C’è un momento dell’anno per cui ti sei allenato tutto l’anno.
All’inizio era un momento lontano poi, via via che il tempo scorreva, si è avvicinato sempre più.
Tu sai, nel tuo intimo, che anche questa volta, come sempre, non riuscirai a tenergli testa, lui si avvicinerà piano piano, prima come un leone che ti fiuta standoti lontano, tu coglierai le prime avvisaglie, ti guarderai attorno sospettoso (pensando tra te e te… “non può essere già qui”).
Poi il leone comincerà a correrti incontro (“ma è ben lontano… posso tenerlo a bada” ti dirai mentendo a te stesso).
Infine ti metterai a correre all’impazzata ma il leone (SGNACCHETE !!!) ti prenderà, ti frullerà e, se ti andrà bene, ti lascerà sbigottito e incredulo dopo esserti passato sopra ben bene per due o tre volte.
Ecco, questo periodo altro non è che la quindicina/ventina di giorni che precedono il Natale: ogni anno, vince lui.
Con TREDICI giorni sul countdown, l’agenda degli Ovo genitori comprende:
1) saggio di fine corso di nuoto dell’Ovetta;
2) acquisto dei regali per gli Ovetti vari + Ucas + zio A;
3) visita pastorale alla “squolla mata mata” di mamma Ova (tutta l’ Ovetto family);
4) visita pastorale all’ “uffiscio” di papà Ovo (tutta l’Ovetto family);
5) saggio di Natale dei “Qua qua” (l’asilo) per i soli genitori;
6) saggio di Natale dei “Qua qua” (l’asilo) “special edition per gli Ucas” (edizione riservata ai Nonni e zii) ma sicuramente in qualche modo rimarranno fregati anche gli Ovo genitori;
7) visita dell’Ovetto dalla pedi-Nazi e relativa incazzatura della stessa con depressione/incazzatura di mamma Ova;
8) viaggio a Londra di papà Ovo (2 giorni);
9) doppia cena di lavoro di papà Ovo (il quale si è rifiutato di partecipare alla terza);
10) cena di Natale dei volontari… quest’anno almeno un salto bisogna proprio farlo (tutta l’Ovetto family);
11) appuntamento radiologico per improvviso “crollo della pianta del piede” (che detto così sembra angosciante ma poi ti guardi il piede e gli chiedi: “ma tu proprio in questi giorni dovevi crollare?);
12) visita dell’Ovetto dall’uomo dalle mani grandi (l’osteopata che raddrizza il crapone);
13) costruzione del presepe. Pregasi notare che le “uci fuolli” (le luci sul balcone) e il “pinno” (l’albero di Natale) sono stati fatti con abbondante anticipo.
La corsa è iniziata!
PS: lunedi scorso lo scatolone numero 48 se ne è andato.
Mamma Ova ha trovato, non si sa dove, il tempo di aprirlo e sfarlo; ha preso il contenuto e l’ha messo via, semplicemente, come si conviene a qualsiasi oggetto contenuto in un qualsiasi scatolone.
Ma il numero 48 non era uno scatolone qualsiasi: era l’ultimo dei 67 scatoloni con cui abbiamo traslocato cinque mesi fa.
Da questa settimana l’Ovetto house è “scatoloni free”.