“Sacrifici!… Ovetta si dice sacrifici umani… non sacrilegi umani.”
“Non ce la faccio, mi sbaglio sempre”
“…e il presidente di adesso si chiama Mattarello.”
“Mattarella! Sergio Mattarella!… Monno, non puoi sbagliarlo, non mattarello”
“Allora dicevo che i Maya facevano sacrifici umani, le rovine più belle che sono arrivate fino a noi sono quelle di Machu Pichu e la loro capitale era Cazuco.”
“Cuzco!”
“Eh?”
“Cuzco, non Cazuco.”
“Papà mi prove le tabelline?”
“No”
“Perché?”
“Perché Pica le sai, però tu devi studiare le ere geologiche.”
“Le elezioni del parlamento ci sono ogni 4 anni e poi i parlamentari eleggono il presidente ogni 7 anni.”
“Bravo Monno.”
“Poi ci sono le leggi che sono tutte chiuse dentro la Costituzione.”
“eh… non esageriamo”
“Papà mi provi inglese?”
“No… ieri lo sapevi benissimo, devi studiare le ere geologiche.”
“Uffa.”
“Perché non devo esagerare?”
“Perché gli articoli della Costituzione sono i fondamenti delle leggi ma poi ce ne sono tante altre… tantissime.”
“Ah!”
“E così divennero importanti non più le città del mediterraneo ma le città con un porto sull’Oceano Atlantico: come Lisbona in Portogallo, Londra nel Regno Unito e Anversa in Spagna.”
“Alt! Anversa è in Belgio.”
“Davvero?”
“Fidati”
“Papà mi controlli il compito di Italiano?”
“No. L’abbiamo controllato ieri, andava benissimo. Devi studiare le ere geologiche.”
“E quante leggi abbiamo?”
“Troppe”
“Troppe quante?”
“Non lo so Monno. Tantissime.”
“Papà facciamo…”
“Pica: facciamo che studiamo le ere geologiche?”
“… Vado dalla mamma!”
“Ok papà, come la so?”
“Bene… magari ripassarei qualche nome perché ti vedo un tantino titubante ma i concetti li sai bene.”
“…e il presidente del CSM è sempre Mattarell…a”
“Ok!”
“Papà: ma Mattarella quindi fa il doppio lavoro?”
Riassumendo:
questo pomeriggio papà Ovo ha affrontato la scoperta dell’America, la circumnavigazione del globo con Magellano, il commercio con le Indie, la sconfitta delle popolazioni sudamericane, l’arrivo al potere delle principali città costiere europee sull’atlantico e l’oblio delle città del mediterraneo; contemporaneamente ha affrontato il sistema governativo e le divisioni di potere all’interno dello stato italiano, ha controllato le attuali cariche e scoperto che qualcuno fa il furbetto e fa il doppio lavoro.
Però papà Ovo non si può lamentare, a mamma Ova sono toccate delle recalcitranti ere geologiche.
“Mamma.”
“Dimmi Pica.”
“Nell’era arcaica c’erano solo le alghe e i batteri. Ma… pensavo… c’erano i colori ?”
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Tag Archives: geografia
C’erano i colori?
Bali
Stasera, poco prima della nanna.
“Allora Ovetti oggi niente storia del mappamondo; oggi facciamo la mappa (dell’Italia).
E’ un po’ che non la guardiamo; vi ricordate cos’è questo?”
“IL TENTINO ALTO AGILE!”
“Si dice Trentino Alto Adige, Monno,… non Agile. Comunque bravo.
E questa?”
“LA VALLE DI SOSTA!”
“Valle d’Aosta, non di Sosta… Ovetta”
“E qui cosa c’è?”
“MATTINSICULO”
“Giusto, c’è Martinsicuro, epicentro delle vacanze estive degli Ovetti e incidentalmente ospitato molto vicino a Pescara”
“E qui cosa c’è?”
“IL CUZZOLO”
“??? Scusa Monno?”
“IL CUZZOLO”
“E cosa sarebbe il CUZZOLO?”
“Il cuzzolo… quando andiamo in montagna… sul cuzzolo”
“Si dice COCUZZOLO, non cuzzolo…. Sul cocuzzolo della montagna; comunque si, bravo, si trova vicino a Madesimo dove andiamo in montagna (beh… dove andremmo…).
E qui?”
“BALI”
“Bari.. comunque sono le Puglie e si, c’è Bari”
“Dove ze il tuo amico che non vedi mai”
“Giusto”
“Però puoi pendere l’aereo a Milano e fiuuuuu andale a Bali”
“Si dice Bari, comunque l’aereo costa un sacco di soldini”
“Fa niente papà, tu glieli dai e vai a Bali”
“Si dice Bari. E poi se devo usare tutti i soldini per andare a Bari e quel giorno non ho più soldini come facciamo? Li chiedo a voi due per comprare il pane e il lattozzo?”
“mmm… no, noi siamo bambini, i soldini li hanno i grandi”
“E quindi?”
“Li chiedi alla mamma… lei ne ha tanti”
Dunque: a ben pensarci i nanetti conoscono abbastanza bene la geografia Italiana, sanno dare la giusta importanza alle amicizie e forse sanno qualche cosa che non so rispetto al patrimonio finanziario di mamma Ova!
Le storie del mappamondo
Sebbene papà Ovo sia tenuto in grande rispetto dai cuccioli, nelle grandi occasioni, come si suol dire, “la mamma è pur sempre la mamma”.
Ovviamente tra le grandi occasioni si annoverano le varie malattie, le febbri, gli spaventi improvvisi, e le cadute; tutto normale insomma.
Ma tra le grandi occasioni degli Ovetti si può da sempre annoverare anche la fase finale delle “Procedure” che portano i pargoli ad andare a letto.
Pur di riuscire infatti ad avere mamma Ova a rimboccar loro le coperte, gli Ovetti nel tempo hanno trovato grandi e grandissimi stratagemmi: a puro titolo esemplificativo ne citiamo alcuni
1) “Ozzi lo fa la mamma e tu no pecchè ho mal di panza, fazzamo che papà ci mette a nanna domani, anzi no che domani mi sta pazzando il mal di panza, fazzamo dopodomani”
2) “Ma ozzi non dovevi andare a zocare al calzetto?” “No tesoro, ci vado domani” “Fazzamio che ozzi è domani”
3) “Facciamo un giorno per uno: oggi mamma e domani ancora mamma” “Ma così sono 2 giorni mamma” “Eh, va bè, allora facciamo 2 giorni mamma e dopo un giorno papà,… ma poi ci pensiamo bene quando sarà.”
…e così via.
Ma tutto ciò dalla scorsa settimana non vale più.
Papà Ovo infatti un bel dì si è presentato a casa con un oggetto mistico, affascinante e di per sè pieno di straordinarie e fantascientifiche potenzialità: un mappamondo (gonfiabile, 11 euro, Feltrinelli) e, sarà anche una novità passeggera, ma da quel dì le “Procedure serali” contemplano alla fine i cosiddetti “racconti del mappamondo”.
In una settimana di “racconti del mappamondo” gli Ovetti hanno imparato le seguenti cose:
1) “L’italia è piccolissima e alancione su mappamondo ma è gande e tutta cololata sulla mappa e se devi andare con la macchina è gandissima e il mio papà fa tanta strada in Italia con la macchina”.
2) “Ci sono posti sul mappamondo che quando noi dormiamo loro si svegliano e allora non possiamo mai chiamare lo zio R. che sta dall’altra parte del mappamondo”.
3) “Lo zio A. sta a Londra che sul mappamondo è vicino all’Italia ma lui deve prendere l’aereo per andarci”.
4) “Le “brum brum gare” (la formula 1) le fanno sempre in posti diversi sul mappamondo” (e oggi abbiamo scoperto che anche le moto fanno le gare in giro per il mappamondo).
5) “Sul mappamondo ci sono delle strisce e se stai dentro quelle strisce fa molto caldo (i tropici)… ma l’Italia sta fuori e infatti in inverno fa freddo”.
6) “Quando la mamma e il papà si sono conosciuti e noi non eravamo ancora nati sono andati di qua e di là e anche di sotto (sul mappamondo) ma avete fatto le foto?” “Sì certo” “Ce le fai vedere????” “Si, va bene ma solo alcune, le altre domani (così per qualche giorno sono a posto)”.
Ieri sera, subito dopo le preghierine…
“Mamma non puoi stale qui, devi andale”.
“Perché Monno?”
“Eh pecchè adesso devo fare la nanna e papà deve facci le storie del mappamondo.
Puoi andare di là subito che così cominzamo?”
Mentre il regno incontrastato di mamma Ova scricchiola inesorabilmente, al sottoscritto servono nuove (e svariate) “storie del mappamondo”.
Nel caso aveste suggerimenti…
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