Da Trieste in giù

Lo scorso settembre, papà ovo riceveva l’incredibile (per lui) notizia che le regie scuole italiche nel programma curriculare di terza elementare non prevedevano più l’insegnamento delle regioni italiane (come ai “bei vecchi tempi”), bensì un più generico “studio dei microclimi e degli habitat naturali” che si traduce con: il lago,… il fiume,… etc…etc….
E l’Italia?
Papà ovo scopriva, tramite sondaggio a genitori di Ovetti più grandi di Ovetti town ma anche “stranieri” che le regioni Italiane sarebbero state approcciate solo verso la quinta; “sì ma qualche cosa tipo la Lombardia e la Calabria”.
???
“E in mezzo?”
Papà Ovo ci aveva pensato su un po’, ma alla fine non gli era proprio parso che ciò fosse un bene e aveva quindi optato per un energico “ci penso io”.
Dopo un breve periodo di studio ed un consiglio con mamma Ova, il vetusto si era quindi calzato il cappello di maestro di terza elementare di geografia alla vecchia maniera e aveva esposto il suo piano all’Ovetta.
La cucciola aveva accettato di buon grado.

Dai primi di ottobre quindi,  tutti i sabato mattina  papà Ovo ha impartito lezioni di geografia “come ai vecchi tempi”.
Manco a dirlo il Monno non potendo essere da meno, aveva deciso che anche lui avrebbe partecipato al corso (“Monno ma tu fai la prima elementare!” “Ma tra due anni faccio la terza!”… “Innegabile”).
Pica invece aveva deciso che “un sonnellino” sarebbe stato meglio!

Il corso prevedeva:
1)        studio dei confini Italiani
2)        studio dei mari, dei fiumi, dei monti e dei laghi
3)        studio delle regioni e, per ognuna di loro
            a)        capoluogo
            b)        altre città importanti
            c)         confini
            d)        produttività
            e)        usanze culinarie (ohibò!… siamo sempre in italia)

Stamani, dopo 8 mesi, il temutissimo test finale!

Papà Ovo si dispone al centro del grande tavolo di legno in mezzo al salotto.
Da una parte il Monno, munito di penna cancellabile e in fregola da esame.
Dall’altra l’Ovetta, munita di penna non cancellabile, altrettanto in fregola.

“OK bimbi, potete girare i fogli che avete di fronte a voi…non vi preoccupate per il tempo, non è una gara a chi fa prima. Se non capite una domanda chiedete pure, se vi suggerite le risposte siete dei Pussoni”
Il Monno alza la mano.
“Dimmi Monno”
“Qui c’è scritto che devo dire quanti anni ho. Devo scrivere 6 e mezzo o devo dire precisamente da quanti giorni ho compiuto i 6 anni?”

“Basta scrivere 6 … tranquillo. (cominciamo bene).”
E il test iniziò.

Poi finì.

Poi fu corretto.

Poi fu dato il voto: 9 ½ in geografia e 7 in grammatica per tutti e due !!!
(A onor del vero Papà Ovo ha realizzato solo in quel momento che tutte le lezioni erano state tenute oralmente e quindi effettivamente la “valle d’Aosta” può esser tranquillamente scritta “valle da osta”, “l’emilia romagna” diventa “l’emilia romania”ecc…ecc…) il che è molto buffo ma difficilmente attaccabile.

Poi all’arrivo dei nonni petto in fuori e grande dimostrazione del test con tanto di voto.

“Papà”
“Dimmi Ovetta”
“L’anno prossimo facciamo l’Europa?”
“Ok cucciola! D’accordo! (azz…. L’Europa me la devo studiare,… porc….)

Qui di seguito il test del Monno…



 

 

 

 

 

 

 

 

… e quello dell’Ovetta

 

 

 

 

 

 

This Post Has 3 Comments

  1. Meravigliosa l’idea dei vetusti, la costanza del vetusto ma soprattutto complimenti anzi complimentissimi ai cuccioli! Siamo senza parole

  2. Siete dei grandi!!!! Sul serio, tanti tanti complimenti!
    Ma per quali motivazioni non vengono più studiate le regioni?????

  3. Confermo: micro infarinata in quinta elementare e ripresa in prima media dove, rullo di tamburi!, si fanno ancora le piantine ricalcate con la carta lucida e poi colorate con la polverina!!!
    Questo sì che è vero vintage!!!
    Bella costanza papà Ovo: bravissimi tutti!!!

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