English tea

“Papà, giochi con me?”
Nella mente di papà Ovo, si sussegue il seguente ragionamento: “Ehmmm… hai ragione… e poco importa se sono stanco… ha viaggiato… ho sonno… ecc…ecc…”
“Ok. A che gioco vuoi giocare?”
Pica schizza via in direzione cameretta, cincischia un pochetto, poi torna con una scatola in mano.
Il vetusto guarda da lontano la scatola senza capire di cosa si tratta.
Pica si avvicina.
Il vetusto guarda più da vicino, capisce, (terrore!) e comincia a cercare una scusa adatta.
“Papà, giochiamo con queste?”
“Emmm… e se invece giocassimo con la tua casetta?
“No,… dai,… giochiamo con questo”
“Ehmmm…. Ma con la casetta ci sono anche i pupazzini e li possiamo dividere in piccoli, mezzani e grandi e possiamo far finta che tu sei la loro maestra!”
“No,… dai,… giochiamo con questo”
“Ho un’idea! Ti leggo un libro!”
“No,… dai,… giochiamo con questo”
“Aspetta! Possiamo giocare alle maestre M. e V.? Eh? E’ il tuo gioco preferito! Io faccio V. e tu M., ok?”
“No,… dai,… giochiamo con questo”
“Allora faccio io M. e tu V.?”
“No,… dai,… giochiamo con questo”


“Ok” (sigh)

Domenica scorsa papà Ovo e Pica, dopo una scelta ampiamente condivisa (come avrete intuito) hanno sparecchiato il tavolo in cucina, poi hanno messo sul tavolo un cartone a copertura del tavolo stesso, quindi si sono dati un tono da vecchie comari Inglesi ed hanno tirato fuori il loro miglior servizio da the inglese in ceramica bianca (non proprio di Boemia ma più verso Taiwan) composto da numero 4 tazzine, numero 4 piattini, numero 1 teiera con coperchio e numero 1 lattiera anch’essa con coperchio.
Lasciando perdere il bon ton delle vecchie comari appena citate, hanno anche tirato fuori numero 12 piccoli contenitori di vernice all’acqua (di 12 colori diversi) con cui si sono messi a dipingere l’intero servizio.

Pica, tanto per essere alla moda, ha scelto di dipingere ogni tazzina di colore diverso con un fondo omogeneo su cui inserire ora dei pallini, ora dei fiorellini, ora dei disegnini di differente colore e finire il tutto con la teiera a strisce multicolor.

Papà Ovo, tanto per sopravvivere, ha convinto la cucciola a dipingere solo i colori di fondo e qualche striscia della teiera, rimandando i dettagli floreali alla prossima settimana; in compenso è riuscito alla fine a lavare la cucciola e riportarla al colore originario togliendo varie pennellate sparse qua e là ovunque.

Da allora Pica sta aspettando con impazienza di terminare l’Opera (si noti la O maiuscola); papà Ovo sa già ora come passerà parte del ponte di S. Ambrogio: oh yes!

 

(a metà dell’Opera)

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