Almeno ufficialmente

Casa Ovetti… alcune settimane fa…
“Papà ho un’idea”
“Dimmi Monno.”
“Ti ricordi quando hai organizzato quel torneo di calciobalilla con i miei amici? Quello con il tabellone che tutti dovevano giocare contro tutti e poi c’era la classifica finale?”
“Sì…. (beh… è stato due anni fa, visto che ultimamente non è che ci siano molte feste a casa nostra…. Però… credo di si)”
“Facciamolo tra di noi! Siamo in cinque! Ho pensato che uno sta fuori a rotazione e facciamo un sacco di partite tutti incrociandoci fino a quando tutti hanno giocato con tutti.”
“Gasp!”
“Papà sarà bellissimo, e poi facciamo la classifica finale!”
“uhm… Monno….”
“Dai!!!!!”


“Ok”
“YEPPA!”
Papà Ovo, noto preveggente, aveva però già previsto che le cose potevano prendere una cattiva piega ma, effettivamente, nulla ha potuto verso l’entusiasmo del maschietto di casa che ha così avuto il suo torneo.

Casa Ovetti…. Oggi
In casa Ovetti attualmente si sono svolte già i 2/3 delle sfide previste. 
I partecipanti stanno affrontando la competizione con motivazioni…diverse.
Il Monno è lanciatissimo tra le partite stesse, il tabellone dei risultati, le previsioni dei prossimi incontri e l’analisi della previsione della posizione di classifica in cui ogni partecipante dovrebbe finire alla fine del torneo. 
L’Ovetta gioca quando deve giocare e poi si eclissa. Diciamo che le interessa “il giusto”.
Pica gioca alla massima concentrazione possibile e, non potendo esser trattata da “piccola” e soprattutto non potendo far la figura “della piccola” è costantemente preoccupata di finire ultima, cosa peraltro possibile.
Mamma Ova gioca con disinvoltura…. Finora.
Papà Ovo cerca di vincere tutte le partite (finora) ma sempre con un occhio alla classifica e probabilmente avrà a breve delle defaillances che cercheranno di alzare la classifica di Pica; casomai non fossero abbastanza intercederà presso la sua consorte per eventuali ulteriori defaillances.

“Papà”
“Dimmo Monno”
“Sto guardando la classifica del torneo”
“Sì….”
“Ho pensato che se calcolo i gol fatti e quelli presi e poi ne faccio la differenza, allora anche se due persone arrivano a pari punti posso sempre dire chi ha vinto e chi ha perso”
“NO!… (non ce la farò mai anche a “pareggiare i numeri di gol!!! E Pica la prenderebbe malissimo”)… direi proprio di no Monno… ehm… se “il caso” vorrà questo… vorrà dire che due persone saranno forte uguali, ok?”
“No”
“Ehm… non dobbiamo proprio avere qualcuno che perde per forza… capisci? Va bene anche un pareggio”
“No.”
“Qualcuno potrebbe rimanerci male! Capisci!!???”
(i neuroni del Monno si attivano febbrilmente)


“Ah!… ho capito… niente differenza reti allora?”
“Bravo Monno.”
“Almeno ufficialmente,… eh papà?”
“Almeno ufficialmente.”

E questa volta forse ce la caviamo… 

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