L’anno nuovo è alle porte e per l’occasione la famiglia Ovetti ha deciso di passare qualche giorno in montagna a sciare con lo scopo primario di avvicinare Pica allo slalom speciale.
Appena deciso il tutto, ovvero un paio di giorni prima di Natale… Pica si è ammalata con perfetto tempismo.
Ma papà Ovo non si è dato per vinto e ha sentenziato “passerà!”
Così nei giorni successivi, a cascata, ne sono successe di tutti i colori fino a quando il 29 sera si è tenuto un conciliabolo ai più alti vertici della famiglia Ovetti e la situazione si presentava così:
1) Pica sotto antibiotici con tosse catarrosa;
2) Ovetta con pidocchi (prima assoluta in 9 anni!) per i quali mamma Ova ha lavato mezza casa oltre ad aver sterilizzato il cuoio capelluto di tutti gli Ovetti;
3) il Monno sfebbrato dopo una mezza giornata di febbre ma con “aliens vari” uscenti dal naso;
4) mamma Ova con 37,5° che ripete come un mantra “sto bene sto bene”;
5) papà Ovo al momento in salute (ma sa che prima o poi…).
Stante la situazione “ottimale” la partenza è stata prevista per il giorno successivo in tardo pomeriggio (c’era ancora da lavare la rimanente metà casa).
Il 30 pomeriggio, con perfetto tempismo la combriccola partiva e arrivava due ore dopo in idilliaco paesino ricoperto di neve… talmente ricoperto che papà Ovo si faceva strada per gli ultimi 50 metri in un muro di neve alto un paio di metri (enunciando tutti i santi del paradiso) onde poter arrivare in casa, accendere il riscaldamento, scoprire che la stufa non andava e fare dietro-front alla ricerca di una pizzeria.
Dalle 22 tutti sotto le coperte anche perché sopra, benché si sia riaccesa la stufa, i gradi IN CASA erano 3 (tre… non è un errore).
Ma questa mattina, un sole spettacolare aspettava i nostri eroi (indefessi!) che si presentavano con 90 minuti di anticipo all’inizio della lezione sciistica riservata al Monno e all’Ovetta salvo accorgersi che, per noleggiare gli sci, 90 minuti sono il minimo sindacale.
Segue corsa contro il tempo e consegna dei nani agli insegnanti all’ultimissimo secondo.
E alla fine, finalmente, Pica ha indossato i suoi sci e ha cominciato a prendere confidenza con gli stessi insieme al papà, nell’attesa di cominciare le vere lezioni con il “maestro più bravo del mondo… che però può solo da domani 1°gennaio”.
Tutto almeno fino a quando veniamo informati che il Monno si era fatto male ad un labbro e stava rientrando con il maestro di sci più costernato del mondo. Poi è seguita visita al pronto soccorso di fondovalle, prescrizione medica a base di gelato, ricerca del suddetto gelato (che in montagna e a dicembre mica è facile) e risalita in quota con il cucciolo attaccato alla vaschetta “variegato al cioccolato” recuperata al locale supermercato.
Insomma: il 2017 ha portato grandi cose, … diciamo che le ultime giornate potevano esser migliori ma tant’è.
Un abbraccio di buon anno da tutti noi, mamma Ova (quota 37,8°), l’Ovetta (ormai spidocchiata), Pica (sempre sotto antibiotico ma in trepida attesa della lezione sciistica di domani), il Monno (con labbrone annesso) e papà Ovo (che per ora…)