Nel novembre dell’anno scorso (si veda qui) l’Ovetta sfidò la malefica genetica di papà Ovo e con eroica convinzione e tenacità decise che avrebbe potuto (forse) portare le lenti a contatto.
Dopo un primo incontro con un ottico un po’ poco convinto…. Dopo varie serate passate davanti allo specchio in bagno…. Dopo un secondo incontro con il Maestro degli ottici (si noti la Maiuscola) esperto in pazienza, tonalità tranquille, pazienza, esperienza, pazienza e … anche un po’ di pazienza (che non basta mai)…. Dopo tante altre serate in bagno e un secondo, terzo e quarto incontro… insomma dopo un sacco di cose l’Ovetta ha vinto la malefica genetica di papà Ovo e ha cominciato a portare le lenti con enorme soddisfazione.
A quel punto mamma e papà Ovo hanno girato la testa a guardare Pica che, sentendosi osservata si è prima stupita di tanta attenzione e poi, colto il significato intrinseco dello sguardo stereofonico dei genitori ha semplicemente esclamato: “Io non le porterò mai!”
In realtà la cucciola ha cominciato una guerra intestina con se stessa.
Da una parte l’inconfessabile desiderio di dimenticarsi degli occhiali (cosa che, nel senso letterale, succede spesso, solo che poi la famiglia intera deve andarne a caccia), di fare la grande come sua sorella e di vederci bene.. ma bene davvero.
Dall’altra, banalmente, uno abbondante dose di fifa.
Un paio di settimane fa la cucciola e papà si sono presentati direttamente dal Maestro che ha cominciato con la sua seduta melliflua… senza ottenere alcun risultato.
Settimana scorsa la cucciola è stata accompagnata dall’Ovetta (con cui ha discusso dell’affaire “lenti” in lungo e in largo) per la seconda sessione dal “Maestro”.
Ieri è tornata sempre dal Maestro con papà e, dopo una mezz’ora, ne è uscita raggiante e con gli occhi luccicanti.
Il Maestro le ha poi dato i compiti a casa: “Tesoro, ora sai come fare, per i prossimi 15 giorni le metterai sempre tu, tutti i giorni; poi ci rivediamo un’ultima volta.”
Questa mattina Pica si è messa le lenti senza colpo ferire…. Evvai!
Ovazione, perenne riconoscenza, laurea Honoris causa, beatificazione immediata al Maestro Ottico!
Questione di genetica… bis