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Giove e Olimpia

La settimana “variamente sportiva” degli Ovetti prevedeva una sana scorpaciata di sport vari (in tv) e l’organizzazione della (tanto agognata) gita sugli sci al momento prevista per il prossimo lunedì 17 febbraio.

Lunedì
Previsioni del tempo per il lunedi successivo eccellenti. Papà Ovo pregusta la prima sciata della piccola; nel frattempo cominciano le olimpiadi e i cuccioli guardano lo slittino.
“Papà, mi sembra uno sport un po’ pericoloso.”
“E’ vero, vanno molto veloci.”
“Io da grande non voglio fare la slittinista.”
“Non c’è problema Ovetta, farai qualche cosa d’altro.”
“Magari la parrucchiera!”
“Magari…”

Martedì
Previsioni per il fatidico lunedì (mancano 6 giorni) sempre eccellenti. Papà Ovo comincia ad avvisare il capo che forse prenderà un giorno di ferie; nel frattempo gli Ovetti guardano il pattinaggio artistico coppie.
“Papà, le femmine sono bravissime, guarda che salti grandi che fanno.”
“Hai ragione Ovetta, sono proprio brave.”
“Papà, i macchi sono popio fotti, anzi fottissimi…. Guadda come buttano in alto le femminuzze”
“Hai ragione Monno, sono proprio forti.”
“Papa?…”
“Si?”
“Ma non zi sono coppie solo di macchi?”
(Il Monno vorrebbe aprire la parità di coppie al mondo omosessuale…. Lui è avanti.)

Mercoledì
Previsioni per il mirabile lunedì (5 giorni all’evento) sempre belle…. Si comincia a chiedere la tuta da sci a quell’amico, i doposci a quell’altro; nel frattempo gli Ovetti assistono ad una partita di Hockey su ghiaccio che però non viene apprezzata in pieno dall’Ovetta.
“Papà, ma questi signori non vogliono mettere il disco nella rete, preferiscono picchiarsi con le bacchette: ma che pussoni!”

Giovedì
Le previsioni meteo per il sognato lunedì passano da “sole-sole-sole” a “sole,… con una piccola nuvoletta”, papà Ovo non ci presta troppa attenzione. Intanto il Monno si presenta a scuola ed organizza le sue personali Olimpiadi.
“Zao maesta, io e l’Ovetto D. siamo russi e vinzamo sempe, gli altri no, i miei amizi però sono italiani e sono simpatizi.”

Venerdì
Le previsioni per l’inarrivabile lunedì passano a “nuvoloso, molto nuvoloso”, anche l’umore di papà Ovo si rannuvola. In compenso al suo rientro a casa…
“Papà ! Abbiamo preso una nuova medaglia alle Olimpiadi !”
“Davvero Ovetta? E con chi?”
“Con Ariel.”
“??? Ariel? La tua bambola-principessa che sta con le sue amiche bambole-principesse nella scatola vicino al tuo letto?”
“Sì! Sai lei è l’unica italiana ed è arrivata prima e ha vinto la medaglia e le hanno suonato la canzone!”
“Volevi dire che le hanno suonato l’inno, non la canzone, comunque di che gara si trattava?”
“A chi si addormenta prima! Lei ha vinto perché si è addormentata prima.”
“Ah! Non sapevo che “Addormentamento veloce” fosse già stato omologato a sport olimpico ma tant’e.”

Sabato
Le previsioni per l’etereo lunedi passano a “pioggia, vento e possibilità di nevicate (forti in quota)”; papà Ovo impreca tra sé e sé e rimanda la decisione finale al mezzogiorno del giorno dopo sperando (nemmeno tanto) in un miracolo. Gli Ovetti invece si danno al pattinaggio artistico maschile.
“Papà, ma ha vinto una donna!”
“No Monno, anche lui è un maschietto.”
“Ma za la maglietta con i billantini come le femmine!”
“No tesoro, ti assicuro che è un maschietto anche lui.”
“Ma ha fatto il tiplo axel?”
(Mentre riemergo dallo sbigottimento che sia il Monno che l’Ovetta abbiano imparato un termine come “triplo Axel” l’Ovetta si dà alla trottola sul tappeto in punta di piedi, il Monno invece si lancia in un doppio Tolup finendo rovinosamente sul mobile della tv.)

Domenica
Le previsioni per l’improrogabile domani danno “pioggia stabile”. Papà Ovo con rassegnata disperazione ricomincia a guardare le prossime possibili date per un’eventuale ipotetica gita sulla neve.
Intanto sul mobile davanti alla tv il Monno e l’Ovetta mettono in scena la loro personalissima staffetta tra bambole-principesse: da una parte la squadra Italiana formata da Ariel (già medagliata un paio di giorni fa), Cenerentola e Biancaneve (riserva Pocahontas); dall’altra parte la squadra “resto del mondo” formata da Rapunzel, Aurora e Belle (riserva Mulan).
Più che una staffetta trattasi di una versione edulcorata di “Bandiera” in cui il Monno, causa assenza di atlete russe, dopo una gara testa a testa decide per la vittoria della squadra Italiana 10 a 0.

Settimana prossima le Olimpiadi continuano…. e così anche la ricerca di papà Ovo per una giornata sulla neve.

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Piccolo Bernacca ovvero il colonnello Monno

All’inizio sarebbe dovuto essere solo un gioco.
“Guarda Monno, se guardi questa riga sul telefono e vedi il sole vuol dire che oggi sarà bello. Se invece vedi le goccioline vuol dire che pioverà. Capito?”
“E le righette sotto?”
“Quella sotto ti dice il tempo di domani, quella sotto ancora quello di dopodomani e così via. Capito?”
“Sì.”
Tutto sarebbe dovuto finire lì; poi la situazione, non si sa come, ci è sfuggita di mano e il treenne è entrato in un loop da conoscenza metereologica cognitiva-compulsiva da cui non sappiamo più come uscire.

A colazione:
“Mamma, posso guaddare le pevisioni del tempo sul tuo telefonino?”
“Va bene ma prima finisci la colazione.”
“Ozzi piove, domani piove, meccoledi così così, zovedi sole e veneddi poggia.”
“Sei contento adesso?”
“Sì, però è meglio se contolliamo anche sul tablet di papà”
“Tesoro, le previsioni meteo sono sempre le stesse.”
Il cucciolo piazza un muso offesissimo il cui significato si potrebbe tradurre con: “chiaramente mi state tenendo lontano da conoscenze fondamentali e approfondite; tale ignoranza si ripercuoterà con lacune inenarrabili nella mia cultura personale precludendomi enormi possibilità lavorative”. Poi cerca una soluzione di compromesso: “Se finisco tutto il lattozzo, mi lavo i denti e fazzo la cacca subito, posso guaddare anche sul tablet di papà?”

All’arrivo a scuola:
“Ciao Monno, passato bene il fine settimana?”
“Zao maesta. Sai, ozzi piove, domani piove, meccoledi così così, zovedi c’è il sole e veneddi tonna la  poggia.”
“Ah! Caspita, allora vuol dire che chiedo a te quando devo stendere i panni”… dice allegramente la maestra a cui il Monno nella massima serietà risponde: “E devi stendere zovedi mattina se no si bannano, te l’ho appena detto, non puoi un atto zonno perché piove, domani piove, meccoledi così così, zovedi c’è il sole e veneddi tonna la poggia. Capito?”

All’uscita da scuola:
“Ciao Monno, ci vediamo domani allora, e mi aggiorni le previsioni meteo, mi raccomando.”
“Va bene domani ti dico cosa fa sabato. Però maesta ricoddati che domani piove, meccoledi così così, zovedi c’è il sole e veneddi tonna la poggia.”
La maestra abbozza un più tranquillo “…me ne ricorderò…tranquilllo…” salvo poi aggiungere che durante la giornata di scuola il piccolo Bernacca in pectore ha snocciolato le previsioni metereologiche alla maestra di religione, alla cuoca, ai bimbi grandi della sua classe (con annessa domanda finale per vedere se erano stati attenti) e alle bidelle. E non una volta sola… nossignore!

Alla sera:
Il cucciolo si isola, telefonino in mano, a studiare il meteo.
Poco dopo riemerge davanti a sua madre.
“Mamma, se schiazzo qua escono un sacco di altre righette.”
“Sì, sono le previsioni ora per ora per oggi. E’ come se stessero tutte in un cassettino che tu apri.”
“E se fazzo sivolare il dito ci sono pevisioni divesse.”
“Sì, prima c’è la previsione di casa nostra, poi quella del mare, poi quella della montagna e poi quella dove vive lo zio A. Però non esagerare Monno, queste cose servono per i grandi.”

Ecco. Questo accadeva lunedì scorso.
Ad oggi il treenne Monno controlla le previsioni meteo più volte al giorno; è perfettamente cosciente dell’andamento delle eventuali perturbazioni per la giornata in corso ovunque egli deve andare e, interrogato, snocciola le previsioni per i prossimi 5 giorni per la Brianza, il litorale ligure di levante, l’alta lombardia al confine svizzero della valchiavenna e il confine marchigiano / abruzzese oltre che, ovviamente, per la city londinese.

Francamente non sappiamo più come fermarlo.
E qui continua a piovere!

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