Dalla padella…

Settimana scorsa l’Ovetta ha finito il suo primo anno delle scuole superiori.
L’ha finito un po’ stanca, dopo un maggio denso, comprensibilmente, un po’ per naturale affaticamento, un po’ perché le ultime due interrogazioni erano, incredibilmente, gli ultimi due giorni (!), il che ha fatto infuriare l’Ovetta stessa e ha fatto cercare a papà Ovo se questa cosa fosse permessa dalla “Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo” (pare di si).

Comunque alla fine la prima liceo è finita e per un paio di giorni l’Ovetta ha più che giustamente festeggiato con i vari compagni di scuola tra struscio in centro a Monza, pizzate, serate in gruppi ristretti ecc… ecc…

Da lunedì poi, l’Ovetta si è vista aprire le porte di una delle attività che ha sempre sognato con occhi  spalancati quando era piccola: la carriera dell’”Incaricato”.
Breve inciso per gli ignoranti: dicesi “incaricato” il gruppo dei giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni che, agli ordini dei “responsabili” di anni 18 e 19, si assumono l’incarico di tenere a bada circa 800, sì… ho scritto ottocento, forse anche 850, bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni dalle 8,30 alle 17,00 all’oratorio: vale tutto ma alla fine il numero dei bambini entrati deve coincidere con quelli che escono!

Ora, si diceva, tutti i bimbi vedono nell’”Incaricato” una figura mitologica, un faro nella nebbia (forse meglio dire un punto di ristoro nella calura), una persona a cui aggrapparsi (anche in senso fisico) e quindi il divenire “Incaricato” permette un balzo all’ego mostruoso… finché ovviamente, non lo si diventa davvero.

Dopo la prima settimana da “Incaricata” l’Ovetta ha capito che:
1) i bambini di 6 anni seguono qualsiasi Incaricato… non necessariamente quello giusto; quindi gran parte del tempo lo si passa cercando i bimbi a lei assegnati (il classico ago nel pagliaio);
2) i bimbi di 6 anni piangono… e il fatto che il ghiacciolo sia verde e non rosso è un buon motivo (solo per esempio);
3) i bimbi di 6 anni non stanno fermi… mai… per legge;
4) l’ingresso è alle 8,30… per i bimbi. Ma per gli incaricati prima c’è il predicozzo del Don, prima ancora la colazione insieme, prima ancora la messa (!!!) e prima ancora il fatto che alle 7,00 mamma e papà non ti portano… ci vai in bici.

Risultato: ieri e oggi, l’Ovetta è crollata alle 21 e l’abbiamo rivista intorno alle 11.00… forse sta rivalutando la figura mitologica dell’”incaricata” ma sicuramente alcuni bimbi di prima elementare ora la stanno guardando come un mito!

This Post Has One Comment

  1. Questa è davvero un’ottima esperienza! Nel mio comune c’è un’attività che si chiama tipo “andiamo a fare fatica”, dove prendono ragazzi di quella fascia d’età e gli fanno fare lavoretti per il comune. C’è un fiorire di queste attività/esperienze, forse perché una volta queste cose si facevano in casa e ora non più.

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