Lunedi
L’Ovetta e papà Ovo decidono il menu:
“Ovetta, stasera mangiamo la carne?”
“No, patagù” (no, preferirei della pasta col ragù)
“???”
“E poi ammo” (e poi del prosciutto, ma di quello buono però)
“E poi? Gradisci dell’altro?” (con fare canzonatorio)
“E poi ciocco e poi mella” (Beh, già che me lo chiedi e fingendo di non notare il tuo tono sarcastico ci aggiungerei del cioccolato e della mela)
“E poi??? Altro???”
“No, pù, tcaci” (No, penso di aver finito, nullaltro, grazie)
L’Ovetto invece tra la penultima e l’ultima tetta, in pratica tra le 22 e le 23 ha piazzato un attacco potentissimo di cacca al patello. Il quale patello ha cercato strenuamente di resistere, poi, purtroppo, ha ceduto e come una linea Majinot strato dopo strato sono tracollati in un baleno anche il body e il pigiama . La logica conseguenza è stato un denudamento completo del piccolo torello che va sotto il nome di Ovetto e un bagnetto volante seguito da disgustoso raccattare dei panni decisamente sporchi; pregasi notare che l’Ovetto sembra molto contento sia della megacacca che del bagnetto tiepido prima della nanna, mamma Ova, che deve smazzarsi il tutto, decisamente meno.
Mercoledi
l’Ovetta ha ricevuto la visita dello zio d’America, l’ha guardato con sospetto per i primi 10 minuti poi si è lasciata andare; lo zio d’America non sapendo bene come approcciare la piccola ci è andato piano per i primi 10 minuti, poi si è scatenato: alla fine ridevano come pazzi e si sono salutati come vecchi amici di bevute “Ciao Ovetta”… “Ciao Ensscio” (Ciao Renzo)
L’Ovetto bissa: stessa megacacca, stesso denudamento, stesso bagnetto, stesso sorriso sdentato e beato, stessa incazzatura di mamma Ova.
Venerdi
L’Ovetta ha preso in mano il telefono e davanti a tutta la famiglia ha detto:
“Ponto, ponto?!” (Pronto, pronto, mi sentite?)
“Ciao Eia, come stai?”
“Sto bello” (benone, grazie)
“Vuoi parlare con papà o con mamma?”
“Col Monno!” (cari genitori, senza offesa ma preferirei parlare con mio fratello piuttosto che con voi!)
L’Ovetto ri-bissa: stessa megacacca, stesso denudamento, stesso bagnetto, stesso sorriso sdentato e beato, stessa incazzatura di mamma Ova.
C’è qualche sempre qualche cosa di nuovo nella settimana della famiglia Ovetti; ma ci sono anche tremendi punti fermi.