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Traguardi

Ovetta
L’Ovetta è, al momento, la cucciola più tranquilla. Ma è solo la tranquillità prima della tempesta.
All’orizzonte si profilano infatti giornate da far tremare i polsi: la fine del triennio delle medie, con il carico di emozioni che ne potrebbero derivare, e l’esame di licenzia media, con il carico di fifa che ne deriva. Esame che per altro ha avuto l’ufficialità dell’inizio nella giornata di sabato 11 giugno.
Comunque per il momento tutto ok, con la famosa tesina che, partita a spron battuto durante la 10 giorni di clausura per covid, si è attualmente inabissata in una nuvolosa segretezza che spaventa, pare, solo gli Ovo genitori che ne hanno perso le tracce.

Pica
Pica ha avuto la sua giornata di gloria mercoledì scorso quando ha affrontato le semifinali nazionali del Kangourou.
Ora, gli Ovo genitori le hanno spiegato tranquillamente che il solo esserci è stato veramente un grandissimo successo e le hanno anche spiegato che i semifinalisti sono circa 3000 sparsi in tutta Italia e che il passaggio alla finale nazionale spetta solo ai primi 55 (!!); insomma l’hanno invitata a godersela davvero! Pica, da canto suo, ha sfoggiato un orgoglio mostruoso nell’esser stata invitata alla scuola media (quella del Monno e dell’Ovetta per intenderci), ha gigioneggiato con le amiche mostrandosi fintamente tranquilla (of course) ma senza troppo far la spaccona; peccato che la sera prima, a casa, la cosa fosse un poco diversa…
“Papà.”
“Dimmi Pica.”
“Sto pensando all’esame di domani.”
“Sei preoccupata?”


“C’ho l’ansia.”

Monno
Il Monno ha avuto la sua giornata di gloria sabato quando, accompagnato solo da papà Ovo e dal suo allenatore, si è presentato alla gara valida per il campionato provinciale di marcia categoria ragazzi. Senza stranamente metter giù il muso e sentire la pressione, il pargolo ha inanellato i 5 giri di gara per un totale di 2 km finendo con il suo miglior tempo, il record societario e il titolo di Campione Provinciale (!!!)
Poi sulla strada di casa…. 
“Papà.”
“Dimmi Monno.”
“I campionati regionali sono a settembre; sai quando sono i campionati nazionali?”


“No…. Però tra due anni a Parigi ci sono le Olimpiadi.”

Ovo genitori
Anche per gli Ovo genitori è stata una settimana moooolto positiva.
Sono infatti riusciti a completare quell’incastro in 3D che, di fatto, organizza tutte le settimane estive post scuola e pre-vacanze familiari di tutti e tre – pardon quattro – nanetti!… e scusate se è poco!

Monno marciatore
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Lavati le mani !

Sabato mattina

“Bimbi… vi spiego una cosa”
“Dicci papà!”
“Allora, è un evento raro ma sapete che può capitare: domani papà deve andare via per lavoro e tornerà solo mercoledì; mi raccomando aiutate la mamma: ok?”
“Ma papà domani è domenica!”
“Hai ragione Pica… infatti ti ho detto che non capita “quasi” mai…”
“Ma papà domani c’è la quinta gara del cross! Tu non ci sei?”
“Tranquillo Monno, la mia rilassantissima settimana prevede: domattina crosspertutti, domani pomeriggio volo per Barcellona, lunedì mattina visita ad un cliente sui Pirenei, lunedì pomeriggio trasferimento a Valencia, martedì mattina test da cliente, martedì pomeriggio ritrasferimento a Barcellona, mercoledì mattina volo a Milano, mercoledì pomeriggio rientro a casa, giovedì mattina all’alba alzataccia per tutti per una tre giorni sugli sci e rientro sabato in serata per poter partecipare la domenica mattina successiva alla sesta e ultima gara del cross per tutti; poi pensavo di crollare sul divano. Come vedi è tutto sotto controllo”
“E mamma?”
“No… tranquilli… lei non ha nulla da fare. Beh, intendo a parte due lavori, portarvi a catechismo/nuoto/atletica/ginnastica (e venirvi a riprendere), fare in casa e farvi da mangiare… effettivamente è abbastanza scarica!”

La settimana “tipo” è programmata.


pardon, volevasi dire che la settimana “tipo” ERA programmata.

Domenica pomeriggio
“Papà… ma fammi capire se ho capito bene.”
“Dimmi”
“Allora: la mamma non va tutta la settimana ad insegnare all’università.”
“Giusto.”
“E nemmeno a scuola.”
“Giusto.”
“E a scuola non ci andiamo ne io ne Pica e neppure l’Ovetta alle medie?”
“Già!”
“Fino a sabato prossimo.”
“Almeno.”
“E le mie maestre e anche quelle dell’Ovetta stanno già mandando i compiti da fare a casa perché son troppi giorni.”
“Eh già”
“E oggi tu non sei partito perché la tua ditta ha detto che non devi prendere aerei.”
“Vero.”
“E domani non vai in ufficio perché ti hanno detto che devi lavorare da casa.”
“Hai capito bene.”
“E non siamo andati al crosspertutti ma spero che mi diano lo stesso la maglietta premio.”
“Non lo so ma direi che è secondario.”
“Cavolo… che giornata strana! Ma è così brutto questo virus?”
“Non lo so, però possiamo fare due cose.”
“Dimmi”
“Possiamo guardare “Siamo fatti così”, così capite bene cosa sono i virus!”
“Bello! E poi?”
“Poi cosa?”
“Hai detto due cose. Qual è la seconda?”
“Lavarsi le mani! Impariamo a lavarci bene le mani! Anzi benissimo, capito?”

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Le parole sono importanti

Una sera in salone di casa Ovetti.

“Papà”
“Dimmi Monno”
“Cuadrado è un giocatore della Juve bravo.”
“Bah… si… abbastanza.”
“E Khedira?”
“Un centrocampista.. bravo ma vecchietto.”
“E dai la scossa?”
“In che senso?”
“Dai la scossa?”
“Monno non ho capito.”
“il mio amico, l’Ovetto P. mi ha detto che “Dai La Scossa” è un giocatore della juve e lui li conosce tutti i giocatori della Juve”


“Douglas costa ! Monno: si chiama Douglas Costa! Non Dai La Scossa!”
“Ah!”

Un pomeriggio in casa Ovetti.

“Papà”
“Dimmi Pica.”
“Ci metti la musica in camera?”
“Ok… cosa vuoi?”
“Metti Bangkok.”
Papà Ovo facendo violenza su se stesso traduce lo slang da giovane pre adolescente in linguaggio umano e, sempre facendo violenza su se stesso lancia nell’etere “Roma Bangkok” di baby K (e già il nome dice tutto) featuring Giusy Ferreri, tratto dall’album Kiss Kiss Bang Bang (non è stato colto da demenza senile… è proprio scritto doppio), anno 2015 

5 minuti dopo…
“Papà”
“Dimmi Ovetta.”
“Mi metti Vorrei ma non posto”
Segue al discorso di prima papà ovo lancia la canzone omonima di J-Ax (un nome normale sarebbe stato banale) e Fedez tratto dall’album Comunisti con il rolex, anno 2017

5 minuti dopo…
“Papà”
“Dimmi Ovetta”
“Mi metti… America e Pera”


Papà Ovo va in loop, invecchia improvvisamente, si sforza tremendamente di trovare un gancio nella sua limitatissima conoscenza musicale, annaspa visibilmente; poi, dalla sala, arriva la salvezza sotto forma di voce di mamma Ova: “Tesoro… non impazzire…prova a cercare Amore e Capoeira… vedrai che ce la fai…”
E va bè, ma così non vale…

Due giorni dopo all’uscita di scuola.

“Ciao bimbi, com’è andata oggi?”
“Tutto bene!” 
“Io ho fatto la lezione di musica e il maestro ci ha insegnato a suonare una canzone molto bella.”
“Davvero? E quale sarebbe?”
“La canzone del Fischio”
“Non la conosco.”
“Non la conosci? Ma papà è famosissima! Vabbè, tu non sei tanto capace in musica.”

“Ok, adesso che mi avete dato dell’ignorante potrei saper come fa questa famosa “canzone del fischio”?
“Allora papà fa così:  Ci vuole un Fischio speciale… per fare quello che ti pare… ci vuole un fischio…”
“STOP!!! FISICO… CI VUOLE UN FISICO… NON UN FISCHIO!!!!”

Alle volte i giovani hanno una marchia in più; alle volte però è la retro!

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