A te,
a te che hai l’aria svagata e sei distratto e preciso al tempo stesso, a te che spesso sei così preso dai tuoi pensieri che dimentichi il mondo che ti circonda. A te che osservi, scruti, rifletti e scegliere, se puoi farlo con i tuoi parametri, non ti fa paura.
A te che hai una passione o una ossessione per i numeri ed apprezzi tutto ciò che è controllabile scientificamente ; a te che quest’anno hai fatto l’esame di terza media e a gennaio avevi pronto il materiale per la tesina ma eri arrabbiatissimo perché i tuoi insegnanti (direi incredibilmente) ci volevano pensare solo da aprile.
A te che devi fare tutto e con tutti, la scuola, la pizza con gli amici, la corsa con il gruppo di atletica, il film con papà, il test con la mamma e non capisci perché la giornata abbia solo 24 ore. A te che ti sfinisci di attività e non vuoi rinunciare a nulla, a te che quando anche le tue energie inesauribili finiscono ti senti moribondo e ti preoccupi moltissimo perché … “sto perdendo qualche cosa di importante”.
A te che da sempre dormi in modo improbabile e il letto ti sopravvive con una certa fatica, e nessuno vuole dormire accanto te; a te sei sbrindellato e arruffato, a te che sei l’unico che riesce ad indossare una polo al contrario; a te che cambi le calze tutti i giorni ma, nel tragitto fra la tua camera e la lavanderia, le stesse – infide – si perdono e si nascondono in ogni dove, senza che tu ne abbia il minimo controllo.
A te che al concerto di Bruce hai spiegato ad una coppia gay libanese il risultato della semifinale dell’open di tennis di Roma con il tuo inglese improbabile ma comprensibilissimo; poi nel mezzo del concerto non ti sei fatto pregare due volte a salire in spalla ad una coppia toscana appena conosciuta per ballare a ritmo sfrenato e hai concluso gettandoti ad afferrare un plettro lanciato dal palco… ah! Che giornata!
A te che fai vacanze sparse in giro per l’Italia e torni con improbabili amici (ottima l’idea di diventare amico di un ragazzo di boston… fatti invitare!); a te che “… forse al campo wwf c’erano anche delle ragazze, ma non ci ho mai parlato” perché il mondo è ancora diviso di rosa e azzurro e diciamolo il rosa è davvero un colore insignificante. A te che inizi ogni telefonata con “Come va? Io tutto bene”, dopo una giornata di scuola, un’escursione in montagna, una gara di marcia o anche solo l’uscita per comperare il latte.
A te che tra le chiavi di casa, quelle della bici, il cellulare e la cartella… almeno una cosa devi dimenticartela a casa… pare esserci una regola. A te che, per questo, hai sviluppato tecniche sopraffine come cercatore in casa di oggetti perduti, e persino le tue sorelle cercano il tuo aiuto in caso di smarrimenti improvvisi.
A te che con Pica assomigliate a Sandra e Raimondo… vi cercate sempre e bisticciate per tutte le cose più futili. E tu le insegni spagnolo e lei accetta di giocare a calcio con te. A te che la guardi da fratello maggiore con una certa condiscendenza e un mal celato paternalismo. A te che condividi frasi e sorrisi con l’Ovetta, sempre più incomprensibili a noi genitori, a te che scherzi con lei e vi prendete in giro con una divertente ironia.
A te che se qualcuno ha bisogno non ti tiri mai indietro e lo fai con convinzione e dedizione. A te che hai dividi il mondo in buoni e cattivi, in bianco e nero, e la simmetria degli esseri umani e dei loro comportamenti è fondamentale per il tuo buon ordine cosmico. A te che non esiste nessuna zona grigia perché crea solo confusione.
A te che quest’anno hai dovuto scegliere la scuola e ci hai pensato lungamente, ma solo perché dovevi escludere scientificamente le alternative al liceo che avevi già scelto…e i tuoi vetusti sapevano dal giorno zero.
A te che hai una testa logica e sai sciogliere nodi aggrovigliati facendone linee diritte, come piacciono a te, a te che aspetti ancora ogni tanto le coccole di Mamma Ova o i giochi fisici con Papà Ovo. A te che commenti sempre qualsiasi fatto o avvenimento, perché esprimere il tuo parere è un modo di essere nel mondo. A te che sai essere luminoso, arguto e accogliente. A te che fai sogni grandi e poi plani con leggerezza sulla vita; a te che sei un ottimo compagno di viaggio e vorresti scoprire ogni angolo del pianeta. A te che diventi un teenager e … incrociamo le dita. A te che non hai ancora consapevolezza di tutti i tuoi talenti, ma noi li vediamo e sono tanti; a te che stai prendendo la forma di un meraviglioso ragazzo, a te, sì proprio a te Monno,
buon tredicesimo compleanno Monno.
Antonello
17 Jul 2023Auguri piccolino