Ore 8.45 Con immancabile esattezza cronometrica la giornata inizia con la classica sveglia del Monno: “Mi scappa la pipì…. Qualcuno mi viene ad aiutare?”
Non si venga tratti in inganno dall’orario eccellente: stante l’arrivo dell’ora legale le ore 8.45 in realtà sono le ore 7.45 per il fuso orario del Monno, ora standard in cui tutta la famiglia Ovetti si alza.
Ore 9.15 Papà Ovo, precedentemente incaricato di far fare la pipì al Monno, ma a cui viene poi regalata un’ulteirore mezz’ora di sonno, raggiunge la famiglia tutta in cucina per la colazione.
Basta uno sguardo per capire che la situazione metereologica non è migliorata nottetempo: una nebbiolina fitta, densa e novembrina si stende a perdita d’occhio; il che stride non poco con la faccia dell’Ovetta immersa in una colomba pasquale.
Ore 10,43 Mentre l’Ovetta e il Monno giocano in totale autonomia e mentre mamma e papà Ovo rassettano la casa per prepararla all’arrivo degli Ucas, Pica decide che potrebbe esser giunta l’ora di svegliarsi dopo “solo” 11 ore di sonno: cresta all’aria e sorriso sdentato, dopo la prima tetta di giornata viene accomodata sulla sdraietta dove passerà le successive 4 ore in un crescendo di decibel costante.
Ore 12,14 “Guadda papà, c’è il Papa nuovo, a me mi sembra un po’ vecchetto però za un bel zorrizo.”
“Hai proprio ragione Monno, è un po’ vecchietto ma ha proprio un bel sorriso.”
“Ma quando ha finito di andaRe in giRo con quella macchina senza il tetto va a mangiaRe?”
“Credo di sì.”
“Con la sua mamma e il suo papà?”
“Non credo proprio, la sua mamma e il suo papà saranno già andati in cielo.”
“E cosa mangia? La colomba? O un uovo di cioccolato? Papà lo sai cosa mangia il papa nuovo?”
“Ehmmm….” DRRIIINNN !!!
L’arrivo degli Ucas salva papà Ovo da un serrato interrogatorio concernente il menù di sua Santità.
Ore 13,41 Dopo i salumi, la mousse di prosciutto, i gamberetti, le uova, l’insalata russa, i fagottini, il capretto cotto in due modi, la macedonia e la colomba; dicevo: dopo che gli Ovetti hanno assaggiato praticamente tutte queste cose entra in scena sua maestà l’uovo di cioccolato.
Seguono momenti di eccitazione massima, l’Ovetta barcolla sulla sedia, il Monno grida “Viva il Ciocco !!!” e mentre tutti (stolti) ridono, lui si infila un quarto di uovo da 300 grammi in bocca.
“Monno sputa!”
Ore 14,22 Lo zio A. viene costretto a ballare quella che è l’hit del momento per gli Ovetti.
In un trenino immaginario che alterna momenti con le braccia in su a momenti con le braccia in giù, ecco il Monno, seguito dall’Ovetta, seguita dallo zio A sballonzolare sulle note de “L’amico è” (Dario Baldan Bembo 1982): anche Pica, costantemente sulla sua sdraietta non può trattenersi dall’irridere (almeno con lo sguardo) lo Zio A.
Poi, piano piano, mamma Ova ha dedicato a Pica la sua più che meritata seconda tetta della giornata e conseguente pisolino, il Monno è crollato nel suo pisolo giornaliero, l’Ovetta si è messa a giocare tranquilla tra le gambe degli ospiti, i quali se ne sono andati un attimo prima che la digestione impedisse loro di alzarsi dal divano.
Papà Ovo, intravisto un sole vagamente primaverile è immediatamente uscito in terrazzo per pulire il barbecue; salvo poi fare precipitevole dietrofront all’arrivo del nuovo fronte nuvoloso che ci stuferà anche la prossima settimana.
Insomma: è stata una Pasqua tranquilla in famiglia, forse l’unico problema si è avuto con il passaggio dall’ora solare all’ora legale per cui i cuccioli non avevano un gran sonno.
Ore 21,23 Un attimo prima di andare a nanna, giusto per smaltire i grassi in eccesso e bruciare le ultime energie giornaliere ecco gli Ovetti scatenarsi sulle note di “Stayn’ Alive” (Bee Gees – 1977)… Beh, anche questa è una festa e se siete interessati ad un piccolo estratto della loro performance, basta cliccare qui: Monno ed Ovetta anni 70
Comunque, Buona Pasqua a tutti !