A te,
a te che hai qualche difficoltà coi pennuti perchè “mi guardano male!” e proprio non ce la fai ad affrontare o anche solo a scorgere in lontananza un temutissimo gabbiano o a una pericolosissima papera e ti disperi in preda alla paura più incontrollata, anche se il resto del mondo ti guarda come fossi un’aliena e ride.
a te che sproniamo a scegliere, qualsiasi cosa, ma che tu scelga perché è più facile lasciare agli altri questa incombenza e fai fatica ad assumerti la responsabilità di una qualsiasi, anche sciocca, scelta. E quest’anno hai scelto – forse – di lasciar perdere la ginnastica e buttarti nella squadra di nuoto.
a te che hai indossato gli occhiali, sei diventata una “quattrocchi”; senza problemi e con naturalezza, hai guardato tutte le montature e hai trovato quella che più ti si confaceva.
a te che hai affrontato i primi giorni della scuola media con un pizzico di sana paura ma anche con tanta tanta curiosità. E finalmente, sì! Finalmente! hai trovato una classe tranquilla e un ambiente sereno dove ascoltare gli insegnanti è finalmente la normalità.
a te che hai il tuo mazzo di chiavi di casa e torni da scuola da sola in bicicletta e spesso anche pranzi da sola in autogestione. E in questa autogestione sono compresi gli spuntini pomeridiani a base di pezzettini di cioccolato di ogni tipo, basta che sia cioccolato.
a te che sei sempre il punto inarrivabile per Pica, fonte di ammirazione per le sue amiche, che sistemi i suoi pasticci, che canti con lei in cameretta, che fate la doccia insieme, controllandovi shampoo o il balsamo o vi scambiate l’accappatoio.
a te che odi i contrasti e non sai addormentarti la sera arrabbiata con nessuno, a te che ti lamenti di mettere in ordine sempre da sola ma poi non vuoi l’aiuto dei tuoi fratelli, a te che dormi con un orsacchiotto Bobo da quando sei nata e gli parli e lo coccoli perché è un pezzetto importante di te.
a te che al mattino per percorrere 1 km in bicicletta bisogna uscire 40 minuti prima perché, in quel km, bisogna aspettare tutte le amiche e chiacchierare sui fatti delle ultime 12 ore, sugli avvenimenti più importanti dell’Ovo city, sui compagni di classe, sugli amici dell’oratorio, sui parenti di quattrodicesimo livello…
a te che porti a casa ottimi voti e ti impegni tantissimo. A te che conservi piccoli o grandi rituali prima della verifica di storia o il compito di matematica, che fai il programma delle materie da studiare e il programma degli esercizi e il programma dei giorni che mancano e poi anche il programma dei programmi e questo ti rassicura molto. A te che hai sorriso di sollievo quando il tuo unico incubo ovvero il prof di ginnastica ha annunciato che va in pensione, a te che leggi libri gialli fra Agatha Christie e Conan Doyle e anche i fantasy e hai scoperto gli audiolibri in inglese che sono proprio il top.
a te che sei sempre la confidente e amica assoluta del Monno e parlate fra di voi in modo ai più incomprensibile, a te che sorridi quando ti prende in giro perchè sai che ti conosce bene, a te che dici al Monno di svegliarti alle 8 anche di domenica perché così potete giocare a carte o leggere insieme prima del risveglio di tutta la famiglia, a te che cancelli sempre la playlist del Monno perché lui ascolta musica troppo classica per te.
a te che alterni giornate di coccole a giornate di malumore, momenti di felicità estrema a momenti di pianto improvviso, attimi di sorrisi a attimi di musi lunghi, in modo assolutamente casuale, e nemmeno tu non sai spiegare cosa succede; ma senti che stai cambiando e i contorni si fanno più sfumati e le linee sempre meno diritte.
a te che parli con mamma Ova del tuo futuro, della scuola superiore, dei viaggi che vorresti fare e le idee si accavallano più velocemente di quanto tu stessa riesca a dire e, con stupore genuino, scopri energie che non pensavi di avere, talenti ai quali non davi peso, capacità che stai costruendo.
a te che anche il tuo corpo sta diventando grande e sei cresciuta tantissimo e scegli i vestiti con cui andare a scuola, a te che sei buona e credi sempre nel lieto fine, a te che guardi qualche film con papà Ovo ed è sempre motivo di grande tensione ma anche di soddisfazione per aver superato un piccolo limite, a te che fai riflessioni serie e con cui si parla di tutto, a te che ogni giorno cerchi sempre di più di capire come gira il mondo, e spalanchi gli occhi quando qualcosa ti meraviglia, a te che sorridi e sei bellissima,…
…sì, proprio a te,
buon dodicesimo compleanno Ovetta!