Da quando il gattonamento è entrato a pieno titolo tra le attività di cui l’Ovetta ha il pieno possesso, l’esplorazione dell’immenso bi-locale è prassi comune.
Tale attività ha portato la piccola a conoscere i più remoti angoli della casa, a scoprire nuove cose e a seguire mamma e papà ovunque siano. Tra i nuovi “amici” a cui l’Ovetta si è affezionata non si può non citare un vero colpo di fulmine avvenuto un paio di mattine fa.
Lui era li bianco e splendende, lei, l’Ovetta, le si è avvicinata prima titubante, poi incuriosita. Con la classica tecnica che ci contraddistingue (braccina in avanti, issata con avambracci, addentamento e spinta di coscia finale) la piccola si è alzata in piedi e, barcollando, ha tenuto la posizione. Ha quindi scoperto che il suo nuovo amico è bianco e splendende anche se visto dall’alto e, anzi, da quella posizione da bimba grande si può osservare una conca naturale, anche questa bianca e splendente. La conca sembra fatta apposta per buttarci dentro tutto quello che ci capita tra le mani perchè tanto a lui non dispiace; poi, come abbiamo buttato dentro tutto, così ributtiamo fuori tutto ed il gioco ricomincia.
Dopo il primo impatto l’Ovetta ha scoperto che il nuovo amico ha anche un tondo grigio posto sul fondo della conchetta, proprio sotto quel becco lungo lungo anch’esso grigio. Le due cose però, sebbene catturino molto l’attenzione della piccola, non danno grande soddisfazione: il tondo non si riesce a rimuovere, e dal becco non viene nessuna parola, così come anche il cappuccio che sta sopra il becco non sembra avere alcuna funzione… meglio tornare a giocare con la parte bianca e splendente.
Ora, a noi non importa tanto che nostra figlia abbia socializzato così bene con il bidet; ci preoccupa più il fatto che a meno di un metro si trova il water… non vorremmo cominciasse a buttare dentro qualsiasi cosa anche li!