La Cresima di Pica

E alla fine arrivò anche il sesto giorno!

No, aspettate…. Quello è secondario.
Rifacciamo da capo.

E alla fine arrivò anche il giorno di Pica!
Lei, nostra Signora delle feste, aveva già previsto tutto.
Dal menù, al vestito, dalla Madrina, alla festicciola.
Certo non tutto è andato secondo i piani ma tutto doveva essere alla sua altezza.

Per cominciare la festicciola. 
“Voglio la festa solo noi, i nonni e lo zio (che poi quest’ultimo fosse dislocato in un altro continente è totalmente ininfluente… gli toccherà prendere un volo)”… e la festicciola è stata.
Per continuare con il menù.
“Voglio gli antipasti di Natale (cioè una marea di roba), le lasagne (ma Pica è il 1 maggio… farà caldo!), la crema catalana e altri dolci (fatti tutti: crema, bignè e meringhe tutto fatto in casa)”
Che poi aveva pure ragione lei perché caldo…. Non faceva.
Ecco… diciamo che qualche problema è sorto con il vestito, tutt’ora perso nei meandri delle poste Italiane, ma la cucciola non ci ha badato troppo ed ha riciclato il vestito della cresima dell’Ovetta, per l’occasione sua Madrina come da Lei desiderato.
E nemmeno è stata fortunatissimo con il tempo… no, decisamente no.
Ma quando poi si è arrivati al momento importante ecco che allora  tutto il decisionismo ha lasciato il posto ad una certa agitazione e la nostra cucciola è tornata, per un attimo… una cucciola appunto e tutto è passato, come giusto, in secondo piano.

Poi… è stata solo festa che Pica si è goduta e stragoduta.

In serata mamma e papà Ovo si sono stretti la mano quasi commossi.
Con la Cresima di Pica si è chiuso un ciclo di 6 (diconsi sei!) comuioniecresime…. Anche qui c’è dellla commozione ma, come si diceva, questa è un’altra storia perché oggi era il giorno tutto di Pica!

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