Opportunismo

Quando mamma Ova è dovuta andare di corsa in ospedale, si è portata con se entrambe le tette.

La cosa risulta evidente ai più, il problema era che nessuno sapeva se ciò fosse risultato evidente anche all’Ovetto, grande estimatore delle sopracitate tette.
Di sera infatti il cucciolo, benché onnivoro, aveva portato avanti, da tradizionalista qual’è, la bella consuetudine di attaccarsi al seno (destro) di mamma Ova per un buon 40…45 minuti proprio allo scoccare del prime-time (ore 21.00), giusto il tempo insomma di non disturbare i genitori qualora avessero avuto il piacere di gustarsi un filmetto; poi, proprio all’intervallo dello stesso, riemergeva con sguardo assonato-gaudente-soddisfatto giusto 5 minutini per poi tuffarsi sulla tetta (sinistra) per un’altrettanta mezz’oretta minimo.
Ad aggravare il tutto si tenga infine in considerazione che al Monno, onnivoro si diceva, il latte artificiale… faceva schifo!

Domenica scorsa, causa di forza maggiore, alle 21.00 preciso come un cronografo svizzero, davanti al Monno non si è presentata la solita squadra “mamma-tetta-lattozzo buono” bensì la nuova squadra “papà-biberon-lattozzo artificiale” e…

Ci saremmo aspettati:
Una negazione dello status quo.
Una chiusura totale della bocca del cucciolo.
Una ricerca disperata della mamma.
Un pianto inconsolabile.
Uno sputacchiare a destra e a manca del lattozzo buttato giù a forza.
Un imprecare sordo prima, sommesso poi, implorante infine da parte di papà Ovo.
Una notte insonne a piangere in memoria della tetta perduta.
Un disastro totale.

Invece:
Lui ha guardato papà Ovo storto, poi ha guardato il biberon ancora più storto, infine ha cercato mamma Ova e, non trovandola, ha controllato se per caso fossero spuntate le tette a papà Ovo.
Preso atto della situazione e dovendo scegliere tra il bere dal biberon o soffrire le pene del digiuno per una notte intera, ponderato le alternative con calma e raziocinio dall’alto dei suoi 10 mesi di vita densa di esperienza, ha infine deciso di fregarsene bellamente della tetta, del latte buono e di mamma e di passare con un vigliacchissimo voltafaccia all’adorazione pura del biberon.

Oggi, a sette giorni di distanza, il rapporto che lega il biberon al Monno è di amore puro, trecento grammi di lattozzo artificiale in meno di 4 minuti in cui si comprende anche un paio di pitstop giusto per riprendere fiato.
Vi sarebbe, a ben vedere, solo una nota polemica che il cucciolo rivolgerebbe al genitore che si fa carico di preparare il biberon stesso: estrarre il latte dal frigo, riempire e scaldare il biberon al microonde porta via fino a 2-3 minuti.
Francamente eccessivo: DATEMI IL LATTE SUBITO!!!!

P.S.: Oggi mamma Ova è tornata a casa dall’Ospedale. Anche il secondo round è filato via (vinto solo ai punti questa volta); il terzo e decisivo round tra qualche settimana.

This Post Has One Comment

  1. Caro papà Ovo,
    come alunno ti avrei dato un bel 10, ma come padre avrei aggiunto anche la lode!!
    A presto!
    nonna ter

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