Cambio di programma

20 dicembre…
“AHHHH!”
“Che è successo?”
“Un compagno del Monno è positivo!”
“No!”
“Sì!”
“Calma”
“Ce la possiamo fare.”
“In che senso?”
“Allora: facendo un tampone oggi, pregando in aramaico che sia negativo, avendo Giove in ascendente scorpione, facendo il molecolare il 24 mattina svegliandoci all’alba, tu facendo la coda in ospedale, io facendo la coda al “drivethrough”, passandoci il bambino da una macchina all’altra a seconda di quale coda sia più veloce, sperando che gli analisti che controlleranno il tampone non muoiano come le bestie da soma per il carico eccessivo di lavoro degli ultimi giorni e che quindi riescano a refertare in nottata insieme alla nascita del Bambin Gesù e ovviamente dando per scontato che anche questo tampone sia negativo…. Beh… allora il 25 possiamo fare Natale come da tradizione con i nonni Ucas e lo zio A.!”
“Non ho capito.”
“Lascia stare… troppo complicato solo ridirlo… ma ce la possiamo fare!” 

21 dicembre…
DRRRRINNN…
“Carissimi! Come state?… noi tutto bene… si, si …riusciamo a fare Natale con tutti e voi? AH! Che peccato!… siete in quarantena… acc….”

22 dicembre tarda mattinata
“AHHHH!”
“Che è successo?”
“Un compagno di Pica è positivo!”
“No!”
“Si!”
“Ma se la scuola è finita!”
“MA si sono visti ieri.”
“Non vale.”
“Scusa?”
“Moralmente non vale!”
“Calma”
“Ce la possiamo fare.”
“In che senso?”


“No, non ce la possiamo fare… “

23 dicembre sera
“Caro Babbo Natale, non so se lo sai ma io sono in vigilanza attiva perché un mio compagno è positivo al covid; io sono molto triste perché non posso fare Natale con i nonni, però potresti portarmi qua i regali che mi avresti lasciato dai nonni? Così non devo mandare il mio papà a prenderli. Grazie, la tua Pica”
“Pica che stai facendo?
“Scrivo una lettera a Babbo Natale.”
“Ma non l’avevi già fatto?”
“ehm… le ultime indicazioni…”

24 dicembre
“Mamma Ova, hai sentito i tuoi?”
“Sì…passo da loro a ritirare parte dei generi di prima necessità alle 19. Tu hai sentito i tuoi?”
“Sì… io passo alle 17. E poi?”
“Poi sarà un Natale… differente”

Quest’anno gli Ovetti hanno passato un Natale più…. Intimo.
Si sono svegliati con un filo più di calma, hanno fatto una lunga sessione di scartamento di regali, hanno mangiato inframezzando il tutto con giochi vari e hanno anche fatto una risikata con i nanetti e visto un classico film Disney in serata.
In mezzo varie telefonate (in cui tutti gli amici o quasi hanno dovuto modificare ognuno il “proprio Natale”) e qualche videochiamata per allargare, come si può, la festa.

“Babbo… tu lo sai vero cosa vorremmo che ci portassi davvero? O meglio, scusa, proprio per non lasciare adito a dubbi: tu lo sai vero cosa vorremmo che ci portassi via? Eh?” 

Comunque Buon Natale…. da tutti noi!

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