Sandra e Raimondo

Sabato ore 9.00
“Monno! Smettila! Basta! C’ero prima io, guarda che lo dico a papà.”

Sabato ore 11.00
“Papààààà, Monno mi da fastidio e mi ruba i giochi che ciò io.”

Sabato ore 13.00
“Monno guarda che non si fa così, me l’ha detto la mamma e adesso ti sgrida di sicuro, ecco!”

Sabato ore 15.00
“Mammaaaaaa, Pica ha fatto cadere una cosaaa.”

Sabato ore 17.00
“Preparo io la tavola, io vicino alla mamma, l’Ovetta vicino al papà e Monno là lontano.”

Sabato ore 19.00
“Papà io ho finito i compiti! Pica ti preparo una verifica io! E poi te la correggo anche.”

Sabato ore 21.00
“Ovetta, prima di addormentarmi mi racconti la storia che mi piace tanto a me, non quella che piace a Monno”



Domenica mattina, 
Mamma e papà Ovo ancora a letto, il Monno deambula stancamente verso il letto degli augusti.
“Monno cosa fai in piedi?”
“Sono andato a fare la pipì.”
“Ok, ora però torna a letto.”
“Non posso, mi sono svegliato troppo, ho preso paura.”
“???? Perché hai preso paura?”
“Perché quando sono sceso dal letto mi sono trovato Pica sdraiata per terra.”
“??? Come? Non era a letto?”
“No, per questo mi sono svegliato. Era sdraiata per terra sul tappetone.”
“E tu cosa hai fatto? L’hai svegliata? L’hai coperta?”
“No. Era coperta e dormiva così bene che l’ho lasciata lì, però le ho messo il cuscino sotto la testa, perché rischiava di scendere dal tappetone.”
“Ah!… Bravo Monno!.. ma, sento dei rumori…”
In quel momento dalla cameretta, si ode uno strusciare di piedi in direzione della camera degli augusti e, poco dopo, un’assonnata Pica fa capolino, getta l’unico occhio aperto in direzione genitori, poi si volta in direzione Monno e, senza dire nulla, se lo abbraccia: “il mio Monnino, grazie.”

Ci sono rapporti che sono così… squisitamente litigiosi o dolcemente fraterni.

Domenica ore 9.00
“Monno! Smettila! Basta! C’ero prima io, guarda che lo dico a papà” e si ricomincia….

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