A te,
a te che un giorno hai visto una casa dove vivevano due bimbi in due camere separate e ti sei intristita subito. “Tutto bene Ovetta?” “Si… ma questi due bimbi… stanno in camere diverse a dormire?… e non chiacchierano insieme prima di andare a letto?… che brutto, papà!”
a te che, abituata a tifare per tuo fratello, quest’anno è arrivato anche il momento per la TUA gara ed eri felice come non mai; poi, quando ti hanno anche premiato, avevi il più bel sorriso del mondo … con la TUA medaglia al collo.
A te che a scuola ti trovi proprio bene, e che comunque – dopo tre anni – le amichette sono tutte femmine e sì,.. poi ci sono anche i maschi ma loro “fanno solo macelli, urlano, dicono le parolacce e… vabbè, io gioco con le bambine”!”
A te che ormai in bicicletta dai pure una mano con Pica… ed è già ora di prendertene una più grande: ma quanto sei diventata grande???
A te che quest’anno hai studiato le regioni Italiane con papà e pure pressata da quel genietto di tuo fratello… ma ti sei divertita un mondo.
A te che quando c’è da andare all’oratorio non vedi l’ora e quest’anno hai candidamente annunciato che appena potrai, vorrai fare l’“animatore”… calma cucciola,… calma… a 16 anni.
A te che devi sempre sapere dove sono mamma, papà, Pica e soprattutto Monno e non si può andare a letto se non si ha tutto sotto controllo; ma se arriva un invito ad un pigiama party… con un po’ di timore… ma come si fa a dir di no?
A te che tifi tutto quello che c’è da tifare in tv, soprattutto se ci tengono papà o Monno; poi però a dire il vero non è che capisci molto le regole dello sport…
A te che il vizio di metterti in bocca qualsiasi cosa proprio non siamo stati capaci di levartelo: mannaggia a te!
A te che quest’anno non hai voluto una festa di compleanno ma una cenetta con le amiche e il divertimento era urlare, poi spettegolare, poi urlare, poi spettegolare,… ecc…ecc… Ma in adolescenza cosa sarai?
A te che per Pica sei una “mammina aggiunta” piena di amore, che giochi con lei a “maestre e mamme” e lei è contentissima ed in fondo anche tu.
A te che per il Monno sei come Sandra e lui è il tuo Raimondo.
A te che soffri intimamente anche solo per il pensiero del dolore fisico, e di fronte ad una sbucciatura di ginocchio di tuo fratello insceni una tragedia greca in tre atti, mentre lui ti guarda ridendo.
A te che il venerdì ci chiedi con tranquillità: “che amici vediamo sabato e domenica?”; perché un fine settimana senza amici o feste o visite, che fine settimana è?
A te che nuoti come un pesciolino nella vasca dei bimbi più bravi al sabato mattina e poi ti lamenti pure: “Papà, ci sono almeno un paio di bimbe che vanno troppo forte!”; “Ovetta, tranquilla, nella tua vasca le altre bimbe hanno almeno un paio d’anni più di te! Non è una gara, non ti Monnizzare.”
A te che comunque, qualche volta,…un bel pianto liberatorio proprio serve: per tranquillizzarti, per ripartire, per sistemare quello che piano piano sta crescendo in te.
A te che quest’anno hai messo l’apparecchio e l’hai preso con stile e e tranquillità; anzi: hai pure da dire alle amichette che tu vai dal dentista!
A te che i compiti li fai in un baleno… se sei in giornata; altrimenti… vedi il pianto liberatorio sopra citato.
A te che quando pensi di esser sola scimmiotti le ballerine, e non intendo quelle della scala; … diciamo più quelle della TV; e papà già vorrebbe prendere degli ansiolitici all’idea.
A te che sei andata al “city camp” con il giusto mix di eccitazione e paura; poi dopo mezza giornata era solo eccitazione mischiata alla voglia di parlare in inglese con tutti…. Ma proprio con tutti. A te che all’idea di ospitare un’insegnante di inglese per il city camp 2018 hai detto: “SIIIIII”
A te che quest’anno hai visto ben due film.. quasi quasi senza neppure piangere… però che fatica!
A te che vuoi i capelli lunghi, ma non vuoi pettinarli, a te che riordini in camera anche se non hai giocato per nulla in stanza, a te che leggere è pur sempre una fatica… ma se trovi il libro giusto allora leggi tutto d’un fiato, a te che ogni tanto ti accoccoli come quando eri una cucciola piccola piccola ed è sempre bellissimo,… ma quanto sei cresciuta bimba!, a te che sei buona e generosa, a te che quest’anno hai fatto queste e mille altre cose….sì,…. proprio a te, …..
buon nono compleanno Ovetta.
PS: Gli Ovetti vanno in vacanza una settimana prima del solito, quest’anno, a causa di montagne di scatoloni e armadi da smontare prima e di meritate vacanze poi.
Ci si ritrova su queste pagine domenica 27 agosto
Wilma Riva
31 Jul 2017Buon compleanno Ovetta!!!!
Impe
31 Jul 2017Auguri Ovetta!!
E’ l’ultimo compleanno con un numero solo!!!
Buone vacanze famiglia…o è meglio augurarvi buon trasloco??
Un abbraccio a tutti voi