Piccolo Bernacca ovvero il colonnello Monno

All’inizio sarebbe dovuto essere solo un gioco.
“Guarda Monno, se guardi questa riga sul telefono e vedi il sole vuol dire che oggi sarà bello. Se invece vedi le goccioline vuol dire che pioverà. Capito?”
“E le righette sotto?”
“Quella sotto ti dice il tempo di domani, quella sotto ancora quello di dopodomani e così via. Capito?”
“Sì.”
Tutto sarebbe dovuto finire lì; poi la situazione, non si sa come, ci è sfuggita di mano e il treenne è entrato in un loop da conoscenza metereologica cognitiva-compulsiva da cui non sappiamo più come uscire.

A colazione:
“Mamma, posso guaddare le pevisioni del tempo sul tuo telefonino?”
“Va bene ma prima finisci la colazione.”
“Ozzi piove, domani piove, meccoledi così così, zovedi sole e veneddi poggia.”
“Sei contento adesso?”
“Sì, però è meglio se contolliamo anche sul tablet di papà”
“Tesoro, le previsioni meteo sono sempre le stesse.”
Il cucciolo piazza un muso offesissimo il cui significato si potrebbe tradurre con: “chiaramente mi state tenendo lontano da conoscenze fondamentali e approfondite; tale ignoranza si ripercuoterà con lacune inenarrabili nella mia cultura personale precludendomi enormi possibilità lavorative”. Poi cerca una soluzione di compromesso: “Se finisco tutto il lattozzo, mi lavo i denti e fazzo la cacca subito, posso guaddare anche sul tablet di papà?”

All’arrivo a scuola:
“Ciao Monno, passato bene il fine settimana?”
“Zao maesta. Sai, ozzi piove, domani piove, meccoledi così così, zovedi c’è il sole e veneddi tonna la  poggia.”
“Ah! Caspita, allora vuol dire che chiedo a te quando devo stendere i panni”… dice allegramente la maestra a cui il Monno nella massima serietà risponde: “E devi stendere zovedi mattina se no si bannano, te l’ho appena detto, non puoi un atto zonno perché piove, domani piove, meccoledi così così, zovedi c’è il sole e veneddi tonna la poggia. Capito?”

All’uscita da scuola:
“Ciao Monno, ci vediamo domani allora, e mi aggiorni le previsioni meteo, mi raccomando.”
“Va bene domani ti dico cosa fa sabato. Però maesta ricoddati che domani piove, meccoledi così così, zovedi c’è il sole e veneddi tonna la poggia.”
La maestra abbozza un più tranquillo “…me ne ricorderò…tranquilllo…” salvo poi aggiungere che durante la giornata di scuola il piccolo Bernacca in pectore ha snocciolato le previsioni metereologiche alla maestra di religione, alla cuoca, ai bimbi grandi della sua classe (con annessa domanda finale per vedere se erano stati attenti) e alle bidelle. E non una volta sola… nossignore!

Alla sera:
Il cucciolo si isola, telefonino in mano, a studiare il meteo.
Poco dopo riemerge davanti a sua madre.
“Mamma, se schiazzo qua escono un sacco di altre righette.”
“Sì, sono le previsioni ora per ora per oggi. E’ come se stessero tutte in un cassettino che tu apri.”
“E se fazzo sivolare il dito ci sono pevisioni divesse.”
“Sì, prima c’è la previsione di casa nostra, poi quella del mare, poi quella della montagna e poi quella dove vive lo zio A. Però non esagerare Monno, queste cose servono per i grandi.”

Ecco. Questo accadeva lunedì scorso.
Ad oggi il treenne Monno controlla le previsioni meteo più volte al giorno; è perfettamente cosciente dell’andamento delle eventuali perturbazioni per la giornata in corso ovunque egli deve andare e, interrogato, snocciola le previsioni per i prossimi 5 giorni per la Brianza, il litorale ligure di levante, l’alta lombardia al confine svizzero della valchiavenna e il confine marchigiano / abruzzese oltre che, ovviamente, per la city londinese.

Francamente non sappiamo più come fermarlo.
E qui continua a piovere!

This Post Has 2 Comments

  1. Avete creato un mostro!!! 🙂
    Magari potreste creare un’App col Monno che snocciola le previsioni… sai che meraviglia!!! Anche se piovesse tutta la settimana!
    Intanto mi organizzo col bucato…

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