Tag Archives: domenica

39,2°C

E così anche il primo campus estivo post-Covid ha avuto inizio. Fra lo stupore e l’incredulità, fra le procedure e le mascherine… gli Ovetti hanno rimesso il naso fuori di casa per un’attività “seria”… presso la piscina comunale.

Il campus si caratterizza dal fatto di essere, appunto, in piscina… e quindi per lo più in acqua… d’altra parte è estate…
No. La piscina la si vede perlopiù con il binocolo per un trequarti d’ora, massimo un’ora, stante tutte le limitazioni del caso; in compenso si vive sotto una tensostruttura fortunatamente aperta tra giochi, schiamazzi e rincorse varie. Facile prevedere un Monno soddisfatto e sporchissimo, meno facile prevedere anche Ovetta e Pica belle sorridenti. Invece sarà per gli ultimi mesi passati in clausura, sarà perché i responsabili (vabbè… giovani ragazzotti…) che propongono i giochi in fondo se la cavano bene, ma tutti e tre ci sono andati molto volentieri, salvo crollare la sera dato che non erano più abituati a correre e saltare tutto il dì. Unico inciampo in una settimana di sorrisi… il rilevatore di temperatura posto all’ingresso. Una mattina il famigerato oggetto ha osato segnare 39,2°C a Pica. Ne è seguito un pianto inconsolabile perché “io non ce l’ho…sigh…39,2…sigh…. Io non sono malata….sigh….”

In compenso sabato i tre pantofolai sono tornati ad appiattirsi sul divano e quindi domenica gli Ovo genitori li hanno sottoposti ad un soft – tour de force che prevedeva:
1)        sveglia all’alba! … vabbè… non proprio… diciamo alle 9 (per Pica alle 10 ma per lei le 10 è davvero l’albissima!) con colazione in giardino sotto un cielo azzurrissimo e una temperatura eccellente
2)        giretto in bicicletta fino al paese vicino dove i nostri eroi hanno cercato tutti i libri di lettura per l’estate e non ne hanno comprato manco mezzo. 
3)        pulizie affidate agli ovetti della mansarda e dello studio, con tanto di stracci per la polvere e aspirapolvere, in un mix fra divertimento e fatica e con risultati a tratti migliorabili.
4)        pranzo sempre in giardino con tortellini, non proprio un piatto estivo ma che riscuote sempre un gran successo .
5)        sistemazione autogestita della camera da parte degli Ovetti, in particolare giochi e libri, pena il lancio degli stessi dalla finestra entro sera.
6)        visione del secondo guerre stellari a cui l’Ovetta ha rinunciato stante le emozioni del primo (visto la settimana scorsa) essere troppo forti.
7)        missione spesa al centro commerciale per Monno, Ovetta e papà mentre Pica raccontava con dovizie di particolari la trama dei due guerre stellari visti finora a mamma (peraltro la cucciola non si capacita di come la principessa Leila abbia baciato “due maschi! Due!!… sulla bocca!)
8)        doppia partita a volano mamma-monno contro papà. Inutile chiedere chi ha vinto.
9)        cena sempre in giardino perché la giornata è proprio bella con tanto di apparecchiare/sparecchiare affidato ai nanetti
10)      per finire una puntatina del loro documentario preferito prima di andare a nanna
Insomma: una giornata di relax…in movimento.

Ma non possiamo dimenticare che la settimana ha portato anche le pagelle.

La prima è stata l’Ovetta. La primogenita, nel giorno fatidico, con la giusta trepidazione, ha affrontato, in seduta plenaria comprendente tutta la famiglia, la lettura della sua pagella finale di prima media. Alla fine della lettura la cucciola era giustamente gongolante per i suoi 3 dieci ed 1 otto affogati in un mare di nove. A dire il vero mamma e papà Ovo speravano proprio che la pagella fosse giustamente molto bella: un po’ per gratificare la cucciola per l’impegno profuso, un po’ perché se lo meritava proprio visto lo “strano anno scolastico” combaciato con il temuto (da noi) passaggio tra le elementari e le medie.
Solo papà Ovo rimaneva un poco basito che una sua figlia potesse avere una siffatta pagella e non, come sarebbe più lecito aspettarsi dalla progenie dei suoi geni, una pagella tipo “del morto” con una linea senza soluzione di continuità ben fissa sul sei: vabbè!

Poi è toccato a Pica e al Monno che, in contemporanea, ricevevano la loro e-pagella lo stesso giorno. Anche a loro toccava la lettura in seduta plenaria ed in entrambe si potevano vantare 4 picchi di dieci sul solito fondo banale di nove.
Papà Ovo rimaneva sempre più perplesso mentre il Monno partiva con il calcolo della media fino al terzo numero decimale e calcolava la percentuale di miglioramento dalla sua pagella del primo quadrimestre; Pica invece si fermava un attimo pensierosa e poi buttando le braccia al cielo urlava: “Yuuuhuh!! Sono in Terza!”

Posted in Uncategorized Also tagged , |

Gli sport invernali

Come da tradizione, verso la metà di febbraio, c’è una domenica sera in cui papà Ovo, stravolto, si svacca sul divano, accende la tv su un canale a caso e cerca di farsi tornare in mente l’esatta concatenazione di eventi che hanno portato la sua famiglia a farsi impelagare in un tour de force di impegni sportivi che li travolge ininterrottamente dalla fine delle vacanze Natalizie fino alla fine di febbraio circa.

Quest’anno la domenica sera in questione era… oggi.

Facciamo due conti: dal 7 gennaio al 25 febbraio ci sono 8 settimane in cui bisogna far star dentro, OLTRE ai normali impegni famigliari, anche:
1) sciata dell’Ovetta e del Monno con il papà “prima del corso perché non ci ricordiamo le piste”… il che sa molto di scusa ma facciamo finta di niente che siamo all’inizio del tour de force e abbiamo abbondanti energie;
2) 3 o 4 lezioni private per vossignoria Pica che ha le sue esigenze… “Sono piccola io”… “??? Ma tu non eri quella che diventava una iena se ti si diceva che eri piccola???”
3) 4 gare di atletica per Monno e 5 per Pica che non si possono saltare assolutamente “altrimenti non ci danno la maglietta premio!”… (comprarsela non vale,… a quanto pare);
4) vari appuntamenti Oratoriali (comunque a volte boicottati dai genitori perché… si deve pur vivere);
5) 3 lezioni di sci per Monno e Ovetta, l’ultima delle quali deve essere seguita da sciata con papà e amici… obbligatorio!
6) sciata post-corso e soprattutto post-pagella come premio per la qualità della suddetta.

Credeteci o no… si riesce a far star dentro tutto (a patto di una vita sociale totalmente azzerata e di qualche serata in cui i dialoghi famigliari tra mamma e papà Ovo si riducono a “Ciao”… “mmm”… “Vado a letto”… “mmmm”… “Buona nanna”… “zzz”).

Ma ecco quello che papà Ovo ha imparato da tutto ciò:

  • Che svegliarsi alle 6 per andare a sciare la prima domenica ti fa sentire un “Bravo papà”, la seconda domenica ti fa sentire un “Bravissimo papà”, la terza domenica ti fa sentire… stanco e basta.
  • Che decidere di andare in macchina insieme con gli amici per far passare il tempo ai bimbi può non essere una straordinaria idea… soprattutto se uno dei bimbi vomita la colazione su tutti gli altri.
  • Che le stazioni sciistiche non sono dotate di doccia “a la carte” e quindi che certo odorino non proprio Chanel n°5 te lo porterai a casa anche ore dopo.
  • Che gli scarponi per il Monno sono taglia 36 (se mette due paia di calze) o 35 se ne mette 1 mentre gli sci sono 110 cm; per l’Ovetta invece meglio il 38 (sempre con due calze) ma deve esser pianta larga con gli sci 120 cm e Pica porta un 33 con due calze che però non sempre vuole e gli sci sono 100 cm. Chiaro? Ecco, adesso fatevi portare il tutto dal tizio che spaccia sci e scarponi in mezzo a una trentina di Ovetti urlanti contemporaneamente.
  • Che se l’anno scorso eravamo tre papà che per tre domeniche hanno beccato pioggia, vento e bufera mentre quest’anno siamo rimasti due papà che per tre domeniche hanno preso sole e cielo azzurro… non è che il terzo portava sfiga?
  • Che le gare di cross partono sì più tardi e con calma… ma finiscono ore dopo quando stacchi palta da ogni dove (e per ogni dove intendo proprio OGNI dove).
  • Che anche se porti tre nanetti, non si sa perché ma alla fine sei pure scelto come Vice-allenatore supplente e ti trovi a far la guardia a una ventina di Ovetti scalpitanti.
  • Che far sciare Pica è facilissimo: basta prendere come insegnante una giovane donna, di nome Sharon, dotata di ampio sorriso, pazienza infinita, cioccolatini “on demand”; ecco basta solo questo e lei è felice! Che ci vuole?
  • Che un papà dietro ai nanetti serve sempre perché a fine giornata avrà raccolto: 1 o 2 guanti, 3 o 4 racchette, almeno uno sci in pista e uno sullo skilift ma si sarà sentito dire almeno una dozzina di volte: “Come sei lento!”
  • Che infine, comunque,… è divertente!
Posted in Uncategorized Also tagged , |

Nel fango

Domenica mattina

Alle ore 8,15 la sveglia, con implacabile puntualità, dà inizio ad una giornata storica:

non solo perché questa è la prima domenica dell’edizione 2018 del Crosspertutti…
non solo perché il Monno aspetta l’evento con un’aspettativa spasmodica…
non solo perché vuol dire 6 domeniche mattina di alzatacce e freddo per i campi…
… ma soprattutto perché questa domenica, per la prima volta in assoluto, Pica era attesa alla sua prima quattrocentometri cronometrata !!!

Per la cronaca, e per chi fosse così fortunato da non sapere, il “crosspertutti” è una serie di 6 gare (quest’anno con lo sconto sono solo 5) nelle gelide domeniche mattine lombarde.
Per rendere il tutto più “frizzantello” si tengono nei campi (da cui il nome) e siccome Dio ha previsto spesso pioggia nei mesi invernali in pianura padana, il suddetto campo si trasforma in un ammasso paludoso: gioia e spensieratezza dei bimbi, terrore e raccapriccio per i genitori che al termine dell’evento cercano di riconoscere i propri figli tutti equalmente marroni-palta.

Alle ore 9,00 tutta la famiglia si ritrova a far colazione e per l’occasione parte il pistolotto genitoriale a favore della piccola atleta: “Pica, ti ricordiamo che in questa gara è importante arrivare, non vincere! Si tratta di una gara a squadre e pertanto serve portare tanti punti alla squadra. Se non arrivi, non porti punti mentre se arrivi sì (ovviamente prima arrivi e più punti porti ma questo non te lo diciamo altrimenti ci vai in paranoia come tuo fratello)”
“Sì mamma lo so. Me lo dici sempre.”
“Vero, hai ragione. (ma è anche vero che tempo fa tu ci hai detto che “…o vincevi o piangevi” … e non è un bel modo di cominciare).”

Alle ore 9,30 tutti in macchina destinazione Cesano Maderno.

Alle ore 10,00 tutti nei pressi della “location”… e per tutti intendo 2000 atleti (vero!) e rispettivi famigliari… papà Ovo ha qualche velato problema di parcheggio che risolve brillantemente con quello che lui stesso definisce “parcheggio creativo”.

Alle ore 10,20 c’è il tempo di constatare che le tradizioni sono rispettate: freddo, palta ovunque e una gran confuzione; manca solo la pioggia ma ci sono altre quattro gare… arriverà, non è mai mancata negli scorsi anni, per cui sappiamo che arriverà!

Alle 10, 40 come da programma il Monno si zittisce entrando in ansia da prestazione, mentre Pica, vista la folla, sussurra alla mamma “ho un po’ di paurina”

Alle ore 11,00 Pica viene svestita e lasciata nei “cancelli” pre gara.
La bimba appare serena sempre a fianco della sua amichetta.
Poco dopo, saltellando, le giovani promesse del 2012 vengono portate tutte e 17 sulla linea di partenza…
L’attesa cresce…. L’aria si fa densa di tensione… qualche bimbo saluta la mamma ma tant’è…. Il momento è solenne…. BANG! Partiti!
Pica scatta (si fa per dire) sempre al fianco della sua amichetta, un poco nelle retrovie ma si riprende subito ed inanella una serie di sorpassi prodigiosi,… poi sfortunatamente dietro una curva a gomito il percorso sparisce dalla vista e nulla più si sa…
…40 secondi dopo, in vista del traguardo, Pica rispunta nelle retrovie sempre al fianco della sua amichetta e viene accolta dagli Ovo genitori appena dopo il traguardo con urli di giubilo e festeggiamenti alla gran campionessa !
“Brava Pica sei arrivata!”
“UEEEEEEE !!!!!!!”
“No! Pica perché piangi? Sei stata bravissima!”
“Sono caduta!”
Seguono coccole e complimenti in abbondante quantità.

Sunto della mattinata Ovettese.
Oggi si è svolta la prima gara del crosspertutti edizione 2018 durante la quale ha ricevuto il battesimo del fango anche Pica che, partita di gran carriera, proseguiva dritta e filata verso un trionfo acclamato senonché, sfortuna delle sfortune, veniva accidentalmente colpita sul piedino d’appoggio, lei riferisce addirittura dalla sua amichetta nonché compagna di squadra, probabilmente mentre le due, prese dall’impeto della gara, discutevano di una possibile tattica a tenaglia che avrebbe demolito le avversarie.
La nostra eroina si risollevava testè e portava a termine la sua dura prova terminando i suoi primi quattrocento metri in 12esima posizione (su 17) con il fantastico tempo di 2’47’’40’’’
Successivamente il Monno riprendeva l’uso della parola e si scioglieva un pochino ma solo dopo aver completato la sua performance in 3° posizione (su 89) con il tempo di 1’44”20’’’
Menzione d’onore all’Ovetta che resisteva l’intera mattinata bordocampo sopravvivendo ai geloni che cercavano di sopraffarla.

Settimana prossima si fa il bis. Ohhhhh yesssss!!!

Posted in Uncategorized Also tagged , |