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Positività

Lunedì
Alle ore 5.00 mamma Ova (o qualche cosa che sembra essere mamma Ova) accompagna l’Ovetta al pullman in partenza per una 3 giorni di scapestrati pseudoadolescenti in visita al Papa a Roma. Ad accompagnarli, il Don e qualche “responsabile” incaricato che probabilmente doveva fare grande penitenza vista la difficoltà del compito.

Martedì 
Stante Pica anche quest’anno a ZERO gite scolastiche, gli Ovo genitori impietositi avevano da tempo promesso la più classica delle gite delle classi quarte elementari. Quindi tutta la famiglia (allargata) con l’eccezione dell’Ovetta si reca in giornata al Museo degli Egizi di Torino.
Grande eccitazione anche se il nostro Ovo-Ospite è sembrato più attratto dalla visita seguente al museo della Juventus… vabbè

Mercoledì
La giornata parte in piena notte con visita al pronto soccorso per un Monno superdolorante alla pancia e prosegue in mattinata con la seconda visita sempre per lo stesso motivo.
Il parere però è abbastanza tranquillizzante: coliche addominali ma niente appendicite e niente aggravamento della celiachia. Monno permarrà dolorante per due giorni, fra divano, letto e bagno, e… soprattutto bagno!
Poi in serata torna l’Ovetta… con un filo di ritardo causa rottura del pullman sull’Appennino.

Giovedì
L’Ovetta (o quello che sembra visto la stanchezza accumulata da tre giorni sicuramente passati in modo tranquillo, morigerato e senza mai andare sopra le righe come da comportamento classico di una tipica adolescente) torna da scuola con la ferale notizia che un compagno di viaggio è risultato positivo.
“Eh tu come stai?”
“Io bene…. Cioè…. Solo un po’ di raffreddore… e di mal di gola”
“Ok… andiamo a fare il test”

Venerdì
La situazione in casa Ovetti è la seguente:
Gli Ovo ospiti hanno il loro microappartamento in mansarda con bagno al primo piano.
Gli Ovo genitori, Pica e il Monno hanno le loro camere e il bagno al primo piano.
L’Ovetta è confinata in studio con bagno al piano terra.
Tutti sono autorizzati ad urlare nel caso uscisse dallo studio senza mascherina e senza avvisare.
In compenso la cena è stata fatta in videoconferenza con il piano di sopra, per l’Ovetta, e anche con l’Ucraina, in occasione del compleanno del papà rimasto là. 

Sabato
Nel caos che si è venuto a creare a casa nostra, non poteva mancare una gara del Monno e pure importante!
Il Monno gareggia per la prima volta in una competizione ufficiale come marciatore avendo (pare) un ottimo rendimento.
E, malgrado il freddo e la pioggia, il nostro eroe arriva secondo all’Arena di Milano con tanto di trasmissione live su canale Youtube seguita da tutti gli Ovetti a casa facendo segnare il record all time societario.

Domenica (Pasqua ortodossa)
Mamma T. e Ovetto A. si recano a messa, con Mamma Ova, Monno e Pica. “In fondo Dio è uno solo.” All’uscita sul sagrato fanno anche un video da inviare al papà in Ucraina in cui pare abbiano augurato tutti in coro “Buona pasqua”. Pare ovviamente perché la famiglia Ovetti ha ripetuto una strana sequenza di suoni senza capirne il significato letterale e probabilmente pure in modo errato. Ma tant’è. 
Poi i nostri ospiti scompaiono: l’Ovetto A. e la sua squadra sono stati invitati ad un torneo in una cittadina vicina. Il torneo durerà tutto il giorno: lui è felicissimo e non vede l’ora di vivere questa bellissima giornata; la madre sembra più terrorizzata e si vede già rincasante in serata completamente distrutta.
Confermiamo. Entrambe le previsioni erano corrette. La sera finisce davanti ad un the caldo in cucina fra grandi risate, anche causate dalla stanchezza, ma che comunque scaldano il cuore di tutti.

Quindi … un’altra settimana normalissima, no?

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Internet mon amour

E anche la terza virus-settimana è passata:… e questa volta con una perfetta organizzazione.

Mamma Ova continua la sua maratona di e-lesson a cui ha aggiunto anche qualche e-exams. 
Ormai produce e-lezioni molto belle e curate, sul risultato degli esami invece…. Vabbe.

Papà Ovo questa settimana non ha avuto trasferte (ovvio) e quindi è diventato ufficialmente il pony express di casa ovetti allargata: lui, la sua fida macchina cicciotta, e la sua scorta di mascherine in missione chirurgica per negozi (pochi) ad orari assurdi per trovare meno gente possibile e portare poi il tutto prima agli Ucas e poi a casa.

L’Ovetta si è schiantata di compiti per metà settimana, poi ha capito che, se anche non teneva il passo, fino in fondo non sarebbe stato un grandissimo problema stante il perdurare della chiusura totale e si è rilassata un pochetto e, alla fine, è riuscita comunque a fare tutto!

Pica continua a fare i suoi (pochissimi) compiti con poco entusiasmo: il risultato è stato una due giorni di castigo continuato e prolungato da cui lentamente ne è uscita. In compenso scrive un diarietto quotidiano da cui, di tanto di tanto, escono perle poetiche del tutto inattese.

Il Monno è quello che si è adattato meglio di tutti o forse che riesce a farsi scivolare addosso meglio questa situazione: fa i compiti, se li fa correggere e poi tampina chiunque sia libero al suon di “giochi con me?”. Certo, non parlategli di Coronavirus, che subito si rabbuia e intristisce assai.

Poi, a metà settimana, con una mail tanto ufficiale quanto attesa e temuta, la dirigente scolastica degli Ovetti ci ha informato di aver attivato tre account a nome dell’Ovetta, del Monno e di Pica e se per gli ultimi due non si è ben capito a cosa serviranno, per la grande questo vuol dire che da lunedì farà anche lei lezione on line.

Questo, ai più, potrebbe sembrare poca cosa: non lo è.
Improvvisamente i due computer e i due tablet di casa sono diventati preziosissimi e limitatissimi.
Pica controlla regolarmente la sua posta scrivendo bellissime mail di due righe (scarse) con la sua amica del cuore: mail coloratissime che necessitano di tempi biblici per essere scritte.
Il Monno scrive pessimistiche email ad una sua amica fortunatamente molto ottimista (il tono è: lui…“non ce la faremo mai”, lei… “dai che tra poco torniamo a scuola”… e poi tutto da capo).
L’Ovetta si prepara alle lezioni (vere) che arriveranno da domani.
Mamma Ova ha applicato un coprifuoco sul suo tablet personale: l’unico già settato per le sue lezioni on line… almeno fino a quando qualche bimbo non riuscirà a metterci le mani sopra.
Papà Ovo è riuscito a spiegare a 24 genitori della classe del Monno come fare un account in Office e condividere una cartella con le maestre: sarebbe stato più facile battere Bolt sui 100 metri.

Lunedì, alle 10, mamma Ova darà una lezione on line, l’Ovetta pure, papà Ovo avrà una telco sempre on line, internet probabilmente non reggerà e comunque Monno e Pica saranno lasciati allo stato brado… Si vedrà. 

Ma la settimana ha visto anche bei momenti e a tal memoria si annoverano:

1)         un paio di giornate finalmente davvero primaverili che hanno regalato il giardino agli Ovetti…. Qualche ora davvero spensierata. 
2)        l’ormai tradizionale videochiamata giornaliera con gli Ucas, un po’ per risollevare il morale dei nonni e un po’ perché la tecnologia sta diventando terra di conquista degli ovetti.
3)        la pasta e le meringhe fatte in casa (tutto rigorosamente GF)… per la gioia di tutti e con la partecipazione attiva di tutti.
4)        i raid sul terrazzo per gli applausi ai medici: con i nanetti saltanti e gioiosi perché in fondo… son nanetti!
5)        uno striscione colorato in mansarda nel week-end, con anche i brillantini per la gioia di Pica, beh… basta la foto, no?

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In testa

Sabato pomeriggio in casa Ovetti…

Mentre mamma Ova tiene impegnati il Monno e l’Ovetta con i compiti, papà Ovo richiama la terzogenita per un controllo capillare del cuoio capelluto dopo l’agghiacciante avviso esposto sulla porta del mitico fiocco arancio dicente: “Attenzione: alcuni bimbi hanno i pidocchi”
“Pica, vieni un attimo qui che ti controllo la testa”
La cucciola arriva obbediente e papà comincia a spulciare perdendosi in pensieri all’inizio leggeri… poi più seriosi… quindi pesanti; ecco la progressione.

“…Dunque, oggi è il 3 dicembre… mumble mumble… mancano 22 giorni a Natale in cui però ci sono solo due fine settimana completi oltre a questo; che poi questo non lo contiamo visto che stasera abbiamo festa di compleanno in notturna, domani ennesima gara di atletica del Monno (sì lo so avevo detto che non ce ne sarebbero state più nel 2016 ma ci eravamo sbagliati) e nel pomeriggio siamo già da amici e…”

“Papà cosa stai facendo alla mia testa?”
“Sto controllando Pica aspetta un attimo”

“…nei prossimi due weekend poi ci sono altre tre coppie di amici da trovare, una cena dell’atletica (il Monno si presenti in divisa completa a favore della foto societaria) e la BabboConcoRunning per le strade del paese… e questo solo nei fine settimana…”

“Papà, ma io non ciò niente in testa”
“Lo spero tesoro, lo spero proprio”

“… nei tre giorni di festa di Sant’Ambrogio abbiamo appuntamenti con il parquettista, con il piastrellista, incontro con l’architetto e decisione finale sugli infissi; poi qua e là anche una uscita con l’amico in difficoltà, la cena del calcetto e una cena istituzionale di lavoro che papà Ovo quest’anno proprio non riuscirà a scampare (Mannaggia!)…”

“Papà ma cosa stai cercando sulla mia testa?”
“I pidocchi tesoro, ma sembra davvero che tu non ne abbia.”

“… per non parlare poi delle trasferte a Bolzano, Trento, Udine, Firenze, Roma, Napoli e Potenza e meno male che quelle a Pescara e Ancona le ho fatte settimana scorsa; che poi non so fare invece l’elenco degli impegni di mamma Ova e degli innumerevoli incontri clandestini a bagagliaio aperto per scambio dei regali degli Ovetti vari, no… non ci riusciremo mai…”

“Papà! Ma io non ciò nessun Pinocchio in testa!”
“Hai ragione cucciola, scusa e comunque non cercavo Pinocchio ma i pidocchi.”
“Eccomi qua! Ho finito i compiti!”
“Brava Ovetta”
“Papà… che faccia seria?”
“No tesoro, stavo pensando agli impegni che abbiamo prima di Natale e sono tanti.”
“Ah! Ti ricordi vero che voglio fare una cena con le mie amiche? Te lo ricordi vero? Ci tengo tanto!”


La grande rincorsa al 25 dicembre è ufficialmente cominciata e come tutti gli anni non si sa come ma ce la faremo… ecco…non si sa come, appunto.

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