Le cose passano.
E fin qua ci siamo.
Però possono passare in due modi: o scomparendo piano piano oppure scompaiono di punto in bianco in un preciso momento.
Non che la cosa importi molto, però di fatto viene vissuta in maniera molto differente.
Ora, forse non ci avete capito nulla, forse sarà questo tempo tardo autunnale che aggroviglia i pensieri e le parole; vediamo di fare qualche esempio tanto per capire meglio.
Cose che sono scomparse a poco a poco
(per alcune di queste serve avere una certa età… per chi non ce l’avesse si vada a fare un giro su wikipedia e comunque non si lamenti troppo che vuol dire che è giovane; per chi invece non sa cosa sia wikipedia… una certa età ce l’ha!)
1) il gettone telefonico (o la scheda telefonica per i più giovani)
2) la musicassetta
3) il rullino fotografico
4) la coccoina
5) i trasferelli
Sfidiamo chiunque a ricordarsi l’ultima volta che ha usato un gettone telefonico oppure grattato ben bene per trasferire il trasferello di Rin-tin-tin in quel posto li e proprio in quello perché ci stava benissimo (o almeno lo credevate voi)
Ecco… sono cose passate ma ve ne accorgete solo dopo, molto dopo; eppure con i rullini fotografici avete convissuto tutte le vostre vacanze fin quando…
Cose che sono scomparse di punto in bianco…almeno per papà Ovo
(per alcune di queste serve la stessa esperienza di cui sopra ma la facciamo più facile)
1) le vacanze estive… quelle vere di 3 mesi e passa (c’è poco da fare, alla fine del liceo lo sapevate tutti che stava arrivando una gran fregatura!)
2) l’ultimo servizio in ambulanza dopo 20 anni
3) l’estate in quanto tale: a papà Ovo capita di solito a ferragosto, e infatti dal giorno dopo per tirarsi su il morale comincia ad augurare a tutti Buon Natale
4) le serate a tifare l’Italia ai mondiali/europei/olimpiadi con quell’atmosfera di festa così strana…
5) la sera in cui Pica mette l’ultimo pezzo di puzzle che ha tenuto insieme le serate di tutta la famiglia per un mese intero
Ecco… sono piccole o grandi cose che terminano lì, in quel preciso momento e lo sai bene.
Questa settimana, papà Ovo ha tolto una di queste piccole cose dal comodino a fianco al letto.
Certo negli ultimi anni neanche andava più; certo non serviva più davvero da anni; eppure era lì. L’avevamo comprato nel luglio del 2008 dopo attenta valutazione tra i migliori modelli; alcuni pezzi sono stati sostituiti nel tempo perché, causa usura, si erano rotti.
Eppure per almeno una decade tutte le notti era lì, funzionante e vigile.
Questa settimana abbiamo tolto “il controllino” come lo chiamavamo noi; quell’aggeggio che, oltre a scariche rumorose e fruscii vari, ti sveglia nel cuore della notte quando un Ovetto chiama.
Ed era lì da più di tredici anni … le cose passano…