Si comincia!

“Ok. Mamma Ova io parto.”
“Certo, buon viaggio”
“Ti chiamo ogni tanto… torno il 2 agosto.”

???

“Il 2 agosto?”
“Sì, certo,… beh non che poi da qui ad allora te la passerai tanto comoda nemmeno tu.”
“Ma in che senso?
“Beh… è tutto scritto sui calendari ma te li ricapitolo, stai attenta che poi ti interrogo.”
???
“Allora: oggi vado in Toscana a lasciare il Monno, tu invece porti al pullman Pica che parte con l’oratorio; probabilmente nel frattempo l’Ovetta dormirà sul divano che è la cosa che le riesce meglio ultimamente.”
“Venerdì prossimo raccattiamo Pica che ritorna, sabato mi rifaccio la vasca in Toscana per riprendere il Monno e domenica la passerai tra il lavare a 90° quell’ammasso di vestiti puzzolenti che ritorneranno e il controllare -speriamo bene- i pidocchi di due figli. Lunedì prossimo porto tutti in montagna dai nonni e li riporto giù il giovedì seguente. Immagino tu sappia benissimo cosa farai il giorno dopo.”
“La passerò tra il lavare a 90° quell’ammasso di vestiti puzzolenti che ritorneranno e il controllare i pidocchi di tre figli.”
“Bravissima.”

“Intanto rientrano anche l’Ovetto A. e la mamma T. dal mare e dopo qualche giorno ripartono.”

“Oh no, quindi la lavatrice servirà anche a loro. Sarà durissima. ” 
“Poi il giorno dopo portiamo Monno e Ovetta al bus per il loro turno di campeggio con l’oratorio e invece la domenica mi faccio la vasca (di nuovo) in toscana per portare Pica al campus Wwf.”
“Sigh”
“Anche qui al loro rientro ti attende un lavaggio vestiti puzzolenti e controllo pidocchi per ben tre figli. Ma a quel punto siamo arrivati al fine settimana del 28 luglio quando tutta la famiglia e anche qualche amica in più si muoverà ma la logistica è così complicata che … vabbè lasciamo stare.”
“Sigh”
“Già. Però guarda, forse, … e dico forse, bada che ho detto forse, potrebbe essere che il 2 agosto io possa essere a casa, senza figli, senza nessuno e, praticamente, senza nemmeno lavorare. Bello eh?”
“Emmm… tu… ed io?”


“Ops!”

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