Corona Pasqua

L’Ovo Pasqua è appena giunta al termine e, essendo chiaramente una Pasqua completamente atipica, era stata ampiamente organizzata, onde evitare scoramenti e buchi di programmi che avrebbero potuto sfociare in rilassatezza e distensione sul divano per mamma e papà (il che non sarebbe stato male) ma anche in feroci discussioni su quale gioco sarebbe meglio fare da parte dei tre nanetti (simil-isterici dopo 7 settimane di clausura).

Ore 8.30
Una musica dolce risuona in tutta casa.
Mentre mamma Ova decide di proseguire un pochino, solo un pochino, la nanna, papà si alza e si gode una casa silenziosa colazionando e leggendosi il giornale soave e beato.

Ore 9.30
Tutti gli Ovetti sono già ampiamente svegli e pimpanti e sfamati da abbondante colazione. Pica comincia a chiedere, prima gentilmente e poi con velata insistenza, l’uovo di cioccolato.
Papà Ovo già stremato dal martellare continuo della cucciola gli abbozza un “sarà in lavastoviglie”… la cucciola ci pensa e poi decide che comunque non si deve lasciare intentato nulla e controlla pure lì.

Ore 10,30
Scatta la caccia al tesoro in giardino: 20 miniovetti sparsi in ogni dove.
Pica viene leggermente aiutata a trovarli, l’Ovetta se la cava egregiamente, il Monno contesta gli aiuti alla supercucciola non potendo, egli, accettare di perdere nemmeno per scherzo.

Ore 11,30
Dopo aver contattato gli Ucas in videochiamata e aver ascoltato l’angelus del Papa, Pica ricomincia a martellare con le uova di Pasqua. Gli Ovo genitori cedono ma solo a rivelare la presenza delle tre uova, rimane vietato aprirne il contenuto fino al pomeriggio; in compenso l’Ovetta riesce ad organizzare una partita al gioco in scatola del momento che si protrae un po’ po’ troppo ma tant’è… era appassionante.

Ore 12,30
Mentre la partita prosegue, seconda videochiamata agli Ucas ognuno davanti al proprio lauto pranzo pasquale: da noi invece si continua a guerreggiare con il gioco in scatola…

Ore 13,30
Finalmente pappa!
E quest’anno stante le Ucas chiuse ognuna nel loro regno, ai pargoli era stata lasciata mano libera sul menù che consisteva in un’unica grande portata per la gioia di tutte e tre: LASAGNE ! 
In duplice versione al ragù e al prosciutto e piselli; ma comunque tante, ottime e abbondanti.
Seguite da torta margherita con crema al cioccolato in mezzo e ricoperta di cioccolato fuso per la gioia di tutti ma sopratutto dell’Ovetta.

Ore 14,30
Papà Ovo cerca di sonnecchiare sul divano ma viene prontamente riportato all’ordine per un minitorneo di calcetto…

Ore 15,30
… che viene seguito da un mini torneo di volano…

Ore 16,30 
… che viene seguito dalla merenda a base delle famigerate uova di cioccolato (solo per i nanetti che i vecchi non hanno avuto il coraggio) prima di doppia sfida alla wii con l’accoppiata Mario Kart – Just dance con trionfo meritatissimo di Pica.

Ore 17,30
Mentre gli augusti cominciano a barcollare i nanetti calano l’asso e richiedono una partita ad un altro gioco da tavolo… i vetusti biascicano un no che non viene nemmeno preso in considerazione.

Ore 18,30
La messa! Ancora di salvataggio morale e, almeno in questo caso, anche fisico. I vecchi riescono a ricomporsi e a non sbandare clamorosamente.

Ore 19,30
All’Ovetta sovviene che ha ancora un pochetto di fame; il Monno ha sempre fame, Pica non può rimanere indietro. Le lasagne, o ciò che resta di esse, non ha scampo.

Ore 20,30
Dopo attenta negoziazione tra le parti, la famiglia si ritrova riunita dinnanzi al moderno focolare per vedere una serie di “corti” della pixar: al momento sono accettati da Pica, molto ben visti dal Monno e addirittura tollerati dall’Ovetta che, a volte, si diverte pure!

Ore 21,30
E alla fine, dopo 13 ore ininterrotte, 3 videochiamate agli Ucas, 1 allo zio A, un paio ad amici, 2 teglie di lasagne, mezza torta al bi-cioccolato, 6 giochi, 3 uova di Pasqua, 5 cortometraggi e chi più ne ha più ne metta… gli Ovetti sono andati a nanna.
Mamma e papà Ovo si sono ritrovati stesi sul divano… contenti… in questa corona-Pasqua un po’ così, ma nella quale riponiamo, come tutti, molte speranze, in cui i progetti di cammino si sono fermati sulla porta, ma che ci fanno comunque sognare in grande, in cui le distanze sono evidenti, ma non lo è  la lontananza, in cui la vicinanza manca ma non la prossimità. Buona pasqua a tutti!    

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