1° Dicembre – sera.
“Oh Oh Oh Oh!!!” Papà Ovo chiama a raccolta gli Ovetti brandendo un Babbo Natale di legno al cui interno, celati in tanti piccoli cassettini, vi sono deliziosi cioccolatini per i soli bimbi buoni (in pratica un calendario dell’avvento riempito di M&M).
I cuccioli lasciano qualsiasi incombenza e si gettano a capicollo verso il Babbo Natale.
Segue breve conciliabolo per decidere chi dei tre debba aprire il cassettino.
La discussione termina salomonicamente in modo che a turno tutti lo aprano.
A quel punto di solito si paventano tre piccoli cioccolatini, il Monno li conta e ne declama i colori, l’Ovetta propone a chi spetti il più colorato e a chi il meno, nel frattempo Pica sgattaiola tra i due, infila la manina, afferra quello arancione (se c’è) o in sua assenza un altro a caso e se lo pappa; a questo punto i fratelli più grandi (e tontoloni) afferrano uno ciascuno dei cioccolatini restanti prima che sia troppo tardi.
“Molto bene, anche oggi siete stati bravi e Babbo Natale vi ha portato i cioccolatini; se lo sarete anche domani magari…”
L’Ovetta ringrazia il Babbo in questione, il Monno fa altrettanto, Pica gli allunga un bacino (che è sempre meglio tenersi buono chi ti porta cioccolatini) e se ne va…. salvo tornare sui suoi passi poco dopo.
“Papà, ma oggi è Natale?”
“No tesoro, oggi non è Natale (che poi a ben vedere hai ragione… se Babbo Natale ti porta dei cioccolatini perché non dovrebbe esser Natale?), adesso vai a nanna.
2 Dicembre – sera
…stessa scena… stesso finale
“Papà, ma oggi è Natale?”
“No tesoro, oggi non è Natale.”
(mah! Chissà perché Babbo Natale continua a portarmi cioccolatini se non è Natale?… mah!)
E così via per 24 serate… con la stessa scena e lo stesso finale.
24 Dicembre – sera
“Pica, questa sera è l’ultima volta che ci sono i cioccolatini del calendario dell’avvento. Questa notte arriva Babbo Natale e domani ci porta i regali.”
“Epperò adesso mangio il ciocchiolatino” (afferma allungando la manina verso il suddetto e portandoselo immediatamente alla bocca).
“Si, … ma per l’ultima sera.”
“Eppecchè domani arriva Babbo Natale e è Natale?”
“Sì, esatto. L’avvento è finito e domani arriva Babbo Natale a portarti i regali… se sei stata buona”
“… Io sono stata buona. Monno e l’Ovetta invece no. (fammici pensare….allora: ti confermo di esser stata buona mentre onestamente non potrei dire lo stesso dei miei due fratelli qui vicino).”
“Ah! Vabbè, adesso prepariamo un po’ di biscotti per Babbo e del latte per le renne”
“Io c’ho fatto anche un disegnino. Lo lasciamo per quando viene Babbo?”
“Va bene. Ecco mettiamo tutto qui. E adesso di corsa a letto!”
“Papà, ma oggi è Natale?”
“No tesoro, oggi non è Natale, domani è Natale”
“Ah! Già! Ho manzato i ciocchiolatini”
Poi è arrivato il Natale. Gli Ovetti si sono svegliati con ben due prove inconfutabili del passaggio del panzone di rosso vestito: la prima è la letterina qui sotto immortalata, la seconda una carovana di regali in numero di 56 (!!!).
I tradizionali spacchettamenti dai nonni sono stati rispettati, il pantagruelico pranzo è stato affrontato e sconfitto, la tradizionale febbre di un Ovetto è stata mantenuta (Pica per l’occorrenza) e tutto è filato liscio.
25 Dicembre – sera
“Papà, ma oggi è Natale?”
“Certo tesoro! E’ proprio Natale, ti è piaciuto?”
“Si, Babbo Natale mi ha portato tanti regali.”
“Adesso dormi, buona notte Pica.”
“Papà!”
“Dimmi.”
“Ma domani è Natale?”
???
“No Pica, oggi è Natale. Domani no.”
“Ah! Bene, allora domani Babbo Natale mi porta il ciocchiolatino! Buona notte papà!”
Da qualche parte abbiamo sbagliato qualche cosa.
One Comment
Ahahahah!! Anche qui è un continuo “oggi è Natale?” che sta lasciando il passo al “ma oggi presentiamo il fratellino a Gesù?” ossia oggi è il giorno del battesimo? Dopo forse sarà Pasqua!?