Otto giorni fa papà Ovo e l’Ovetta sono partiti in direzione Gran Paradiso… o meglio: otto giorni fa l’Ovetta e l’autista papà Ovo sono partiti in direzione Gran Paradiso dove l’Ovetta ha passato 7 giorni 7 in totale relax ad un campus WWF senza il controllo dei genitori.
L’Ovetta, eccitata quanto bastava, ha dato le dovute indicazioni all’autista: “Papà, ora arriviamo, scendiamo ma poi te ne vai subito eh?”, che tradotto vuol dire: “O vetusto, apprezzo il fatto che tu stia facendo 2 ore e mezza di macchina per portarmi in vacanza; cionondimeno desidererei che tu non ti soffermassi troppo in loco onde evitare che le mie future amiche possano pensare che abbia bisogno di te”. L’autista ha quindi obbedito e, dopo aver espletato bisogni fisici impellenti, ha ripreso seduta stante la macchina per rientrare in casa.
In settimana poi l’Ovetta si è divertita e si è goduta la giusta libertà, ha chiamato tutti i giorni a casa in quel momento di malinconia passeggero che ne caratterizza l’età.
Ieri papà Ovo, pardon volevasi dire l’autista, è tornato a riprendere la pargola come da indicazioni ricevute “Papà mi raccomando arriva alle 10!”… salvo poi aspettare che sua signoria salutasse tutti con calma. Al rientro grande riassunto delle mirabolanti avventure (con il Monno e Pica ad ascoltare attentissimi), superdoccia lunghissima e grande abbuffata pantagruelica.
Oggi papà Ovo ha rivestito la sua livrea di autista e ha portato il Monno al suo campus WWF.
Campus molto speciale visto che il Monno non ha mai passato una settimana fuori da casa senza amici o sorelle. Per l’occasione il Monno ha scelto lo stesso campus che aveva scelto l’Ovetta due anni fa e infatti nell’ultimo periodo, in preda ad un misto di eccitazione e fifa, ha stressato l’Ovetta per sapere tutto ma proprio tutto perché andarci è sicuramente bello… ma meglio non avere sorprese.
Prima di partire, ovviamente Monno e mamma Ova si sono ritirati a fare la valigia: questa in apparenza semplice operazione ha portato sull’orlo di una crisi di nervi mamma Ova alle prese con il controllo quasi maniacale della lista da parte del Monno. Ma il culmine si è toccato quando il cucciolo è arrivato con…. una coperta da mettere in valigia!
“E questa da dove spunta? Non ti serve, hai già il sacco a pelo.”
Il Monno guarda la madre come se avesse chiesto un’assurdità, alza gli occhi al cielo, sospira e con aria di sufficienza risponde alla genitrice: “Mamma, ho guardato tutte le ultime partite dell’Italia sotto questa coperta… lo vogliamo vincere questo Europeo?”
E così questa sera mamma, papà, Ovetta e Pica si sono visti la partita sul maxischermo a casa mentre il Monno si gode la sua prima serata da bimbo grande e autonomo… beh… sotto una coperta di pile rossa … perché lo vogliamo vincere questo Europeo o no?