Dicembre è qui!

Domenica scorsa papà Ovo, con buona pazienza, ha sistemato sul tavolo in sala il computer, un foglio di carta e una penna per affrontare quello che ognuno, di questi tempi, sa che deve affrontare. Elencare tutte ma proprio tutte le incombenze belle o brutte, piacevoli o meno, da disbrigare prima che il vecchio ciccione di rosso vestito venga a trovarci; elencarle e, possibilmente, trovare loro uno spazio.

Dopo un lungo pomeriggio e varie versioni, ha finalmente raggiunto un risultato soddisfacente, ha prenotato vari alberghi sparsi per l’Italia, ha individuato più o meno quando portare i nanetti a sciare e ha così dato ufficialmente il via al periodo più stressante dell’anno: quello in cui tutto deve andare liscio come l’olio perché ci sono troppe cose da fare per intenderci. 

Gli Ovetti dal canto loro hanno cominciato ad annusare aria natalizia (anche se a casa Ovetti viene ufficializzata solo tradizionalmente dall’8 dicembre) concentrandosi sull’aspetto più pratico: i regali.

L’Ovetta, dimostrando un decisionismo a lei poco usuale, è andata dritta al punto, ha trovato un unico grande regalo e ha poi fatto varie richieste… per mamma, papà, sorella e fratello; e questo è molto più da lei. Insomma ha pensato agli altri, prima di tutto.

Pica non si è fatta nemmeno dire “Guarda che devi scrivere la lett…” che è arrivata pronta con la sua letterina “densa” di regalini variopinti inseriti in una lettera aperta al caro Babbo, schietta e diretta il cui contenuto si può condensare così: “visto che mamma e papà non mi hanno portato questo regalo che volevo tanto, sicuramente ci puoi pensare tu, dato che …sì, credo di esser stata brava quest’anno”; per osmosi dalla sorella maggiore, ha poi aggiunto anche qualche cosa per la famiglia tutta.

Il Monno invece è entrato in un loop autodistruttivo non riuscendo a trovare nulla ma proprio nulla da chiedere a Babbo: “lo so che mi sto perdendo un’occasione… ma non mi viene in mente nulla….”

Comunque, il 31 sera papà Ovo ha preparato la sua valigia per la prima trasferta di questo lungo ed impegnativo periodo, nella stessa notte un piccolo (?) Babbo Natale rosso con 24 cassettini si è palesato sul mobile della sala e come da tradizione ha ufficialmente “aperto le danze”; poi al mattino papà Ovo ha scoperto di avere 39 di febbre e così è cominciato il periodo più complicato dell’anno… Ma, tranquilli, almeno non è Covid!

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