (c’è la strega cattiva e comunque “quando cucciolo scopre biancaneve che dorme … che paura!!!”).
Cenerentola fa paura (c’è la matrigna e anche il gattaccio… “tesoro, ma in questa scena non c’è il gattaccio”…. “sì ma dopo arriva”).
Cars fa piangere (ci sono gli incidenti e le macchine si fanno male).
Giusto la Pimpa (il cartone animato più stupido dell’universo) e i Barbapapà vengono tollerati seppur con una certa ansia; oltre ai gran premi di formula 1 (chiamate “Brumbrum gara”)… ma questa è un’altra storia.
Al ritorno a casa, e dopo aver gettato nello sconforto anche mamma Ova, si decide la seguente strategia che verrà condivisa con le maestre il giorno seguente:
1) noleggio immediato del dvd incriminato in biblioteca (o nel caso non fosse disponibile download illegale da noti e criminali siti oppure acquisto presso il più vicino negozio multimediale);
2) visione privata per i soli genitori;
3) visione allargata agli Ovetti onde poter preparare la cucciola alla storia. Ovviamente nella visione casalinga, si tralasciano i fattori pathos dovuti ad una sala cinematografica buia, ad uno schermo di dimensioni cinematografiche e ad un audio multicanale e multidirezionale (ecco… appunto, già solo a pensare a queste cose è so già che è una battaglia persa…);
4) decisione definitiva (e condivisa con la cucciola) riguardo alla partecipazione o meno alla proiezione cinematografica.
Il giorno seguente, le maestre vengono avvertite; il dvd viene noleggiato e gli Ovo genitori si lanciano nella visione privata di “Lorax: il guardiano della foresta”; dopodichè mamma Ova crede che la cucciola possa arrivare forse (e dico forse) senza piangere al minuto 12; papà Ovo non va oltre il minuto 8. Comunque non una grande prospettiva. Senza contare che la storia avviene su 3 piani temporali con continui rimandi a film famosi e flashback incrociati: un incubo da spiegare ad un cucciolo quattrenne per di più molto probabilmente piangiolento.
Mamma Ova: “Ovetta, settimana prossima andrete tutti al cinema..”
Ovetta: “Io no, vero?”
(…non cominciamo bene…)
Mamma Ova: “…ma se vuoi puoi vedere con me la storia qua a casa, e decidere se poi vuoi andarla a vedere con i tuoi amici…”
Ovetta: “No, grazie, non voglio (singhiozzando).”
(…no, decisamente non cominciamo bene…)
Mamma Ova: “… ma pensaci un pochino…”
Ovetta: “…ci ho pensato (sempre singhiozzando)… non voglio”
Malgrado l’inizio della discussione non sia stata delle migliori, nell’ultima settimana a casa Ovetti si sta guardando “Lorax il guardiano della foresta”.
La visione procede per quindici minuti al giorno; quindici minuti di tensione pura alternata a singhiozzi, pianti e sporadici sorrisi. Al fianco sempre il fidato Monno che, anche lui, alterna momenti di paura a momenti di sganasciamento generale (“Ovetta, guadda questo pesso di film: questo pesso è sollidente!” “Non pangele, dai, che poi finisze bene. Velo mamma che finisze bene?”).
Al momento non è dato ancora sapere se la cucciola giovedì sfiderà la sorte e andrà al cinema o meno.
PS: per pura completezza d’informazione, qui sotto trovate una immagine tratta dal film in questione; l’essere paffuto arancione con grandi baffi gialli sulla sinistra è il protagonista del film, il terribile Lorax: si vede che è terribile, vero?
PS2: allargando un pochetto, ma solo un pochetto!, la rigida reale realtà, papà Ovo può (tranquillamente!) affermare che lunedi scorso, davanti a sessantamila persone, lui ed il Boss hanno suonato (insieme) la telecaster in “Born to run”.
Poi mi riprendo…. Prometto.