Esattamente…

Esattamente, questa settimana, cosa vuoi scrivere?
Esattamente, questa settimana, cosa vuoi raccontare agli Ovetti?

Puoi raccontare loro che quando avevi la loro età era normale vedere il mondo diviso in due? Due contro, “noi” e “loro”, nemici che si guardavano in cagnesco.
Puoi raccontare che il mondo finiva ad un certo punto, che oltre non si poteva andare, che di là, ad est, c’erano solo i nemici.
E puoi forse raccontare loro che tutto questo un giorno è finito ed è stata davvero primavera.
Puoi raccontare di un muro che cadeva e con sé sbriciolava tutte le paure, puoi raccontare che anche i bambini avevano subito capito che il mondo stava cambiando.
Puoi raccontare che quella fredda sensazione di distacco e lontananza sembrava finito, che non si sarebbe tornati indietro, che “domani” sarebbe sempre stato un pochino migliore di oggi, un futuro difficile magari, da ricostruire, ma comunque non diviso.

E allora come lo spieghiamo agli Ovetti che invece siamo tornati indietro di quaranta anni, che si tornerà a parlare di “noi” e “loro”. Parlando dei massimi sistemi, si poteva pensare che il mondo dei nostri figli sarebbe stato più inquinato, affollato, caotico, a tratti inospitale, persino troppo piccolo, certamente più cosmopolita, ma mai avremmo pensato che si potesse vedere e sentire nuovamente rialzarsi un muro così vicino a noi. 
Pica in questi giorni gira per casa urlando che “L’Italia ripudia la guerra, lo dice la costituzione e noi lo diremo alla Russia”. Il Monno chiede segretamente a Mamma Ova cosa succede se la guerra arriva in Italia. L’Ovetta ascolta in silenzio attonita le notizie alla tv. 

E noi, francamente, non sappiamo cosa dire. 

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