“Papà?”
“Dimmi Ovetta”
“Ma se questa notte quando viene Babbo Natale ci tlova svegli?”
“Assolutamente no! Adesso vi spengo la luce e dovete dormire benissimo perché altrimenti Babbo Natale non si ferma!
Lui vuole trovare tutti i bimbi a letto che dormono, quindi mi raccomando, domattina se anche vi svegliate state nel lettino tranquilli tranquilli e…”
“Ma se entla quando stai facendo fale la pipì al Monno? Cosa fa? Va via senza poltalci i legali?”
“No, beh (azz, non ci avevo pensato), in quel caso Babbo Natale capisce che il Monno si è svegliato appena un secondo e tornerà subito a dormire e allora porterà i regali prima ad un altro bimbo ma poi torna subito da noi; poi quando ci svegliamo scappiamo a fare una velocissima colazione in cucina e infine andiamo subito dopo a guardare cosa ha lasciato sotto l’albero”
“E magari fazzamo un giretto veloze prima sotto l’albero e poi andiamo a fare colazzone in cucina.”
“No Monno, direi che prima facciamo colazione e poi andiamo sotto l’albero”
“Magari prima fazzamo colazzone ma prima prima andamo sotto l’albero”
“Vabbe, ci pensiamo domattina; adesso dormiamo”.
Con tale premessa la notte di Natale è scivolata via serenamente; gli Ovetti si sono svegliati (come al solito) alle 7.30 ma (contrariamente al solito) nessuno ha osato chiamare i vetusti genitori, entrambe hanno finto di dormire profondissimamente per altri 45 minuti filati fino all’ingresso del genitore di turno accolto da un falsissimo “E’ già ola di sveglialsi?”
La colazione è durata il tempo di un pit-stop ben fatto, tutti i biscotti sono stati trangugiati come il latte in meno di 4 minuti secchi; poi è cominciato lo spacchettamento a cui ha partecipato anche Pica, eccezionalmente sveglia a quell’ora (l’eccitazione aleggiava in ogni dove).
Papà Ovo ha smesso di contare al cinquantesimo (!!!) pacchetto.
Pregasi notare che mamma e papà, consci di ciò che sarebbe successo, NON hanno fatto regalo alcuno.
A proposito di Mission Impossible; negli ultimi giorni, a tradimento, ci sono state poste le seguenti domande dall’ovetto; se qualcuno riesce a trovare di primo acchito, senza starci a pensare troppo una risposta migliore della nostre (“ehm,…cioè… fammici pensare….”) si faccia avanti.
“Mamma?”
“Dimmi Monno”
“Ma se il Natale è la feszta del Signore…”
“Sì?…”
“Ma come si chiama queszto Signore?”
“Si chiama Gesù.”
“E allora chiamamolo Gesù… però lui è un bambino non un signore”
“Mamma?”
“Dimmi Monno?”
“Guarda le statuine del prozetto…”
“Si chiama Presepe,… non progetto; comunque sì, le sto guardando”
“Perché tutte le statuine sono contente e quella di San Giuseppe è triste?”
“Papà?”
“Dimmi Monno”
“Ma Gesù Bambino…”
“Sì?…”
“Gesù è il nome e Bambino è il cognome? Ma sei sicuro?”
Buon Anno a tutti dall’intera famiglia Ovetti