L’avvocato

“No Monno… non funziona così, il giudice non decide una condanna o assoluzione prima di un giusto processo in cui un avvocato aiuta l’imputato a difendersi.”
“In che senso? A cosa servono tante persone?”
“L’avvocato a difenderti secondo la legge, il giudice a capire se il reato è stato commesso, quanto grave è e a decidere una pena se serve.”
“Ma è facilissimo! Basta spiegare al giudice quello che è successo!”
“Ovetta, non è proprio così facile e poi devi conoscere tutte le leggi (e sono tantissime).”
“Mah! A me fare l’avvocato non sembra un gran lavoro.”
“Al contrario Monno. Pensa ai processi penali piuttosto che a quelli civili.”
“Penali?”
“Ovetta, ci sono i processi civili dove, se perdi, devi solo pagare dei soldi e poi ci sono quelli penali dove invece rischi la prigione.”
 “E allora?”
“Beh! Pensa la responsabilità di quell’avvocato che deve difendere un accusato sapendo che se non lo difende al meglio potrebbe finire in prigione e pensa alla fatica di dover difendere anche le persone che sono veramente colpevoli. E’ facile difendere chi è innocente. Ma non è sempre così.”
“Ah!”


“Papà.”
“Dimmi Pica.”
“Ma non ho capito una cosa.”
“Dimmi cucciola.”
“Ma metti che io faccia una marachella grossa.”
“Pica ma qui stiamo parlando di reati molto molto molto grossi.”
“Si si… d’accordo, non intendevo proprio io. Allora diciamo che un bambino faccia un r….. com’era?”
“Reato.”
“Ecco diciamo che faccia un reato e che quindi poi deve andare dal giudice.”
“Esatto… e lì lo difenderà un avvocato!”
“Ah!…

“Che c’è?”
“No sai… papà.. non pensavo che fosse l’avvocato a doverlo difendere.”
“E chi allora?”

“La sua mamma e il suo papà!”

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