Buon compleanno Ovetta #14

A te,

A te che senti, cogli e percepisci ben più di quello che dai a vedere. 

A te che ti accorgi di minuscoli dettagli e poi dimentichi le chiavi di casa o il lucchetto della bicicletta. A te che noti i piccolissimi particolari e poi hai uno zaino sempre in disordine e fogli sparsi qua e là. 

A te che hai il superpotere della bontà che è un grande talento da coltivare con cura e da non sprecare. A te che sei sempre ricercata dalle tue compagne per copiare i compiti alla sera alle 8, a te che non ti sottrai a ripetere storia o matematica con chiunque ne abbia bisogno. A te che non vogliamo vederti “sfruttata” solo perché sei generosa e disponibile e allora cerchiamo di spiegarti che gli amici veri non hanno bisogno dell’aiuto scolastico dell’ultimo minuto e tu ti stranisci ma hai capito che si può anche dire di no. 

A te che consigli i libri da leggere al Monno, che risolvete i quesiti del Kangourou di matematica assieme, con stili diversi e ragionamenti divergenti ma poi concordate sul risultato, a te che prendi in giro con ironia il Monno ma fai anche la sorella maggiore e… “Certe cosa al Monno posso dirglielo solo io”. 

A te che viaggiare è la cosa più bella al mondo e con google map potresti andare ovunque e ti senti una regina. A te che sei stata in giro per tutta l’estate e ti stai godendo queste vacanze con la libertà e la spensieratezza della tua età. A te che quando aiuti in cucina, allora la pasta o il sugo o anche solo i pomodori tagliati sono la miglior pasta o il miglior sugo o i migliori pomodori tagliati del mondo e lo dici ridendo in modo simpatico e contagioso. 

A te che ogni tanto ci nascondi dei pezzi, come tutte le ragazzine della tua età, e mamma e papà Ovo sperano che non siano quelli importanti. A te che spalanchi gli occhi quando ti chiediamo come mai hai pianto a scuola o perché sei triste, quasi come se pensassi che i tuoi genitori sono degli indovini e invece no, solo ti osservano e amano moltissimo. 

A te che ti scontri con la razionalità di papà Ovo e sembra che lui non capisca i mille movimenti della tua testa e del tuo cuore, ma poi lo cerchi e lo ascolti perché hai bisogno dei suoi consigli e delle sue rassicurazioni. 

A te che ci sorprendi perché hai pensieri densi e potenti, che ti emozioni e la tua emozione spesso è così forte che ti si legge in viso. A te che cerchi di smussare i tuoi spigoli e affrontare le tue paure e illuminare le tue ombre.

A te che scherzi con l’Ovetto ucraino e lo fai ridere con le tue scarse nozioni di calcio e le storie da ragazze. Ma lui ti ammira moltissimo perché sei indipendente e studi tanto (per gli standard ucraini tantissimissimo) e quando sei tornata a casa dopo l’esame orale di terza media ti ha abbracciato impacciato (tanto,… molto…. Moltissimo) ma felice per te. 

A te che cambi ogni giorno e guardarti è uno spettacolo e un privilegio. A te che, in un discorso qualsiasi con mamma Ova, in momenti strampalati, in luoghi casuali, inserisci domande profonde e proponi questioni serie, perché il contesto non è poi così importante, sono le risposte che ti interessano.  

A te che scompari in camera tua, ti nascondi, ascolti la musica con gli auricolari e poi improvvisamente arrivi e ti accoccoli intorno a noi con la naturalezza di una bambina. A te che “Mamma, oggi sono felice, anche se non so il perché!”. A te che hai scoperto le tue ali e ti stupisci della bellezza e libertà di poterle usare. A te che esci con le amiche e da settembre sarai una incaricata in oratorio e gestirai i bambini piccoli e loro non lo sanno ma è da quando tu avevi la loro età che sogni di diventare “un’incaricata”. 

A te che sorridi della diversità di tua sorella, e ti sembra impossibile che lei ami le gonne e i colori vivaci. A te che invece siete spesso così simili che nelle foto vi confondono tutti e per Pica sei un modello da seguire ed è felice di usare la tua ex bicicletta o i tuoi vestiti dismessi. A te che ti fai prestare matite, biro, gomme da Pica e mai, dico mai, glieli restituisci, ma lei è una certezza e non ti dice mai di no. 

A te che affronti con serietà gli impegni, che sai organizzarti, che ci hai ripetuto mille e mille volte la tesina dell’esame di terza media e… “quali potrebbero essere i collegamenti che mi chiederanno?”. A te che devi credere un po’ di più in te stessa e vivere con maggior leggerezza le prove, a te che conosci il tuo valore ma hai paura non sia mai abbastanza e allora preferisci rimanere in disparte. A te che piace stare nell’ombra e lasciare i riflettori agli altri, e poi, quando ti trovi al centro dell’attenzione, sei imbarazzata ma soddisfatta, sorridi e ti schernisci contemporaneamente.

A te che quest’anno andrai alle superiori…. ma davvero? di già???

A te che sei un concentrato di meraviglia e stupore, che guardiamo increduli perché sei molto più di quanto fossimo capaci di immaginare e ci rendi orgogliosi più di quanto tu non possa credere.A te che saremo sempre qui pronti a tifare per te e tu lo sai e la consapevolezza del nostro supporto ti emoziona sempre. 

Sì, proprio a te, 
buon quattordicesimo compleanno Ovetta

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