La prima Virus-settimana è passata: diciamo che gli Ovetti hanno fatto di necessità virtù ma, complice anche il carnevale che avrebbe ridotto comunque le giornate lavorative, il bilancio è stato senz’altro positivo.
Lunedì, a sole 24 ore dal blocco di qualsiasi attività umano-sociale, gli Ovetti erano un poco spaesati.
Il Monno non sapendo cosa fare ha cominciato e finito tutti i compiti che le maestre gli avevano mandato per la settimana, l’Ovetta ha cominciato i suoi (che erano decisamente di più) e Pica se l’è bellamente spassata giocando con la sua amica I.
Martedì papà Ovo, claustrofobico dopo solo 24 ore, è espatriato a San Marino riuscendo a finire un piccolo lavoretto che procrastinava da tempo immemore ed è ritornato in serata a casa dove il Monno, vai a sapere perché, asseriva che “La vita è tutta una dieta! E io lo so perché sono un fisofolo. Sì, ho detto “fisofolo” non “filosofo” ma d’altra parte che ne volete sapere voi?”
Mercoledì gli Ovetti sono stati tutti messi al lavoro duro al grido di “COMPITI!” da Mamma Ova onde poter partire la mattina successiva, papà Ovo ha lavorato via computer ben 45 minuti e quindi si è dato da fare per preparare le valigie. Poi visita alla adorata maestra V. , anche detta “la mia preferita” di Pica, con i suoi 10, diconsi 10, cuccioli di labrador appena nati.
Giovedì, venerdì e sabato la famiglia Ovetti si è data ad una tre giorni di sci dove:
1) Mamma Ova ha stoicamente sopportato il freddo (come da copione) peraltro accentuato dal fatto che papà Ovo si era dimenticato di mettere in macchina i doposci di tutti i componenti famigliari.
2) Papà Ovo si è degnamente destreggiato tra la sciata pre-maestro con Pica, la sciata post-maestro con i grandi, il pranzo al sacco dammelosubitoilpaninochehofreddouaaaaa!!!! E le decine di telefonate lavorative segno che lo shock da blocco totale era stato superato (ehmmm… però io sarei in ferie eh?)
3) l’Ovetta ha palesato evidenti miglioramenti sciistici ma non glielo puoi dire perché, essendo in pre-adolescenza, vive qualsiasi complimento come un’offesa personale.
4) Il Monno ha anche lui palesato evidenti miglioramenti sciistici ma, al contrario di sopra, devi continuamente dirglielo perché ci tiene in modo spasmodico (ok Monno, però senza offesa non sei ancora Tomba, chiaro?)
5) Pica il primo giorno ha seguito con riluttanza il padre su una pista “…papà ma è troppo difficile per me!”, il secondo giorno ha sollecitato il padre sulla stessa pista “….dai papà muoviti che ti sto aspettando” mentre il terzo giorno …. “Pica aspetta! Dove cavolo vai da sola che non arrivi nemmeno alla seduta della seggiovia da sola! Stai qua!”
Tutti comunque si sono goduti una bella nevicata serale, un paio di cioccolate calde e una mattina di sole pieno.
Domenica infine mentre i bimbi si riappropriavano di casa, mamma Ova organizzava la prossima settimana di lezioni on line per i suoi felicissimi studenti – la amano, oh sì, la amano davvero! – coadiuvata dall’IT manager di casa Ovetti (papà Ovo) per l’occasione divenuto esperto massimo di teleconferenze via skype. E, nel pomeriggio, chiacchiere e giochi con amici simpatici, per sorridere di questa clausura e guardare oltre.
Insomma: questa settimana è andata, pronti via con la prossima (sperando sia l’ultima).