Egregia Accademia della Crusca,
mi presento: mi chiamo Papà Ovo e sono a voi con codesta missiva per effettuare opera di persuasione affinché possiate approvare il percorso onde ottenere l’avvallo all’inserimento nella nobile lingua del popolo Italico di un neologismo che, almeno in casa mia, rende pienamente giustizia ad un evento importante che coinvolge la totalità della popolazione di casa Ovetti.
Termine: “Picheidi”
Sostantivo plurale. (“Le Picheidi”)
Limitazione temporale del sostantivo: dal 20 di ottobre (circa) sino ai primi di dicembre (circa): e comunque mai meno di un mese.
Significato: per Picheidi si intende la moltitudine di eventi sociali, contenuto nell’ arco temporale di cui sopra in cui si festeggia sua eminenza Pica.
Sottofondo ideologica: Il compleanno di Pica, addì 25 ottobre, ha un combinato disposto tutto particolare: in prima istanza arriva dopo tutti gli altri compleanni famigliari e (spesso anche di amici) il che porta ad un certo logoramento interno della cucciola. Infatti ella arriva alla tanto agognata data del compleanno contemporaneamente eccitata a molla (finalmente il MIO compleanno) e psicologicamente distrutta (finalmente ANCHE il mio compleanno). In secondo luogo, fa veleggiare la piccola sulle ali dell’entusiasmo tanto che la stessa decide che una sola festa non può esser sufficiente per contenere sì tanta gioia che ogni persona al mondo deve provare dinanzi al suo genetliaco.
Applicazione pratica: quest’anno le Picheidi sono state sostanzialmente divise in 6 atti (sei!!!)
1) cominciate in grandissimo stile con una festicciola privata a cui hanno partecipato fratello, sorella, madre e padre, Ucas varie.
Lo zio A. è stato esentato (di malavoglia) solo in quanto vive “overseas”, ma ha dovuto organizzare una videoconferenza con la settenne per riparare (almeno parzialmente) alla sua assenza.
Peraltro la cucciola ha in questo modo imparato l’uso di Imessage per cui ora tampina lo zio ripetutamente con cuoricini, bacetti ecc…ecc.: peggio per lui.
2) Festicciola in classe. Un altro grande classico. Con la sua amica del cuore, la cucciola entra in classe portando un sacco enorme pieno di due tipologie di torte fondamentali per la buona riuscita della merenda.
3) Distribuzioni di caramelle al nuoto del sabato. Questa è una new entry di quest’anno. La cucciola si presenta al nuoto con costumino, cuffietta, accappatoio e una cesta di caramelle: l’esercizio del giorno è riuscire a nuotare, respirare sott’acqua e mangiare le caramelle contemporaneamente.
4) Distribuzione di caramelle all’atletica. Altro grande classico che prevede la cucciola seduta sulla panchina degli spogliatoi completamente sommersa da una selva di mani che trafugano i pacchetti di caramelle aperti davanti a lei: ne esce una ventina di minuti dopo allegra come una matta.
5) Gran festa al sabato pomeriggio. Quest’anno l’evento si è tenuto in cooperazione con la sua grande amica I. “Sai papà che I. è più piccola di me?”… “Si Pica, ma solo di qualche giorno”. “E vabbè, almeno una persona è più piccola di me…”
25 bimbi circa + 25 genitori (minimo) + musica + urla varie + cocacolapaninicaramelletorteechipiùnehapiùnemetta per una tre ore di delirio puro.
Lei manda baci a tutti ed ha un sorriso che va da orecchia a orecchia… mamma e papà Ovo si ritrovano in serata davanti ad un the e decidono verso le 21,30 di andare a dormire distrutti.
6) quest’anno si aggiunge anche un bel pigiama party (attualmente fissato per sabato 30 novembre ma non ancora confermato), la preparazione dell’evento comporta l’allontanamento notturno del Monno e dell’Ovetta ma i vetusti genitori aspettano il pigiama party con grande trepidazione visto che allora, solo allora, potranno finalmente dire che “sì, anche quest’anno le Pichiadi sono concluse.”