Per un acino in più

Dopo un sereno Natale, il giorno seguente era in programma l’altrettanto tradizionale riunione dei parenti di mamma Ova.
Sfortunatamente (?) le condizioni dell’Ovetta precipitavano e il trittico tosse-catarro-febbricola hanno obbligato al forfeit… papà Ovo si vedeva quindi costretto (?) ad accudire la cucciola a suon di “Ovetta, facciamocene una ragione: lasciamo loro alla mangiata bis, alle chiacchiere etc etc e noi invece rassegniamoci ad una più parca mangiata di avanzi da ieri e poi ad una mega sessione di film sul divano, ok?”
In serata ovviamente, finta profonda contrizione per non esser potuti andare alla megariunione famigliare.
La clausura però ha portato ad effetti evidenti dal punto di vista clinico; forse non quelli sperati ma comunque sempre di effetti si parla: l’Ovetta è rimasta tal quale ed in compenso Monno, Pica e pure mamma Ova hanno iniziato ad avere un pot-pourri di sintomi simili ma non uguali (il Monno con catarro e raffreddore, Pica con tosse e catarro, mamma con poco di tutto).
Stante un’inutile visita dal dottore il giorno successivo ed un tranquillizzante tampone negativo, l’intera famiglia si preparava quindi per la trasferta montagnina: dramma a cui si sottoponeva stoicamente mamma Ova e gioia e tripudio per tutti gli altri che si apprestavano a trasformarsi in sciatori provetti.

Qui, i nostri eroi venivano raggiunti dalla tradizionale famiglia di amici questa volta con tanto di cane al seguito. I giorni successivi sono quindi passati tra le piste e le mangiate in compagnia, tra le cioccolate e le partite ai giochi in scatola, alternando momenti ilari sugli sci a momenti di studio, momenti di relax a momenti di chiacchiera. Fino ad arrivare alla notte di San Silvestro… quando una tradizione del Monno (che in realtà tradizione è solo per una certa parte di popolazione Spagnola!… quindi non proprio per la famiglia Ovetti) ha contagiato quasi tutti e ne è conseguito che ognuno dovesse ingurgitarsi 12 chicchi d’uva nei primi 48 secondi del nuovo anno.

 Si è trattato di una “tradizione – non – tradizione“ ma che alla fine ha contagiato “quasi” tutti…   Certo papà Ovo e il cane L. si sono trovati a guardare tutti gli altri ingurgitarsi di uva ognuno con i propri pensieri:
il cane L…. ma guarda te! Tutta quest’uva e non me ne danno nemmeno un acino!
Papà Ovo… ma guarda te! Cosa ci si deve inventare per sperare che il 2023 si comporti un pochino meglio dell’anno passato, magari ci levi questo covid, ci porti un po’ di pace e un clima più accettabile!


Buon anno a tutti!

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