Scrambled eggs

“No!”
“Mi spiace Ovetta.”
“No!”
Magari dura poco Ovetta”
“NO!.. non è giusto! Ecco… hiihihihihihihihihi!!!!”
….

Sabato scorso l’Ovetta non aveva preso bene la nuova reclusione da “Red zone” e, come da buon preadolescente, ella ha trovato un suo proprio personale mix perfetto tra “adattamento” e “ribellione”.

Nella sezione “adattamento” possiamo sicuramente annoverare:
a)         svegliarsi mezz’ora dopo (e conseguentemente permettere anche agli augusti genitori di fare lo stesso il che non guasta per nulla);
b)        colonizzare la studio a qualsiasi ora del giorno, che si debba studiare, guardare video di nascosto, o…. boh… comunque lei è là;
c)         pretendere il pranzo a tempo zero dopo la fine dell’ultima lezione; “ok, ok, te lo preparo ma stai calma.” “Papà ho fame!” “Sì, pure io (e di solito mica ti aspetto ma visto che sei a casa…) e poi scusa quando vai a scuola vieni a casa più tardi” “Sì, ma li perché ciacolo con le amiche”… da cui si deduce che “ciacolare con le amiche riempie (temporaneamente) la pancia.”

Nella sezione “ribellione” possiamo sicuramente annoverare:
a)         dei raid iper-segreti che hanno prima falcidiato e poi sterminato le razioni di cioccolato in cucina (si potesse adattare il suo metodo di disinfestazione delle case dal cioccolato anche al Covid staremmo a posto);
b)        l’assoluto divieto (autoimposto) a varcare la soglia di casa: “Ovetta magari oggi potresti andarmi a prendere il libro in biblioteca?… Il pane che divori?… I biscotti che ho lasciato in macchina?… i tuoi fratelli che escono da scuola?”; niente da fare: pare che l’agenda di una giornata tipo di una ragazza di seconda media e per di più in DAD non offra buco alcuno;
c)         l’emissione di urletti, risate, improperi (bonari) e di un infinito repertorio di vocalizzazione a ritmo serrato proveniente dal suddetto studio. “Tutto bene prima?” “Sì, sì papà” “Ehmm.. sicura, no perché mi era sembrato di sentire…” “Niente! Tutto bene; ok , ciao”

Ma a scuola comunque tutto ok…
“Papà devo cucinare”
“Bene! Brava! Ottima iniziativa!”
“No… è un compito di scuola”
“Ah, ecco, mi sembrava; e cosa devi cucinare? E poi, perché?”
“Devo fare un piatto inglese e spiegarlo a voce mentre cucino; cosa posso fare?”
“Uova strapazzate con pancetta: tipica colazione inglese; eviterei salsiccia, pomodoro e funghetti per completarla perché la vedo già abbastanza difficile.”
“Ok! Riusciamo a fare un video in 3 minuti?”
“Si, lo tagliamo ma ci riusciamo. Però non abbiamo in casa la pancetta. Vai tu a prenderla?”
“Eh no… proprio non ho tempo.”

“Già.”

Comunque:
1)        qui sotto “scramble eggs all’Ovettese”
2)        domani si torna a scuola in presenza… 

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