Le storie del mappamondo

Sebbene papà Ovo sia tenuto in grande rispetto dai cuccioli, nelle grandi occasioni, come si suol dire, “la mamma è pur sempre la mamma”.
Ovviamente tra le grandi occasioni si annoverano le varie malattie, le febbri, gli spaventi improvvisi, e le cadute; tutto normale insomma.
Ma tra le grandi occasioni degli Ovetti si può da sempre annoverare anche la fase finale delle “Procedure” che portano i pargoli ad andare a letto.
Pur di riuscire infatti ad avere mamma Ova a rimboccar loro le coperte, gli Ovetti nel tempo hanno trovato grandi e grandissimi stratagemmi: a puro titolo esemplificativo ne citiamo alcuni

1)        “Ozzi lo fa la mamma e tu no pecchè ho mal di panza, fazzamo che papà ci mette a nanna domani, anzi no che domani mi sta pazzando il mal di panza, fazzamo dopodomani”
2)        “Ma ozzi non dovevi andare a zocare al calzetto?” “No tesoro, ci vado domani” “Fazzamio che ozzi è domani”
3)        “Facciamo un giorno per uno: oggi mamma e domani ancora mamma” “Ma così sono 2 giorni mamma” “Eh, va bè, allora facciamo 2 giorni mamma e dopo un giorno papà,… ma poi ci pensiamo bene quando sarà.”
…e così via.

Ma tutto ciò dalla scorsa settimana non vale più.
Papà Ovo infatti un bel dì si è presentato a casa con un oggetto mistico, affascinante e di per sè pieno di straordinarie e fantascientifiche potenzialità: un mappamondo (gonfiabile, 11 euro, Feltrinelli) e, sarà anche una novità passeggera, ma da quel dì le “Procedure serali” contemplano alla fine i cosiddetti “racconti del mappamondo”.

In una settimana di “racconti del mappamondo” gli Ovetti hanno imparato le seguenti cose:

1)        “L’italia è piccolissima e alancione su mappamondo ma è gande e tutta cololata sulla mappa e se devi andare con la macchina è gandissima e il mio papà fa tanta strada in Italia con la macchina”.

2)        “Ci sono posti sul mappamondo che quando noi dormiamo loro si svegliano e allora non possiamo mai chiamare lo zio R. che sta dall’altra parte del mappamondo”.

3)        “Lo zio A. sta a Londra che sul mappamondo è vicino all’Italia ma lui deve prendere l’aereo per andarci”.

4)        “Le “brum brum gare” (la formula 1) le fanno sempre in posti diversi sul mappamondo” (e oggi abbiamo scoperto che anche le moto fanno le gare in giro per il mappamondo).

5)        “Sul mappamondo ci sono delle strisce e se stai dentro quelle strisce fa molto caldo (i tropici)… ma l’Italia sta fuori e infatti in inverno fa freddo”.

6)        “Quando la mamma e il papà si sono conosciuti e noi non eravamo ancora nati sono andati di qua e di là e anche di sotto (sul mappamondo) ma avete fatto le foto?” “Sì certo” “Ce le fai vedere????” “Si, va bene ma solo alcune, le altre domani (così per qualche giorno sono a posto)”.

Ieri sera, subito dopo le preghierine…
“Mamma non puoi stale qui, devi andale”.
“Perché Monno?”
“Eh pecchè adesso devo fare la nanna e papà deve facci le storie del mappamondo.
Puoi andare di là subito che così cominzamo?”

Mentre il regno incontrastato di mamma Ova scricchiola inesorabilmente, al sottoscritto servono nuove (e svariate) “storie del mappamondo”.
Nel caso aveste suggerimenti…

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