E così… piano piano… anche questo fine anno scolastico si sta avvicinando e, come sempre, il tutto viene vissuto in maniera diversa.
Ecco le ultime fatiche dei nostri eroi…
Ovetto A.
Eh sì, il nostro ragazzino Ucraino è stato il primo a finire le lezioni già questo venerdì con grande invidia da parte di tutti gli altri.
Tra l’altro non che ultimamente si stesse spremendo in uno studio spasmodico; diciamo più che si trattava di una presenza davanti al monitor della DAD per un considerevole numero di ore che, stranamente, venivano sempre interrotte qualora la madre doveva uscire di casa e quindi non poteva controllarlo.
Perché poi, a qualsiasi latitudine del globo, un ragazzino cerca di fare il meno possibile e un genitore cerca di farlo studiare… in Italia come in Ucraina.
Ora anche per lui comincerà il periodo dei “campus”, questa specialità tutta italiana a cui dovrà giocoforza adattarsi. Ma in fondo va bene così, visto che nell’ultima lezione on line pare che i prof abbiamo salutato i ragazzi con una frase che più o meno diceva: “Ragazzi, speriamo davvero di vederci in presenza a settembre, tutti qui in classe,… beh…. In alcune classi, visto che altre sono state bombardate e non ci sono più.”
…. Viva i “campus” italiani.
Pica
Pica si sente già in vacanza (almeno da un paio di settimane) e non ne fa mistero.
“Papà posso portare questi libri negli scatoloni in mansarda?”
“Ma veramente sono i libri che sati usando ora di storia e geografia.”
“Ma abbiamo finito il programma non ci servono più.”
“Pica lasciamo almeno finire l’anno, eh?”
“Ok, e questi tre libretti che mi hanno dato da leggere per l’estate possiamo metterli di sopra così non li perdiamo?”
“Pica, io li terrei qui così poi li leggi, no?”
“Li ho già letti tutti e tre.”
“Ah…”
Monno
“Mancano 3 giorni, che poi siccome ci sono sei ore ogni giorno vuol dire che mancano solo diciotto ore che poi sarebbero non più di milleottanta minuti (domani scendiamo sotto i mille!) che tradotto in secondi vuol dire sessantaquattromilaottocento. Non sono tanti no?”
“Se lo dici tu…”
“Ma siccome facciamo solo 3 giorni questa settimana vuol dire che i professori che abbiamo solo il giovedì e il venerdì non li vediamo più; capisci?”
“Se lo dici tu…”
“No!”
“???”
“Ho sbagliato!”
“Cosa?”
“Le ore di lezione sono di cinquantacinue minuti. Devo rifare i conti.”
“Se lo dici tu…”
Ovetta
Lei no! Lei quest’anno ha l’esame di terza media.
Per ora, e si badi ho detto “per ora”, teniamo botta.
Sabato prossimo prima prova: il temutissimo tema.
Ma di questo parliamo settimana prossima…